domenica 1 agosto 2010

Articolo di cui fa riferimento Bruno Colledani

Serracchiani (Pd):Minoranze ignorate dal centro-destra
Messaggero Veneto – domenica 25 luglio 2010
di Ilaria Gianfagna
Sulla tutela delle minoranze in Friuli Venezia Giulia vi è « l'assoluta violazione dei diritti, palesemente dimenticati» dal centrodestra: ha denunciato il segretario regionale ed europarlamentare Pd, Debora Serracchiani. Con il caso del consigliere di Spilimbergo che «non può parlare friulano nelle sedute in Comune» e quello della scuola bilingue di San Pietro al Natisone, di cui non si conoscono le sorti, a 50 giorni dall'inizio dell'anno scolastico, l'europarlamentare del Pd Debora Serracchiani solleva il caso minoranze linguistiche. «Denunciamo l'assoluta violazione e la non attuazione delle norme sul friulano e lo sloveno –spiega – e porteremo le due vicende al presidente della Repubblica se necessario». A Spilimbergo il problema risale a circa due anni fa. «Ho sempre parlato in friulano nei consigli per la legge 482/99 - spiega il consigliere Bruno Colledani – ma ora è stato approvato un regolamento ad hoc che ostacola i miei interventi, che non vengono verbalizzati». Secondo il consigliere «c'è un rifiuto dell'applicazione della normativa - aggiunge la Serrachiani - proprio da parte della Lega Nord, mentre la Regione ci sta prendendo in giro, visto che punta tutto sul plurilinguismo e la specialità per poi non rispettare le leggi»: Serracchiani si dichiara consapevole del fatto che non si tratta di una priorità. «È una battaglia di sensibilità e cultura politica - continua - si possono risolvere questi problemi senza spendere un euro, ma manca la volontà politica». Per quanto riguarda la scuola di San Pietro al Natisone, dove si parla anche Sloveno, il caso risale al 5 marzo quando i bambini sono stati dislocati in altre sedi. «Non c'è ancora una comunicazione ufficiale -aggiunge il coordinatore regionale degli sloveni nel Pd Andrea Gergolet - di che cosa accadrà».
Nonostante una visita alla scuola da parte della VI commissione regionale, secondo il consigliere Paolo Menis, non «è stato fatto niente». «Dagli 11 milioni previsti dalla legge 38/01 per le lingue minoritarie si è passati ai 3,2 milioni di euro quest'anno - spiega ancora Lorenzo Fabbro già presidente dell'Arlef - mentre al friulano è stato tagliato circa il 30 per cento il budget».



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