Comitato
per l'autonomia
e il rilancio del Friuli
COMUNICATO
STAMPA
10
dicembre 2018
Gli appetiti di Trieste
e la cancellazione del Friuli orientale
Isontino
Giuliana: si chiamerà così l'azienda sanitaria che si
occuperà della salute delle ex-province di Trieste e Gorizia.
Prossimamente si chiamerà così, crediamo, anche l'ATER mentre già
l'aeroporto di Ronchi è diventato “di Trieste”.
L'on. Saro, in
una recente intervista, parla giustamente della disgregazione del
FRIULI-VG per l'abolizione delle province e della crisi (economica ed
istituzionale) della Regione. Analisi sicuramente condivisibile,
questo Comitato ha denunciato più volte lo spezzatino che si stava
compiendo ma con una differenza: lo spezzatino è stato fatto
sul Friuli (dal Timavo al Livenza) e non su Trieste la cui
UTI è esattamente identica alla vecchia Provincia. Avevamo detto che
le UTI erano funzionali a potenziare il ruolo della capitale a
scapito delle strutture amministrative del Friuli ma lungo
l'Isonzo, allora, nessuno ha voluto prestare attenzione,
e poco anche dalle parti del Tagliamento.
Solo
adesso Ziberna e Cisint protestano, ma con quali proposte?
Sembra molto improbabile un ritorno alle vecchie province,
l'allargamento delle ATER, Azienda Sanitaria, Ente Porto ecc. da
Trieste su Gorizia e Monfalcone (per non parlare del collegio
elettorale) è troppo importante per la capitale e per i suoi
appetiti, mentre l'uso sistematico, ossessivo, antistorico e
fraudolento del termine “Isontino” al
posto di Friuli orientale, è servito a creare una barriera mentale a
ovest, verso quel Friuli policentrico che rappresenterebbe l'unica
soluzione amministrativa funzionale a Monfalcone, porto del Friuli,
ed a Gorizia a cui sarebbe evitato il vassallaggio e la funzione di
“donatrice di sangue” verso Trieste.
Certo bisognerebbe ripescare
la proposta delle due aree autonome, Friuli e Trieste, come
bisognerebbe rinegoziare competenze e risorse da Roma. Per ora
vediamo solo il proseguire di un piccolo gioco a Risiko locale dalla
capitale a danno di pezzi del Friuli.
Nota:
per i molti consiglieri regionali che hanno giurato in friulano: si
poteva fare almeno un emendamento per chiamare l'azienda sanitaria
Trieste-Friuli orientale.
per
il “Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli”
Il Presidente
Il Presidente
Paolo Fontanelli
Non si pensi di continuare a distruggere il Friuli frazionandolo in piccole/medie aree come facevano le Uti. Il Friuli ha pari diritti di Trieste che ha mantenuta integra la sua Provincia: poi ci penseranno i friulani "IN PIENA AUTONOMIA" a creare dal basso eventuali sub-aree stante la sua realtà policentrica e plurilinguistica.
RispondiEliminaBene la cancellazione delle Uti ma ora si passi alla seconda fase: il riconoscimento della realtà duale della Regione, costituita dal Friuli e da Trieste. La politica non lo vuole? E allora sarà il caso che i friulani inizino a ribellarsi alla loro cancellazione da parte di una politica triestinocentrica non più accettabile...
Facebook - Movimento Friuli - Moviment Friûl
RispondiElimina18 h ·
...
Contee di Gurize e di Gradiscje no reste che une smamide memorie.
La volte prime che fo abolide la Provincie di Gurize (1923) almancul le inglobarin te grande PROVINCIE DAL FRIÛL insiemi a Udin e Pordenon come che al ere di just e come che al sarès di just ancje in di di vuê.
Ma chê si dîs che fos une prepotence fassiste! che di cumò ce prepotence ise?
………..
COMENT:
Vere! Ce prepotence ise cumò chê di Triest e de zonte Fedriga?