giovedì 3 marzo 2011

UDINÊS, IDENTITÂT E LENGHE FURLANE


UDINÊS , IDENTITÂT
E LENGHE FURLANE

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“Udine, ha il suo carattere, la sua forza,
il suo orgoglio, la sua identità.
E la sua lingua
Alessandro Zanni (rugby)
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
Joibe il 3 di Març
Pagjine 13

UDINE, BELLA LA VITA
Arte, cultura, cucina: qui tutto è da Champions

Dal nostro inviato MARCO PASTONESI
UDINE - Qui i kiwi sono più sa­poriti che in Nuova Zelanda. Qui la raccolta differenziata è da Champions League. Qui il prosciutto di San Daniele sta come la Ferrari a Maranello e nel mondo. Qui - Udine e l'Udi­nese, non nel senso della squa­dra, ma della zona - è uno dei luoghi dove, in Italia, si vive bene, anzi, meglio.
Qualità della vita
Nell'ultimo anno, secondo un'indagine condotta da «Italia Oggi» con l'Università La Sapienza di  Ro­ma, ha stabilito il record italia­no di salto in alto: dal 46° al­l'11° posto. «Udine è a misura d'uomo: proporzionata, misu­rata, equilibrata - spiega Edi Orioli, quattro vittorie alla Parigi-Dakar, settore moto -. Al­trove si va sempre a manetta, qui alla fine si fanno le stesse cose ma con i tempi, e le pau­se, giuste».
Vicina a tutto
«Udine è ideale anche vista dall'alto: a un mi­nuto dal mare, a un minuto dalle montagne - conferma Marco Lan, comandante delle Frecce Tricolori, di base a Rivolto, a una ventina di km dal capoluogo -. E a una mezzoret­ta in macchina». «E la gente è fatta così: solida, tranquilla, sana, con la cultura del lavoro - sostiene Paolo Vidoz, boxeur, già bronzo olimpico e campione europeo, peso mas­simo friulano ma di Lucinico -. Sarà per questo che i calcia­tori dell'Udinese si saranno adeguati. E ci mancherebbe: "cun ducj i becs che e cjapin", che in friulano vuole dire «con tutti i soldi che prendono». «Udine - dice Gigi De Agosti­ni, sei anni nell'Udinese, poi Verona, Juve e Inter - ti la­scia i tuoi spazi, non mette pressioni, non fa senti­re diversi».

Arte e cultura

II bello di Udine, per Giorgio Celiberti, pittore e scultore, che è stato il più gio­vane artista di sempre invita­to alla Biennale di Venezia, «è che la puoi girare a piedi o in bici, perché è una città pulita e pedalabile, è che se vai in un'osteria difficilmente sbagli, e che c'è una conti­nua attività cultura­le, adesso soprattutto nella Villa Manin di Passariano». Il bello di Udine, per Elio De Anna, assessore regionale allo Sport, «è la semplicità, la spontaneità, la genuinità. Magari la gente può sembrare chiusa, ma se conquisti la sua  fiducia, poi ti dà l'anima». Il bello di Udine, per Alessandro Zanni, terza linea del Benetton Treviso e della Nazionale italiana di rugby, «è il suo ca­rattere, la sua forza, il suo or­goglio, insomma la sua identi­tà. A cominciare dalla lingua. Lingua, non dialetto. Con papà di Reggio Emilia, mamma friulana di Castions, e io di Udine, sono cresciuto bilin­gue».
Non solo calcio
E la vita non è poi solo casa-e-lavoro come tanti la dipingono. Perché Udi­ne è base di partenza per sci e -volendo - sci nautico, per cam­minate e biciclettate. Perché Udine è punto di passaggio dei tour europei, da Madonna a Bruce Springsteen, dagli AC/DC a Bon Jovi. Perché Udi­ne è il centro di festival come «Far East» (cinema asiatico) e «Vicino lontano» (incontri, conferenze e dibattiti con auto­ri internazionali). E a Udine un cinema come il «Visiona­rio» e un teatro come il «Con­tatto» fanno tendenza, a volte anche storia.
A tempo pieno
Udine ha un ter­mometro: si chiama «Onde Furlane», radio privata comu­nitaria nata nel 1980, 24 ore su 24, che all'80 per cento tra­smette in lingua friulana. Bel punto di riferimento per tutti i movimenti - sociali e cultura­li, ma anche sportivi - del terri­torio. Mattina informazione, pomeriggio cultura, sera musi­ca. E due programmi sportivi di Enrico Turloni, il lunedì de­dicato a tutte le discipline («Schiribicilu», più o meno: finta e scartalo), il giovedì so­lo calcistico («II balon al è di ducj», il calcio - ma anche il pallone - è di tutti), soltanto in friulano. Una miniera di idee e iniziative. Tant'è che «Onde Furlane» sta promuovendo, per celebrare la festa naziona­le del Friuli, anche la lettura no-stop della Bibbia in friulano, dal 3 al 9 aprile, 1.300 let­tori. E lo spot radiofonico è sta­to fatto, in perfetta lingua au­toctona, da un friulano doc: Bruno Pizzul.







1 commento:

  1. Un grazie di cûr al gjornalist MARCO PASTONESI, par chest bel regâl!

    E....FUARCE UDINÊS !

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