COMUNICATO
STAMPA
UTI
e lo spezzatino del
Friuli
Non
sembra cambiato molto l'atteggiamento della politica regionale verso
il Friuli! A suo tempo denunciavamo che uno dei problemi principali
della legge che istituiva le UTI abolendo le Provincie era quello di
privare il Friuli di forme unitarie di rappresentanza istituzionale
mentre Trieste manteneva inalterata la propria provincia, continuando
ovviamente a svolgere il ruolo di capitale regionale.
Con
la legge sulle UTI il Friuli ha subito e sembra che debba continuare
a subire la cancellazione della propria identità dissolta, da un
lato nell'indigesto friulveneziagiulianismo e dall'altro nel
frazionamento delle proprie forme di rappresentanza istituzionale.
Ora
si ridiscutono tempi e metodi di funzionamento delle UTI ma il
problema dello spezzatino del Friuli resta inalterato poichè il
termine “cantoni” (in sovrapposizione alle UTI?) proposto dal
Presidente Fedriga per quattro enti sembra precostituire una
autonomia diversificata tra gli stessi violando
il principio che una minoranza linguistica, e i friulani lo sono,
dovrebbe aver diritto ad una forma unitaria di rappresentanza
amministrativa.
I
molti consiglieri che hanno giurato in friulano non ritengono che, al
di là della giusta valorizzazione della loro lingua madre, vada
affrontato il tema?
per
il Comitato per l'Autonomia
e il Rilancio del Friuli
il
presidente
Paolo
Fontanelli
"The European Parliament [...] [calls] to promote as far as possible a correspondence between
RispondiEliminacultural regions and the geographical
boundaries of the local authorities" (Arfè Resolution, 1981)