REGIONE
RIFORMA ENTI LOCALI
LA PROPOSTA
DEL
“COMITATO PER L'AUTONOMIA
E
IL RILANCIO DEL FRIULI”:
"UN'ASSEMBLEA
DEGLI
ATO FRIULANI"
Da
una intervista al dott. Paolo Fontanelli, Presidente del “Comitato
per l'autonomia e il rilancio del Friuli, pubblicata
dal settimanale
dell'Arcidiocesi di Udine LA VITA CATTOLICA –
giovedì 17 luglio 2014 – pagina 5, all'interno di un un lungo
"Servizio Speciale" di due pagine a firma di Stefano Damiani, dal significativo Titolo “IL
FRIULI VA IN 16 PEZZI – I pericoli della riforma delle autonomie
locali”.
Questo l'articolo con l'intervista
Se
la Regione vuole proprio abolire le Province, sostituendole con 17
Ato, è necessario però almeno costituire una Assemblea degli ambiti che fanno
capo al Friuli, con il potere di formulare pareri obbligatori sulle
leggi che riguardano il Friuli, a partire dalla distribuzione delle
risorse economiche.
Questo
il succo della proposta formulata dal Comitato per l'autonomia e il
rilancio del Friuli, di modifica del disegno di legge di Riforma
delle autonomie locali della regione, e presentata nei giorni scorsi
sia al Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, che al
sindaco del capoluogo friulano Furio Honsell. (…)
“Il
comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli - afferma Fontanelli
- continua a ritenere sbagliata la cancellazione delle Province. Già
a suo tempo, avevamo proposto la costituzione di una assemblea delle
Province del Friuli, ciò per equilibrare un centralismo regionale
e triestino sempre più forte. Nel momento in cui si calcellano le
Province, resta il problema che questi ambiti territoriale ottimali,
che dovrebbero raggruppare i vari comuni, non possono presentarsi
autonomamente nei confronti di una Regione ancora più forte e
centralista e dovranno in qualche modo coordinarsi. La nostra
proposta e, quindi, che si pensi ad una assemblea degli Ato del
Friuli. Attualmente esiste e funziona il Cal (Consiglio delle autonomie locali), luogo di valutazione delle leggi regionali che riguardano gli enti locali. Esso, però, ha pochissimi poteri. Ecco allora nostra proposta:
che quest'assemblea degli Ambiti ottimali del Friuli ottenga dalla Regione, per legge, un qualche potere di valutazione rispetto alle leggi regionali che andranno ad influire sull'area friulana. Su questo progetto abbiamo sentito sia il sindaco Honsell che il Presidente Fontanini i quali hanno ritenuto corretta l'impostazione, concordando sul rischio che con la riforma gli enti locali vengano privati di una parte di autonomia.
DOMANDA - Quali competenze dovrebbe avere quest'assemblea?
RISPOSTA - "Innanzitutto dovrebbe poter dire la sua sulla ripartizione delle risorse sul territorio. Oggi noi assistiamo ad una distribuzione che secondo noi non tiene conto delle esigenze di tutto il territorio. Nello specifico quest'assemblea dovrebbe intervenire su bilancio, politiche culturali, gestione del territorio, pianificazione, viabilità, aspetti che ora i sindaci stanno gestendo e che con la riforma rischiamo di veder trasferiti definitivamente alla Regione. Servono progetti specifici per il Friuli. Pensiamo. ad esempio, alla viabilità. Ci sono assi viari assolutamente sottodimensionati rispetto alla quantità di traffico e richiedono un impegno immediato da parte della Regione, che non sta invece vedendo o sembra non accorgersi di questi problemi".
DOMANDA - L'assemblea degli Ato del Friuli che proponete dovrebbe avere compiti anche decisionali o solo di valutazione?
DOMANDA - L'assemblea degli Ato del Friuli che proponete dovrebbe avere compiti anche decisionali o solo di valutazione?
RISPOSTA - "No, non decisionali, perché la parte legislativa ovviamente deve restare in capo al Consiglio regionale. Però dei pareri vincolanti, quelli sì l'assemblea dovrebbe darli. La cosa più importante però, è il fare un "passo politico": bisogna che il Friuli si renda conto che deve costruire un proprio coordinamento nel momento in cui gli enti che lo rappresentano, cioè le Province, vengono cancellati. Il Friuli deve cioè ritrovarsi intorno a qualcosa.
DOMANDA - Chiedete altre modifiche alla legge?
RISPOSTA - " Il piano A sarebbe evitare la cancellazione delle Province, che a nostro avviso, come già detto, è una sciocchezza. Se la Regione invece vuole andare avanti ugualmente in questa direzione, il piano B che proponiamo è l'assemblea degli Ato, che in qualche modo supplisca alla mancanza di rappresentanza dell'area friulana".
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