ITALICUM
COLLEGI
ELETTORIALI
IN
FRIULI – VENEZIA GIULIA
«Suddivisione necessaria
per
tutelare
la
minoranza slovena»
BASTA FROTTOLE!
La
suddivisione non tutela
affatto
la minoranza slovena
MA PRIVILEGIA SOLO
LA CITTA' DI TRIESTE
che potrà eleggere ben il 40%
dei parlamentari previsti
per l'intera regione
MA PRIVILEGIA SOLO
LA CITTA' DI TRIESTE
che potrà eleggere ben il 40%
dei parlamentari previsti
per l'intera regione
Comunicati Agenzia Consiglio Notizie
Pd-Ssk: Gabrovec, nuova legge elettorale inadeguata per minoranze
10
Luglio 2015, ore 12:32
(ACON)
Trieste, 10 lug - COM/AB - "Il
collegio orientale va visto per quello che è, vale a dire una
foglia di fico
a coprire la
vergogna di una legge che non ha saputo rispondere in modo adeguato
all'esigenza di garantire la rappresentanza di una minoranza
linguistico-nazionale riconosciuta e tutelata".
È
chiara la presa di posizione del consigliere regionale Pd/Ssk e
segretario politico della Slovenska skupnost Igor Gabrovec.
"L'elezione
del candidato sloveno - precisa Gabrovec - anche in futuro dipenderà
esclusivamente dalla buona volontà dei grandi partiti nazionali,
allo stato attuale con ogni probabilità il Pd.
Il candidato sloveno sarà infatti eletto solamente qualora la
segreteria romana del partito decidesse di collocarlo in una
posizione di capolista nel collegio orientale che consenta
effettivamente la sua elezione.
Se non sarà capolista, considerato l'esiguo numero di seggi
previsti nel collegio, avrà bisogno di un numero di preferenze
molto elevato, tanto da renderlo quasi ineleggibile. Non
c'è quindi alcun effetto pratico agevolativo per la minoranza, come
è invece espressamente previsto nella legge di tutela.
Il collegio cosiddetto agevolato è quindi una foglia di fico a
coprire la vergogna di una legge che non ha saputo rispondere in
modo adeguato all'esigenza di garantire la rappresentanza di una
minoranza linguistico-nazionale riconosciuta e tutelata".
"La Slovenska skupnost (Unione Slovena) aveva proposto e sostenuto ben altra soluzione, predisponendo in collaborazione e per mano del sen. Karl Zeller della Sudtiroler Volkspartei un emendamento che aveva superato il vaglio di ammissibilità costituzionale ed era perfettamente legittimo. La proposta prevedeva di abbassare per le liste espressive delle minoranze linguistiche del FVG la soglia del 20 % dall'ambito regionale a quello più ristretto dei comuni e frazioni, ove si applica il bilinguismo visivo, e dove la percentuale della minoranza slovena è molto più consistente, per il che detta soglia appariva raggiungibile. Purtroppo il Governo e la maggioranza avevano espresso parere contrario alla sua approvazione, condannandolo alla bocciatura in Aula".
"L'emendamento - sottolinea Gabrovec - non presupponeva né il seggio garantito né il censimento, bensì un semplice diritto a concorrere. È chiaro a tutti, infatti, che per una minoranza qual è quella slovena, molto ottimisticamente quantificata in circa 50.000 persone, il raggiungimento in forma di lista autonoma del 20% dei voti validi espressi a livello regionale è palesemente irraggiungibile".
"La Slovenska skupnost (Unione Slovena) aveva proposto e sostenuto ben altra soluzione, predisponendo in collaborazione e per mano del sen. Karl Zeller della Sudtiroler Volkspartei un emendamento che aveva superato il vaglio di ammissibilità costituzionale ed era perfettamente legittimo. La proposta prevedeva di abbassare per le liste espressive delle minoranze linguistiche del FVG la soglia del 20 % dall'ambito regionale a quello più ristretto dei comuni e frazioni, ove si applica il bilinguismo visivo, e dove la percentuale della minoranza slovena è molto più consistente, per il che detta soglia appariva raggiungibile. Purtroppo il Governo e la maggioranza avevano espresso parere contrario alla sua approvazione, condannandolo alla bocciatura in Aula".
