MESSAGGERO VENETO – Posta del Lettori – 4 ottobre 2010
FRIULI - Operazione di snaturalizzazione
Ci è capitato tra le mani il "Dizionario biografico dei giuliani, fiumani e dalmati" pubblicato nel 2009 a Gorizia dall'Anvgd (Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) e dalle Edizioni della Laguna. Scorrendolo abbiamo scoperto che tra le file dei "giuliani" sono stati arruolati anche friulani doc come Gian Giuseppe Bosizio (1660-1743), che tradusse l'"Eneide" di Virgilio in friulano; il popolarissimo Pietro Zorutti (1792-1867); il gradiscano Federico de Comelli (1826-1892), che per primo usò la denominazione "Friuli Orientale" per indicare il "Friuli Isontino" e, last but not least, il poeta Celso Macor di Romans d'Isonzo. E poi E. Bearzot, F. Capello, R. Carrara, P. Cocolin, R. Collini, H. Kitzmæller, G. Maghet, J. Mazzon, V. Peri, F. Spessot, M. Strassoldo, L. Tavano, D. Zoff eccetera, tutti inseriti e spudoratamente giulianizzati nell'opera in questione anche con la "benedizione" del professor Fulvio Salimbeni dell'Università di Udine.
Il colmo è che ai tempi di Bosizio e di Zorutti la parola "giuliano", come la si intende oggigiorno, neppure esisteva essendo stata inventata solo nel 1863 al seguito della Venezia Giulia. Evidentemente continua l'operazione di snaturalizzazione di tutto quanto rappresenta il Friuli: nel Friuli Isontino ormai non si può più essere friulani ma solo giuliani, nel restante Friuli solo friulo-giuliani. E fra non molto, di questo passo, scomparirà anche il primo termine di questo binomio.
Gianni Nazzi
Clape Culturâl Aquilee
Udine
FRIULI - Operazione di snaturalizzazione
Ci è capitato tra le mani il "Dizionario biografico dei giuliani, fiumani e dalmati" pubblicato nel 2009 a Gorizia dall'Anvgd (Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) e dalle Edizioni della Laguna. Scorrendolo abbiamo scoperto che tra le file dei "giuliani" sono stati arruolati anche friulani doc come Gian Giuseppe Bosizio (1660-1743), che tradusse l'"Eneide" di Virgilio in friulano; il popolarissimo Pietro Zorutti (1792-1867); il gradiscano Federico de Comelli (1826-1892), che per primo usò la denominazione "Friuli Orientale" per indicare il "Friuli Isontino" e, last but not least, il poeta Celso Macor di Romans d'Isonzo. E poi E. Bearzot, F. Capello, R. Carrara, P. Cocolin, R. Collini, H. Kitzmæller, G. Maghet, J. Mazzon, V. Peri, F. Spessot, M. Strassoldo, L. Tavano, D. Zoff eccetera, tutti inseriti e spudoratamente giulianizzati nell'opera in questione anche con la "benedizione" del professor Fulvio Salimbeni dell'Università di Udine.
Il colmo è che ai tempi di Bosizio e di Zorutti la parola "giuliano", come la si intende oggigiorno, neppure esisteva essendo stata inventata solo nel 1863 al seguito della Venezia Giulia. Evidentemente continua l'operazione di snaturalizzazione di tutto quanto rappresenta il Friuli: nel Friuli Isontino ormai non si può più essere friulani ma solo giuliani, nel restante Friuli solo friulo-giuliani. E fra non molto, di questo passo, scomparirà anche il primo termine di questo binomio.
Gianni Nazzi
Clape Culturâl Aquilee
Udine
O us segnâli che îr di sere (6 di Otubar 2010), al telegjornâl regjonâl des siet e mieze sore sere,.....la gjornaliste e à fat deventâ CAPRIVA DEL FRIULI....."CAPRIVA DESTRA ISONZO"!
RispondiEliminaMa nissun i aial mai dite che il non just al CAPRIVA DEL FRIULI? Ma ce si inventie!
Isal mai pussibil une robe compagne? I gjornaliscj de sede RAI di TS, cognossino dome i nons dai pais de Provincie di Triest?
La sere dal 7 di novembar i "julianizadôrs" de Rai-TS a àn gambiat lis gjeneralitâts ancje a Maria Bergamas, la femine di Gardiscje che e sielzè il cuarp dal soldât talian pal monument al "milite ignoto" di sepulî tal Altare della Patria di Rome. Par chei dal TGR la Bergamas a jere triestine.
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