martedì 20 maggio 2014

LA REGIONE GHETTIZZA LE MINORANZE LINGUISTICHE !


 
LA REGIONE

GHETTIZZA”

LE MINORANZE LINGUISTICHE !
 


LA CULTURA REGIONALE

PUO' PARLARE

SOLO ITALIANO ?


bandi e avvisi

gli avvisi e i bandi indetti dalla Regione
  
12.05.14
Direzione centrale cultura, sport e solidarietà
Servizio attività culturali

Avviso pubblico per iniziative progettuali riguardanti l’organizzazione di festival, rassegne o altre manifestazioni, anche a carattere concorsuale, nei settori della musica, del teatro, della danza e del folklore e l’organizzazione di manifestazioni espositive e di altre attività culturali, anche a carattere didattico e formativo, nelle discipline delle arti figurative, delle arti visive, della fotografia e della multimedialità

Scadenza: 13.06.14
 

ALLEGATO B
 

(...)
Art. 5 - ESCLUSI
Non sono considerati i progetti finalizzati ad iniziative aventi ad oggetto:
a) valorizzazione delle lingue minoritarie

................

DOMANDE E INTERROGATIVI

Musica, teatro, rassegne e altre manifestazioni, se usano come lingua veicolare la lingua friulana, slovena o tedesca, non sono più cultura? La cultura è solo quella che ha come lingua veicolare la lingua italiana?

Un progetto culturale non dovrebbe essere valutato sul piano qualitativo, e di conseguenza finanziato, indipendentemente dalla lingua che utilizza?
Le lingue delle tre minoranze che vivono in regione (sloveno, friulano e tedesco), ghettizzate nei pochissimi e miserevoli finanziamenti che la regione eroga per la “politica linguistica di tutela”? E stiamo parlando della maggioranza dei cittadini della Regione Friuli – Venezia Giulia....

 
La Redazione del Blog


5 commenti:

  1. Le minoranze linguistiche, maggioranza linguistica in regione, relegate in "riserve" come gli indiani d'America?

    RispondiElimina
  2. 1) Avete nel cassetto una splendida mostra fotografica che vorreste finanziata con questo bando regionale?

    Attenzione a non usare didascalie bilingui friulano-italiano perché in questo caso il bando vi esclude!

    2) E il teatro e la musica, per essere finanziati da questo bando, non devono essere "contaminati" dalla lingua friulana, slovena o tedesca. O.K. per i dialetti della lingua italiana, ma sia mai che qualche attore "erutti" in lingua friulana.....

    RispondiElimina
  3. Un festival in dialetto triestino si può finanziare con questo bando, mentre non è finanziabile uno spettacolo musicale ove il cantante "erutta" in lingua friulana o slovena e tedesca......

    Che il bando sia da modificare all'art. 5 - esclusi?

    RispondiElimina
  4. Dal Messaggero Veneto - Udine - 10 maggio 2014:

    «L’11 febbraio scorso – ricorda Cisilino – il Consiglio d’Europa, per la prima volta, ha emesso un durissimo comunicato nei confronti dell’Italia per i ritardi nella tutela delle minoranze. Richiami ricevuti anche da Albania, Azerbaigian, Georgia, Macedonia, Moldova e Russia. Non certo una bella compagnia per un paese che si vanta di avere una delle Costituzioni più belle del mondo, ma non ricorda che è anche una delle più inapplicate. Ed è davvero imbarazzante leggere sul sito del Consiglio d’Europa qual è il trattamento riservato dall’Italia a certi gruppi etnici. Se questo è un Paese civile, è tempo di darsi una regolata».

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2014/05/10/news/dove-va-l-europa-delle-lingue-locali-1.9197328

    RispondiElimina
  5. Le leggi di tutela delle minoranze linguistiche esistono perché in Italia esiste il razzismo e la discriminazione su base linguistica; perché esiste un monolinguismo italiano che non considera il plurilinguismo un grandissimo valore umano, sociale e culturale e discrimina chi ha storicamente, come lingua madre, una lingua diversa dall'italiano non riconoscendone i diritti linguistici.

    La normalità dovrebbe essere il “plurilinguismo” con l’uso normale in ogni ambito sociale sia pubblico che privato, ad iniziare dalla scuola, delle lingue delle comunità minorizzate ( lingua friulana, slovena e tedesca).

    I politici regionali si riempiono la bocca con termini come “plurilinguismo” ma poi nei fatti riconoscono solo i diritti dei monolingui italiani e negano pari diritti alle minoranze linguistiche riconosciute.

    Perché nei programmi dei teatri regionali ci sono solo spettacoli in lingua italiana, pagati con la fiscalità generale e dunque anche da Sloveni, Friulani e Tedeschi che vivono in regione? Non è forse la nostra una regione che fonda la sua specialità sul plurilinguismo?

    Perché la scuola regionale è monolingue ed esclude le lingua Friulana, Slovena e Tedesca come lingue veicolari, salvo rare eccezioni?

    Perché la RAI Ts, pagata anche dalle minoranze linguistiche, parla solo in italiano e nei dialetti della lingua italiana? Se la regione fonda la sua specialità sul plurilinguismo, la RAI regionale deve essere plurilingue.

    E' ipocrita escludere le lingue delle minoranze linguistiche dai bandi che stanziano finanziamenti alla cultura regionale (teatri, musica, ecc.) con la scusa che queste lingue già godono di finanziamenti a fronte di leggi di tutela e contemporaneamente negare finanziamenti regionali adeguati alle leggi di tutela delle minoranze linguistiche.







    RispondiElimina