Rubrica “Giornale aperto” : la letteraSabato, 31 luglio 2010
In questa nostra Regione strampalata e mal nata, mentre da un lato il governo regionale richiede a Roma sempre maggiori competenze e autonomie, contemporaneamente, sempre lo stesso governo regionale di Renzo Tondo, sta accentrando nelle sue mani ogni potere e competenza togliendoli alle istituzioni locali. Persino le quattro Camere di Commercio regionali sono state oggetto di interferenza politica regionale. E infatti puntualmente il presidente Renzo Tondo ha preteso di mettere il becco proponendone la fusione in una sola Camera di Commercio regionale. Ma come si permette di interferire e invadere spazi di istituzioni pubbliche su cui non ha alcuna competenza? E gli Enti fiera regionali? Ne basta uno solo ha deciso l'assessore Ciriani e ha posto sotto ricatto i tre Enti fieristici: «O fate come dico io o nemmeno un euro uscirà dalla cassa del mio assessorato!». E così ha pensato bene di «imporre» la fusione dell'Ente fiera di Udine-Gorizia con l'ente fiera di Pordenone e quello di Trieste. Peccato che l'Ente fiera di Trieste sia in liquidazione perché da tre anni di fila con il bilancio in rosso! Gli altri due Ente fiera (Udine-Gorizia e Pordenone) invece godono di buona salute per cui non si capisce perché non possano continuare ad operare in maniera autonoma sia pur coordinandosi tra di loro. O forse questa fusione è funzionale al salvataggio dell'Ente fiera di Trieste, ormai in liquidazione e con il Commissario come possiamo leggere anche nell'articolo dal titolo inequivocabile «Morta e sepolta la Fiera, ora il commissario» - II Piccolo di Trieste, edizione on-line, del 1 luglio 2010?
E l'Università del Friuli? Anche qui c'è un chiarissimo disegno politico da parte della Giunta regionale di Renzo Tondo, carnico di nascita ma triestinissimo di adozione, di cancellare una delle più grandi conquiste dei friulani: l'Università del Friuli.
Nell'estate 2008 c'è stato un primo forte tentativo di Tondo di imporre all'Università di Udine una Fondazione universitaria unica regionale. La reazione popolare fu forte e Tondo fu costretto a fare marcia indietro. Ma attendeva solo il momento buono per riprovarci nuovamente. E oggi Tondo di nuovo ci riprova utilizzando la strada della Commissione paritetica Stato-Regione Friuli-V.G. con l'appoggio politico dell'on.le Giovanni Collino. Incredibile la sua mancanza di etica e di rispetto della volontà popolare. I 125 mila friulani che firmarono anche sotto le tende del Friuli terremotato per richiedere una propria Università autonoma e al servizio del Friuli, per lui, e l'europarlamentare Giovanni Collino, non contano nulla, non hanno alcun peso!
In nessun'altra regione italiana è in atto oggi una pari operazione di centralizzazione regionale, uno scippo così evidente delle competenze degli altri enti locali regionali, una interferenza politica indebita in enti e istituti pubblici su cui la Regione non ha alcuna competenza. L'attuale Giunta regionale e Renzo Tondo si occupino piuttosto di quella autentica oscenità, oltre che fonte del primo e più spaventoso spreco di denaro pubblico che abbiamo oggi nella nostra regione: il Comparto Unico regionale dei dipendenti pubblici locali. Comparto istituito per porre fine alla centralizzazione regionale e per permettere il decentramento di competenze regionali agli enti locali, ma che non ha ancora visto ad oggi un solo dipendente regionale trasferito ai Comuni o alle Provincie. Uno spreco evidenziato da anni anche dalla Corte dei Conti. E parliamo di molte decine di milioni di euro all'anno. Ma Tondo, nel nome di un presunto risparmio, invece di guardare a casa propria (l'ente regione) preferisce mettere il naso in casa d'altri!
ROBERTA MICHIELI - Tavagnacco
Cheste letare e je stade publicade ancje sul "Messaggero Veneto" di Udin e il Gazzettino" simpri di Udin.
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