sabato 29 marzo 2014

PARLAMENTO - PROVINCE: IL GRANDE IMBROGLIO, SI RIDUCE LA DEMOCRAZIA E AUMENTANO I COSTI




PARLAMENTO

PROVINCE:

IL GRANDE IMBROGLIO,

SI RIDUCE LA DEMOCRAZIA

E AUMENTANO I COSTI

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DAL QUOTIDIANO “IL SOLE24 ORE”:

Ecco le Province 2.0: assemblee di sindaci non retribuiti e (quasi) senza poteri


di Eugenio Bruno


(...) IL NODO DEI RISPARMI

Con un tweet inviato ieri sera il premier Matteo Renzi si è concentrato sui 3mila consiglieri provinciali che scompariranno con la riforma. E il suo riferimento non è casuale, visto che al momento quello è l'unico risparmio certo prodotto dal ddl Delrio. Che oscillerà tra i 100 e i 150 milioni riconosciuti anche dall'Upi a cui si potrebbero aggiungere i circa 300 milioni di mancato esborso per il fatto che non si tornerà alle urne in primavera nei 52 enti in scadenza. A fronte del miliardo più volte indicato come obiettivo a regime dall'Esecutivo. Ma per la commissione Bilancio del Senato il provvedimento potrebbe addirittura produrre nuovi costi. Nelle sette osservazioni al ddl presentate oggi la commissione ha sottolineato che «non può escludersi la duplicazione di costi e funzioni» dalla norma che «consente l'elezione diretta del sindaco e del Consiglio delle Città metropolitane». Evidenziando poi il rischio che il trasferimento di personale e funzioni delle Province ad altri enti territoriali possa «comportare costi, (….)

di Eugenio Bruno - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/i9hcQ

26 marzo 2014

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E I CACCIABOMBARDIERI F35 ?

INTOCCABILI ?

F35: indagine PD “Troppe criticità, ridimensionare programma”

20 marzo 2014, 09.52 · In Difesa
          
Cacciabombardieri F35

Il programma di acquisto dei cacciabombardieri F35 è incompatibile “con le esigenze della nostra finanza pubblica”. E’ quanto si legge nelle considerazioni conclusive” del gruppo PD in commissione Difesa alla Camera “sull’indagine conoscitiva sui sistemi d’arma” promossa dal Parlamento e i cui risultati sono stati depositati a Montecitorio.
 “Per quanto riguarda il programma F35 – si legge nel documento presentato dal capogruppo in commissione Gian Piero Scanu – i molti dubbi che circondavano il medesimo hanno trovato nell’indagine conoscitiva la sede istituzionale più idonea a confermarli”. Al di là  delle “molteplici riserve tecniche e operative, che fonti governative statunitensi sovente evidenziano”, i risultati dell’indagine evidenziano che “lo schema di accordo non garantisce, dal punto di vista della qualità e del valore, ritorni industriali significativi”.
 
In conclusione il PD sostiene che “le tante criticità che segnano questo programma inducono a rinviare ogni attività contrattuale, in attesa che siano chiariti i molti limiti che gli stessi organismi statunitensi non mancano di sollevare formalmente. E comunque l’insieme di queste considerazioni milita nella direzione di un  significativo ridimensionamento degli schemi di accordo con la Lockheed Martin sul programma F35″. (Notizia su Ansa, Adnkronos, La Repubblica, La Stampa, Huffington Post)


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Dal settimanale LA FAMIGLIA CRISTIANA

ARMI : F35, BUGIE D'ALTA QUOTA
 
19.10.2012



L'aumento è notevole: da 80 a 127,3 milioni di dollari per aereo. Se va bene. Perché in una variante più sofisticata si arriva a 137,1 milioni per velivolo.
Mica poco in tempo di spending review. (…)
 

3 commenti:

  1. Nessuna paura..... gli F35 non saranno toccati !

    Parola del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti.

    Un aereo F35 costa quanto il presunto risparmio annuale dalla cancellazione di tutte le Province italiane.....

    La Redazione del Blog
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    "Difesa: Pinotti “Problema sono gli sprechi non gli F35″

    28 marzo 2014, 12.53 · In Difesa

    http://corrispondenti.net/?p=61680

    Roberta Pinotti, ministro della Difesa

    Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, rassicura i vertici delle forze armate di fronte alle “leggere inquietudini” manifestate nei giorni scorsi per i tagli legati alla spending review. “State sereni – ha detto in un messaggio – Il Governo ieri, lo ha detto Renzi al presidente Obama e in conferenza stampa, quando parla di forze armate e della necessità che l’Italia continui a svolgere il ruolo che ha svolto per la sicurezza nel mondo, non può fare un passo indietro”. “Efficientamento non significa togliere l’essenziale”, ha detto Pinotti, “rendere la spesa pubblica più efficace, evitare che ci siano degli sprechi: questo è il senso della spending review”. Riguardo alle polemiche sul programma di acquisto degli F35, il ministro ha sottolineato la necessità di “coinvolgere l’opinione pubblica perché si capisca come una forza armata bilanciata possa rispondere al meglio alle esigenze di sicurezza”. “No a un sistema d’arma o a un aereo che diventa cattivo”, ha aggiunto, alludendo alle polemiche delle ultime settimane sull’opportunità di annullare un programma ritenuto costoso e poco utile dai suoi detrattori. Secondo Pinotti, sarebbe invece più opportuno combattere gli sprechi attraverso un libro bianco per capire a quali crisi occorre rispondere e con quali mezzi.(Notizia su TMNews, La Repubblica, Quotidiano.net, RaiNews)

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  2. Le province enti di area vasta inutili e spreconi, mentre le future città metropolitane enti utilissimi? Da notare che le città metropolitane godranno di autonomie molto forti e sostituiranno le attuali relative province....

    E la proposta di legge è passata al Senato solo grazie "alla fiducia" posta dal Governo di Matteo Renzi....

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  3. “Allora, è bene che il Parlamento non deleghi al Governo anche il compito di riscrivere la Costituzione, né dovrebbe consentirsi all’esecutivo di intervenire con decreto legge su questioni coperte da riserve di statuto o comunque di legge regionale.

    Non si risponde all’indignazione dell’opinione pubblica con la controriforma del sistema regionale e con il ritorno al centralismo.

    L’indignazione deriva dal malcostume politico, a qualunque livello si riscontri, non dalle autonomie.

    Ecco perché bisogna assolutamente distinguere i necessari interventi di razionalizzazione della spesa pubblica relativa al funzionamento degli organi istituzionali di qualsiasi livello territoriale, e in particolare quella relativa al sistema dei rimborsi ai gruppi parlamentari e ai gruppi consiliari regionali, dalla configurazione dell’assetto territoriale della Repubblica, fattore di democratizzazione e partecipazione, come testimonia il fatto che l’adozione di forme di stato regionali e/o federali è stato un dato comune di tutti gli ordinamenti europei occidentali che sono usciti da esperienze totalitarie e autoritarie.

    Se non si opera questa netta distinzione il rischio è altissimo.

    Per questo continuiamo a ribadire che proprio in questa fase in cui si registra la evidente difficoltà della politica a svolgere il suo ruolo di interpretare e tradurre in azioni amministrative e di governo i bisogni della gente, occorre ripartire dai territori e dalle amministrazioni locali, quali sedi storiche e naturali di esercizio della democrazia partecipata, evitando il ritorno al centralismo statale.”

    CARLO RAPICAVOLI - 15 OTTOBRE 2012

    http://www.leggioggi.it/2012/10/15/riforma-del-titolo-v-si-torna-al-passato/




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