sabato 16 ottobre 2010

Università, grido d’aiuto

L’appello di rettore e studenti dopo lo stop alla riforma: «Pronti a mobilitarci»
Il Gazzettino - Venerdì 15 Ottobre 2010,

«Il governo non ha una prioritaria e chiara individuazione delle risorse indispensabili per la sostenibilità, prima ancora che per il miglioramento del sistema universitario». È la denuncia che ieri è partita congiuntamente da rettore, Cristiana Compagno, prorettore, rappresentanti dei ricercatori e presidente del Consiglio degli studenti a fronte del rinvio della discussione alla Camera della riforma universitaria targata Gelmini. Uno slittamento, probabilmente di un mese, perché il disegno di legge non ha la copertura finanziaria. A pesare sul conto economico sarebbero le modifiche apportate per dare prospettiva ai ricercatori. Che a Udine sono 294 e svolgono un «ruolo insostituibile».

Una situazione preoccupante, per cui l'ateneo friulano «fa appello a tutte le forze parlamentari, agli attori politico-istituzionali locali e nazionali affinché l'università, la ricerca e l'alta formazione siano posti, una volta per tutte, come priorità dell'agenda politica». Dalle parole ai fatti, Udine «mobiliterà tutta la sua comunità universitaria, 20 mila persone, per far conoscere i gravi problemi di sostenibilità e di sviluppo dell'università italiana».

1 commento:

  1. Problemi di cui è responsabile anche ALLEANZA NAZIONALE, quale forza di Governo, e quindi anche dell'euro-parlamentare gemonese Giovanni Collino che, invece di spingere perchè il Governo Berlusconi finanzi adeguatamente il sistema universitario italiano, continua a proporre strampalatissime fusioni tra l'ateneo friulano e quello triestino, o a sponsorizzare l'uscita delle università di Udine e Trieste dal sistema nazionale universitario per poi essere finanziate direttamente dalla Regione. Signor Giovanni Collino, vada giù a Roma e tiri per la giacchetta il ministro Tremonti e la smetta con le "proposte cazzate"!

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