"L'emendamento - sottolinea Gabrovec - non presupponeva né il seggio garantito né il censimento, bensì un semplice diritto a concorrere. È chiaro a tutti, infatti, che per una minoranza qual è quella slovena, molto ottimisticamente quantificata in circa 50.000 persone, il raggiungimento in forma di lista autonoma del 20% dei voti validi espressi a livello regionale è palesemente irraggiungibile".
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Dal Messaggero Veneto del 16 luglio 2015 – articolo a firma di Mattia Pertoldi
RispondiEliminahttp://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/07/16/news/italicum-garantito-il-trentino-ma-non-il-friuli-1.11786304
“La spaccatura del Friuli in due collegi elettorali distinti è figlia – da un punto di vista strettamente tecnico e tralasciando le scelte politiche prese al momento dell’approvazione dell’Italicum – dei criteri di determinazione decisi dalla Commissione di esperti istituita da palazzo Chigi.
La Commissione si è avvalsa del supporto tecnico fornito da un gruppo di lavoro dell’Istat formato ad hoc – di cui faceva parte anche Paolo Feltrin, docente di scienza della politica all’università di Trieste – e che ha di fatto sancito la fine dell’unità della Provincia di Udine oltre a ridurre, di molto, lo spazio di manovra per apportare in Parlamento i correttivi necessari a uno schema che, in Fvg, non piace praticamente a nessuno. (...)”
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COMMENTO
Ma cosa c'entra l'Istat? E questi “così chiamati esperti”, cosa sanno dei diritti delle minoranze linguistiche? Conoscono la legge 482/99? E lo sanno che le minoranze linguistiche della nostra regione sono tre e non una sola? Lo sanno che le norme dell'Italicum che riguardano le minoranze linguistiche sono palesemente INCOSTITUZIONALI e che questa incostituzionalità era stata segnalata a Roma?
E non ci vengano per cortesia a raccontare la frottola che un “collegio unico” garantisce la minoranza linguistica slovena perchè non è vero!
E' stato semplicemente ampliato a dismisura il collegio elettorale di Trieste, città che ora potrà portarsi a casa il 40% dei parlamentari previsti dalla nostra Regione, e tutto ciò grazie alle liste semi-bloccate previste dall'Italicum e al maggior numero di parlamentari che ora prevede questo “INGRASSATO” collegio elettorale triestino.
E la minoranza slovena? Continuerà ad elemosinare un posto in lista elettorale “IN POSIZIONE BLINDATA” ad un partito nazionale (presumibilmente il Pd) per poter eleggere un proprio candidato in Parlamento: esattamente come è successo fino ad ora!
Ma a Roma e a Trieste pensano davvero che i Friulani siano del tutto fessi?
Sicuramente ADDORMENTATI sono i Parlamentari e i Consiglieri regionali eletti in Friuli (Province di Ud, Pn e Go); sicuramente SVEGLISSIMI e FALCHI sono al contrario i super-campanilisti Parlamentari e Consiglieri regionali eletti a Trieste.
E smettiamola sulla stampa di scrivere “FRIULI” DIVISO IN DUE, come se la provincia di Udine fosse l'intero Friuli! Friulane sono anche le Province di Gorizia e Pordenone!
ORA, SALVO UN IMPROBABILE RAVVEDIMENTO CHE SICURAMENTE NON SARA' PERMESSO DA TRIESTE E DAL SENATORE TRIESTINISSIMO FRANCESCO RUSSO, AI FRIULANI (MA ANCHE AGLI SLOVENI E AI GERMANICI DELLA NOSTRA REGIONE) NON RESTA CHE SPERARE NELLA CORTE COSTITUZIONALE.
