domenica 25 maggio 2014

FINANZIATA LA COOPERATIVA TRIESTINA "BONAWENTURA" CHE SOSTENNE LA CAMPAGNA ELETTORALE DELL'ASSESSORE ALLA CULTURA GIANNI TORRENTI


UN UOMO DI "CAMPANILE"
PUO' FARE
L'ASSESSORE REGIONALE?
.......................... 
Dal sito del Messaggero Veneto

sabato 24 maggio 2014

 Articolo a firma di Anna Buttazzoni
 



(...) Non ritengo che ci sia nulla di inopportuno. Esiste una legge – sostiene Torrenti – che regolamenta il finanziamento di persone e aziende alle campagne elettorali e tutti i dati vengono resi noti e sono trasparenti. Sarebbe bene, invece, smettere d’essere ipocriti.

I soldi che la cooperativa ha dato a me sono rendicontati e soprattutto non sono soldi che la Bonawentura ha preso dallo stanziamento che riceve dalla Regione, sono risorse private della cooperativa. Per me l’importante è che ci fosse trasparenza e infatti ogni dettaglio è stato dichiarato, comunicato e pubblicato».

Torrenti all’inizio del maggio 2013 si è dimesso dalla presidenza del Teatro Miela, appena nominato assessore regionale. «Ogni settore economico e sociale candida qualcuno – aggiunge l’assessore – e il settore della cultura di Trieste ha puntato su di me. Tutti i settori economici hanno rapporti con le pubbliche amministrazioni ed è normale che, nel rispetto dalla legge, le campagne elettorali vengano finanziate da qualcuno e che quel qualcuno siano le persone e le realtà più vicine al candidato (....) 

(...) Nella Finanziaria 2014, approvata a dicembre, la coop Bonawentura ha ricevuto 440 mila euro (...)

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DOMANDA

Un uomo di “campanile” che apertamente dichiara (così risulta da una frase riportata “virgolettata” dal MV) che “Ogni settore economico e sociale candida qualcuno – aggiunge l’assessore – e il settore della cultura di Trieste ha puntato su di me.può svolgere l'importante e delicato ruolo di assessore “regionale” alla cultura? O è opportuno che si occupi d'altro all'interno della Giunta regionale?

Alla Presidente Debora Serracchiani e soprattutto ai cittadini della Regione Friuli-Venezia Giulia,  la risposta....

La Redazione del Blog

4 commenti:

  1. L'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti in un solo pomeriggio risulta aver fatto approvare il finanziamento di ben 14 milioni di euro + altri 3 milioni al Teatro lirico Verdi di Trieste , teatro che dopo essere stato commissariato per vari anni, nel 2013 presentava un debito di bilancio astronomico....

    Del resto, come risulta dall'articolo aver dichiarato alla giornalista Anna Buttazzoni, l'assessore Torrenti stesso, non è forse lui "il referente per il settore cultura di Trieste" ?

    E il referente del settore cultura di Trieste....fa.

    E il resto della regione? Prego, come dice?

    Avv. Serracchiani, tutto O.K. ? Non sarebbe il caso di fare un RIMPASTO in Giunta ?

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  2. Da IL PICCOLO di Trieste -

    «Privilegiato il “Verdi” di Trieste»

    Nemmeno un euro alla Fondazione musicale “Città di Gorizia”. Quattordici milioni di euro al teatro Verdi di Trieste. Il sindaco Ettore Romoli non si spiega questa clamorosa disparità di trattamento da parte della Regione: disparità che ancora una volta colpisce Gorizia.

    «Fino all’ultimo - argomenta il primo cittadino - avevo sperato che la Regione ci ripensasse. Con quei 200mila euro, avremmo potuto chiudere la partita e saremmo riusciti ad evitare il fallimento.

    Ma la Regione non ha ritenuto di dover intervenire: prendo atto, però, che per il teatro Verdi di Trieste è stata presa tutt’altra decisione.

    Il futuro? Nei prossimi giorni incontrerò Fondazione Carigo, Camera di commercio e Provincia per ragionare assieme sulle possibili vie d’uscita e su una ripartenza dell’Istituto di musica». (…)

    15 dicembre 2013

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/12/15/news/privilegiato-il-verdi-di-trieste-1.8309568

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  3. Così Gianni Torrenti, nel 2012, anticipava la sua “visione” triestinocentrica nella distribuzione dei finanziamenti regionali ai teatri e alle attività teatrali della nostra regione:.

    “(...) «Chiederemo - spiega Torrenti - che in finanziaria si sostengano chi ha un’attività vincolata come i teatri stabili. In modo da tutelare il lavoro». Servono delle scelte forti. «Il Mittelfest è un bel festival, ma non muore nessuno se salta un anno», spiega Torrenti. «Con il dimezzamento dei fondi è impensabile la sopravvivenza delle nostre strutture. Centinaia di adetti solo a Trieste rischiano il posto. Così chiudiamo tutti», aggiunge Livia Amabilino, presidente del Teatro stabile La Contrada che passerebbe ai 690mila euro di quest’anno a 345mila euro.”

    04 novembre 2012

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/11/04/news/teatri-chiusi-con-i-fondi-dimezzati-1.5974215
    ..............

    In regione, salvo il CSS di Udine, tutti i teatri stabili hanno sede a Trieste.....

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  4. "«Il Mittelfest è un bel festival, ma non muore nessuno se salta un anno», spiega Torrenti."

    Da parte di Torrenti - uomo di teatro triestino che difende solo ed esclusivamente i teatri triestini - nessun rispetto e riconoscimento per il lavoro "degli altri" non triestini e nessuna considerazione per i tanti lavoratori teatrali, e non, ugualmente impegnati professionalmente grazie a Festival e altre attività culturali.

    I teatri stabili ricevono già ingenti finanziamenti statali, perché poi dovrebbero "monopolizzare" anche i finanziamenti regionali di chi non riceve un euro dallo Stato italiano come ad esempio il Mittelfest?

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