TRIESTE
NON E'
LA
CAPITALE DEL FRIULI
Dalla
stampa locale apprendiamo che il
sindaco di Trieste Roberto Cosolini
ha
affermato: “Il
Porto Vecchio dovrà essere anche un moderno centro servizi che si
rivolgerà a più territori consentendo a Trieste di guardare verso
tre direzioni in particolare: il Friuli Venezia Giulia rilanciandosi
nel ruolo di capoluogo regionale, l’Europa centrale proponendosi
come porta sul Mediterraneo di un retroterra
vasto,
l’Istria e parte di Slovenia e Croazia che storicamente gravitavano
sulla città.”
L'auspicio
di Cosolini per Trieste di un futuro da grande metropoli al centro di
un vastissimo retroterra rientra in quel libro dei sogni che ha
sempre accompagnato la propaganda politica di ogni sindaco triestino.
La
realtà è un'altra.
Trieste non è mai stata storicamente la capitale della Regione
Friulana (quasi il 90% della attuale Regione amministrativa
Friuli-Venezia Giulia) e il territorio friulano (provincie di Go, Ud
e Pn) non può essere ritenuto il suo contado. Realtà
difficile da “digerire” da Trieste che proprio per scongiurare
ogni pretesa friulana, continua ad opporsi allo sviluppo culturale,
scientifico e universitario del Friuli. Secondo Trieste, il Friuli
può solo produrre PIL, ossia reddito, da dividersi poi con Trieste
stessa, ma non deve permettersi altro.
Non
corrisponde al vero neppure l'affermazione di Cosolini che
“l’Istria e parte di Slovenia e Croazia storicamente gravitavano
sulla città”, in quanto la capitale storica dell'Istria, fin dai
tempi degli antichi romani, è la città di Pola. Ed è su Pola che
gli istriani hanno sempre gravitato, non su Trieste che semmai fu
solamente la destinataria di forza/lavoro durante gli anni del suo
grande sviluppo portuale all'epoca dell'Impero Asburgico. L'attuale
Lubiana - l'antica Aemona -, oggi città di 280.000 mila abitanti, è
la capitale storica dell'attuale Slovenia. C'è poi Zagabria,
capitale della Croazia.
Pertanto,
vanno respinte con forza le pretese triestine di egemonia su
territori che non appartengono in nessun modo alla loro città!
Roberta
Michieli
- Tavagnacco
..........
La
lettera è stata pubblicata sul quotidiano IL
GAZZETTINO (Ud,
Pn e Ve) in data 4 luglio
e sul quotidiano IL MESSAGGERO
VENETO (Ud) in data 10 luglio
2015
I triestini (sloveni - italiani e esuli) non sono l'ombelico del mondo!
RispondiEliminaRealtà difficile da accettare da parte di chi è dal 1918 la città più assistita d'Italia. Neanche il Sud Italia ha mai visto la quantità spaventosa di contributi pubblici a fondo perduto di cui ha goduto Trieste dal 1918...
Oltre 6.500 miliardi di vecchie lire solo dal Fondo per Trieste: contributi a fondo perduto che Trieste ha sempre potuto spendere come meglio credeva e di cui hanno beneficiato tutti, ma proprio tutti a Trieste: dalla più piccola associazione culturale alla realtà economica....
Qual è allora la realtà di Trieste?
RispondiElimina1) Il porto di Capodistria ha superato e anche il molto il porto di Trieste...
2) Trieste in Italia risulta nella parte bassa della classifica per attività crocieristica (articolo del Piccolo dell'aprile 2015)....
3) INDAGINE DEL QUOTIDIANO ILSOLE24ORE
SULLE UNIVERSITA' ITALIANE:
http://www.ilsole24ore.com/speciali/classifiche_universita_2015/home.shtml
UDINE 17esima posizione – TRIESTE...30 esima posizione
Può bastare ?
"Il Porto Vecchio dovrà essere anche un moderno centro servizi...."
RispondiEliminaPuò anche essere che in futuro i magazzini del porto vecchio ora ceduti al Comune di Trieste diventeranno un moderno centro servizi, ma attualmente sono "fatiscenti edifici ottocenteschi" da decenni abbandonati a sé stessi e bisognosi di una ristrutturazione costosissima......
Evviva i sogni di gloria triestini!