SENATORI ELETTI IN REGIONE:
RispondiEliminahttp://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Attsen/Regioni/06.html
Sono sette, di cui ben QUATTRO sono noti per essere anti- friulani e contro la tutela della lingua friulana.
Quattro su sette sono dunque contro il Friuli, i Friulani e la lingua friulana. Ben due su sette sono residenti a Trieste (204 mila abitanti) . Uno solo è residente nella Provincia di Udine, la più ampia della regione (oltre 500 mila abitanti).
Perché dunque meravigliarsi se poi l'Italicum danneggia il Friuli, i Friulani e la minoranza linguistica friulana? Un Friuli, grazie alle liste elettorali blindate, di fatto privo di rappresentatività politica in Senato...
E questi i Deputati eletti nei collegi regionali, alla Camera nel 2013:
RispondiEliminahttp://www.udinetoday.it/politica/elezioni/politiche-2013/eletti-camera-deputati-friuli-venezia-giulia.html
C'è qualcuno di questi deputati eletto in Friuli (Ud, Pn e Go) che sta alzando la voce? O tutti zitti e silenziosi come se il problema lo avesse la Calabria o la Campania e non il Friuli?
Tutti sordi e muti, salvo che non sia da tutelare qualche interesse triestino? Allora si che si accodano a Francesco Russo....
"(…) Un regalo agli sloveni, dunque. Ma Blazina non la pensa così. «Il mio emendamento è nato dalla volontà di dare una timida risposta alle esigenze riconosciute dalla normativa alla minoranza slovena e rappresenta ancora poca cosa – asicura Blazina – se paragonato alla realtà del parlamento di Lubiana dove gli italiani hanno un seggio garantito per legge».(...)"
RispondiEliminahttp://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/07/10/news/italicum-rivolta-per-il-friuli-diviso-1.11754158
COMMENTO:
E' vero, la Costituzione slovena prevede un seggio garantito per TUTTE le minoranze linguistiche riconosciute in Slovenia. Nella Costituzione italiana non esiste però una pari norma.
CARA ON.LE BLAZINA, non è ora di finirla di pretendere pari norma anche in Italia SOLO per gli sloveni?
Perchè forse la minoranza linguistica friulana ha un seggio garantito in Parlamento? O pensa che quattro senatori su sette eletti nella nostra regione e tutti e quattro noti come FRIULANOFOBICI e visceralmente anti-friulani, tutelino la minoranza linguistica friulana?
Quanti di questi quattro senatori FRIULANOFOBICI sono stati eletti in Parlamento solamente perchè posizionati in lista elettorale in posizione BLINDATA?
Il senatore TRIESTINISSIMO Francesco Russo, era capolista ( e dunque BLINDATISSIMO!) per il Pd e sicuramente, se ci fossero state le preferenze, i Friulani non lo avrebbero mai e poi mai votato!
Cara BLAZINA, le minoranze linguistiche che vivono nella nostra regione sono TRE e non una sola (quella slovena) e in particolare la minoranza linguistica friulana è ricompresa in ben 175 Comuni della nostra regione. Ossia nella quasi totalità! Non ha dunque ANCHE questa minoranza diritto ad un collegio elettorale unico al pari della minoranza slovena? O questa minoranza deve continuare ad essere rappresentata (SIC!) in Parlamento da parlamentari FRIULANOFOBICI che remano contro il Friuli, i Friulani e la lingua friulana?
O forse era alla sua poltrona in Parlamento a cui pensava quando ha proposto l'osceno emendamento a favore “esclusivo” della minoranza slovena? Un dubbio mi pare più che legittimo visto considerato che la sua rielezione è legata solo al “buon cuore” di chi predispone a Roma e a Trieste le liste elettorali del Pd e si sa che nel Pd regionale comandano i triestini.....