7 OTTOBRE 2010 - Quotidiano IL GAZZETTINO – UDINE - L’INTERVENTO
Entrambe le Università della regione rispondono ad una propria missione, marittima e internazionale quella di Trieste, territoriale e proiettata a iniettare elementi di innovazione nel sistema industriale friulano e a dare risposte ad una crescente domanda di istruzione che nasce dalle province friulane, quella di Udine. Le Università sono strutturalmente in competizione, perché devono attrarre studenti, competere per le risorse per la ricerca, acquisire contratti con l'industria, entrare nei processi di mobilità internazionale. Parlare di unificazione significa negare i vantaggi competitivi che nascono da una larga legittimazione popolare, che riguarda soprattutto l'Università di Udine, voluta dal popolo friulano dopo una dura azione per strappare alle classi dirigenti locali e alle rappresentanze parlamentari la istituzione di un nuovo centro di alta formazione e di ricerca.
Parlare di unificazione significa non comprendere i problemi reali del sistema universitario regionale. Che non sono costituiti dalle cosiddette duplicazioni, che esistono anche nei confronti di Venezia e di Padova, ma dall'insufficiente grado di autonomia che la legge attuale prevede, e soprattutto dalla grave situazione di sottofinanziamento che colpisce l'intero sistema universitario nazionale, ma in particolare modo le Università giovani, come quella di Udine.
Parlare di unificazione, come fa Giovanni Collino nell'intervista pubblicata martedì dal "Gazzettino", significa non considerare che da una tale operazione deriverebbero scarsi vantaggi e moltissimi inconvenienti e aggravi di costi. Chiudere Giurisprudenza a Udine e concentrare gli studi giuridici a Trieste significherebbe costringere la Regione a costruire nuove case dello studente per gli studenti friulani nel capoluogo regionale. E viceversa. Senza parlare dei costi aggiuntivi che si scaricherebbero sulle famiglie. Per non considerare infine i problemi posti dai professori di ruolo, non licenziabili né destinabili ad altri insegnamenti. Caricare gli altri corsi di laurea di insegnamenti giuridici? Costringerli al pendolarismo su Trieste?
Proporre misure di unificazione nulla aggiungerebbe alle capacità competitive delle due Università rispetto a larghi spazi nazionali ed europei. Non è la sommatoria di strutture o di dimensioni ad aumentare la capacità competitiva, ma la spinta alla qualità dei servizi agli studenti e la creatività dei ricercatori.
MARZIO STRASSOLDO
già Rettore dell’Università del Friuli
Vi ricordate con quanta insistenza e testardaggine, l'ex-assessore regionale all'Università, Elessia Rosolen, ci ha tormentati sulla stampa regionale con la SUA ideona della Fondazione universitaria unica regionale? Ringraziando Iddio oggi è solo consigliere regionale...ma non per questo molla la presa! E Giovanni Collino milita nel suo stesso partito, Allenza Nazionale. Occhio a questi due! Sono una mina vagante per la nostra università!
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