SCUOLA - L’INSEGNAMENTO DEL FRIULANO
Ci saremmo aspettati per tempo iniziative di informazione e di sensibilizzazione sull'intero piano applicativo di sistema per l'insegnamento della lingua friulana, in coerenza con la legislazione nazionale. Non è comprensibile il ritardo nell'avviare a regime un'istruzione base del friulano e garantirla ugualmente e celermente a tutti quanti la richiedono da tempo. Ritardarne ulteriormente la messa a punto potrebbe evidenziare una graduazione ingiustificata tra minoranze e distanziare tutele che dovrebbero oramai essere garantite su un piano di sostanziale parità.
Chiediamo indicazioni coerenti ed esaustive sui siti istituzionali, da parte di chi è delegato a "promuovere la qualità del processo di insegnamento, sia per l'innalzamento degli indici di apprendimento delle dodici lìngue di minoranza riconosciute dalla Legge 482/99 e sia, in prospettiva di un riconoscimento della formazione di qualità già attuata sul territorio"; che si mettano nel giusto rilievo destinazione e provenienza di tutte le assegnazioni, con pari dignità per ognuna delle cd. minoranze, al fine, si spera, al fine di limitare pretestuose e intolleranti polemiche per gli sprechi che sarebbero destinati a valorizzare il friulano.
Chiediamo indicazioni coerenti ed esaustive sui siti istituzionali, da parte di chi è delegato a "promuovere la qualità del processo di insegnamento, sia per l'innalzamento degli indici di apprendimento delle dodici lìngue di minoranza riconosciute dalla Legge 482/99 e sia, in prospettiva di un riconoscimento della formazione di qualità già attuata sul territorio"; che si mettano nel giusto rilievo destinazione e provenienza di tutte le assegnazioni, con pari dignità per ognuna delle cd. minoranze, al fine, si spera, al fine di limitare pretestuose e intolleranti polemiche per gli sprechi che sarebbero destinati a valorizzare il friulano.
Siamo fiduciosi che l'attuazione della legge regionale n. 29 del 2007 sarà coordinata con tutte le disposizioni statali e regionali, avendo tra gli obiettivi un plurilinguismo in prospettiva europea e una migliore integrazione dei nuovi residenti.
I contatti che la popolazione da secoli è abituata a intessere con ogni angolo del mondo dimostrano come il friulano, che si comprende dopo brevi soggiorni, non sia mai stato motivo di chiusura, anzi.
I contatti che la popolazione da secoli è abituata a intessere con ogni angolo del mondo dimostrano come il friulano, che si comprende dopo brevi soggiorni, non sia mai stato motivo di chiusura, anzi.
Impedire o paralizzare l'operatività in concreto di garanzie che sono riconosciute anche alla lingua friulana, patrimonio comune di tutta l'Italia, equivarrebbe a rimanere sordi alle istanze del territorio o continuare ad ascoltarne solo una parte.
Un gruppo di insegnanti ( seguono le firme)
Lettera pubblicata su “IL GAZZETTINO” di Udine il 25 settembre 2011
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Se scopo della lettera è denunciare il gravissimo ritardo della politica regionale nella attuazione della tutela della lingua friulana a scuola, diamo il nostro pieno appoggio a questo gruppo di docenti.
Relativamente alla minoranza linguistica storica slovena, ricordiamo che se quest’ultima minoranza ha un buon livello di tutela a scuola ciò è dovuto ad accordi internazionali che l’Italia è stata costretta ad attuare e non certo al "buon cuore" dei nostri politici regionali.
Ricordiamo, inoltre, che se c'è una legge regionale approvata a favore della tutela della lingua friulana (L.r. 29/2007) che a distanza di tre anni manca completamente dei regolamenti di attuazione, la responsabilità di questa situazione è da addebitare esclusivamente all’attuale Giunta regionale di centro-destra.
Ricordiamo, inoltre, che se c'è una legge regionale approvata a favore della tutela della lingua friulana (L.r. 29/2007) che a distanza di tre anni manca completamente dei regolamenti di attuazione, la responsabilità di questa situazione è da addebitare esclusivamente all’attuale Giunta regionale di centro-destra.
La Redazione del Blog
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