REGIONE
"SE
STA BENE TRIESTE,
STIAMO
BENE TUTTI"
UNA BALLA
GIGANTESCA!!
.......
Dal
quotidiano
IL
PICCOLO (Ts)
Porto
Vecchio
arrivano
50 milioni del CIPE
1
maggio 2016
"(...)
Dopo
circa vent’anni di lavori, nel 1887 venne conclusa la realizzazione
del piano di sviluppo portuale di Porto
Vecchio: quasi 150 anni dopo, oggi
possiamo affermare che nel 2017 o al più tardi l’anno successivo,
in Porto Vecchio partiranno i primi
lavori per
offrire al capoluogo regionale
e all’intero
Friuli Venezia
Giulia un secondo
polo cittadino compenetrato al suo
attuale centro storico”, dice
Serracchiani:
“Una sfida e una scommessa che abbiamo vinto, che molti pensavano
irrealizzabile e che rappresenta
un’occasione di sviluppo e di rilancio che
non riguarda solo Trieste ma
tutta la Regione (...)”
“Questo
Governo fa il tifo per Trieste",
è il commento di Rosato.
"Le
risorse, molte, destinate al
Porto Vecchio rappresentano quello che serviva per iniziare la
trasformazione di quell’area, abbandonata per decenni, in un grande
progetto di sviluppo e riqualificazione per la città. E’
un risultato che arriva al
termine di una serie di impegni e azioni che Comune, Regione e
Governo in sinergia si sono assunti
e che hanno portato avanti - così Rosato - con determinazione e
costanza". (...)
...........
COMMENTO
Al
di là della solita “frottola gigantesca”
che troppo spesso viene raccontata dai politici regionali, ossia che lo sviluppo di Trieste porterà sviluppo all'intera
regione, ci permettiamo di ricordare:
1)
la gravissima crisi del settore manifatturiero friulano ancora non risolta. Settore questo del manifatturiero friulano fondamentale per l'economia della regione. Peccato che per la politica regionale paia esistere solo il super-finanziato porto "petrolifero" triestino (tolto il petrolio rimane ben poco altro!).
2) lo spopolamento della montagna friulana: problema mai affrontato dalla politica regionale.
3) lo spaventoso squilibrio nella distribuzione delle risorse tra Trieste e il restante territorio regionale: problema volutamente occultato dalla politica regionale e ignorato dalla recente riforma sanitaria.
2) lo spopolamento della montagna friulana: problema mai affrontato dalla politica regionale.
3) lo spaventoso squilibrio nella distribuzione delle risorse tra Trieste e il restante territorio regionale: problema volutamente occultato dalla politica regionale e ignorato dalla recente riforma sanitaria.
4) la tutela delle minoranza linguistica friulana sistematicamente
“dimenticata”
dalla politica regionale e a cui viene destinata dalla regione una
frazione ridicola del bilancio regionale. Minoranza linguistica la cui lingua non è ancora insegnata a scuola in maniera sistematica nonostante l'altissimo numero di genitori che lo richiedono e le cui leggi di tutela regionali e statali sono solo in minima parte attuate. E non parliamo delle trasmissioni radio-televisive in RAI (Trieste!) in lingua friulana....sempre e solo promesse poi mai mantenute!
5)
La “Carta
Europea delle lingue regionali e minoritarie” (Strasburgo, 5
novembre 1992),
sottoscritta ma non ancora ratificata dal Parlamento italiano e che
la numero "due" del Partito Democratico, Debora Serracchiani, Presidente della regione Friuli - Vg, pare non aver in agenda nonostante la nostra regione sia ad autonomia speciale esclusivamente perché oltre il 60% della popolazione regionale è minoranza linguistica riconosciuta e tutelata ai sensi dell'art. 6 della Costituzione italiana.
6) L'Università del Friuli sottofinanziata e di molto rispetto all'Università triestina (sovra-finanziata!) in quanto la maggior parte dei Fondi ministeriali vengono ancora distribuiti in base al criterio del "costo storico" che favorisce Trieste: e l'ente regione sta a guardare!
7) eccetera, eccetera.....
6) L'Università del Friuli sottofinanziata e di molto rispetto all'Università triestina (sovra-finanziata!) in quanto la maggior parte dei Fondi ministeriali vengono ancora distribuiti in base al criterio del "costo storico" che favorisce Trieste: e l'ente regione sta a guardare!
7) eccetera, eccetera.....
Nessuna
paura, lo sviluppo del porto "petrolifero"
triestino e la pioggia di molte decine di milioni di euro su Trieste, risolveranno
tutti i problemi del Friuli (il 90% del territorio regionale e l'80% della popolazione regionale)!!!
LA
REDAZIONE DEL BLOG
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Il testo del Post, sotto forma di lettera a firma del nostro Comitato, è stato pubblicato sul settimanale della Arcidiocesi di Udine "LA VITA CATTOLICA" mercoledì 4 maggio 2016, nella rubrica "Giornale aperto" a pagina 23, con il significativo titolo "Soldi a Trieste, il Friuli esulta?".
Altro esempio i collegamenti ferroviari con Milano e Roma: si privilegia Trieste, con le "frecce" pagate dalla Regione, anche se è la stazione di Udine la prima in assoluto come numero di viaggiatori in regione!
RispondiEliminaPorto di Trieste - Statistiche -
RispondiEliminamesi gennaio/marzo 2016
TOTALE TONNELLATE (MERCI) 14.879.409
RIFUSE LIQUIDE 10.749.139
(le rifuse liquide a Trieste sono quasi esclusivamente gli idrocarburi, ossia il petrolio e derivati)
TOTALE numero contenitori/TEU 120.358
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i dati sono tratti da internet, link:
http://rinascitats.blogspot.it/2016/04/libia-scarponi-sulla-sabbia-e.html