RIFORMA
ENTI LOCALI
SARDEGNA
E FRIULI-VG
A
CONFRONTO
Buona
lettura!
..........................
L.r.
Friuli – Vg 12 dicembre 2014 n. 26
Riordino
del sistema Regione-Autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia.
Ordinamento delle Unioni territoriali intercomunali e riallocazione
di funzioni amministrative.
Art.
1
(Oggetto
e finalità)
1.
La
Regione
autonoma Friuli Venezia Giulia,
ai sensi dell' articolo
4, primo comma, numero 1 bis), della legge costituzionale 31 gennaio
1963, n. 1 ( Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia
Giulia), con la presente legge e con provvedimenti a essa collegati
e successivi, anche di natura non legislativa, attua
il processo di riordino del proprio territorio mediante
l'individuazione delle dimensioni ottimali per l'esercizio di
funzioni amministrative degli enti locali, la definizione
dell'assetto delle forme associative tra i Comuni e la
riorganizzazione delle funzioni amministrative, finalizzati alla
valorizzazione di un sistema policentrico che favorisca la coesione
tra le istituzioni del sistema Regione-Autonomie locali,
l'uniformità, l'efficacia e il miglioramento dei servizi erogati ai
cittadini, nonché l'integrazione delle politiche sociali,
territoriali ed economiche.
omissis
(Piano
di riordino territoriale)
1.
Entro
quarantacinque giorni dall'entrata in vigore della presente legge,
la
Giunta regionale,
con deliberazione pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione,
adotta
la proposta del Piano di riordino territoriale per uno sviluppo
sociale ed economico sostenibile che include tutti i Comuni della
Regione e individua le dimensioni delle Unioni territoriali
intercomunali di cui all'articolo 5.
Omissis
.............
E
IN SARDEGNA?
Riordino del sistema delle
autonomie locali della Sardegna.
Art.
1
Oggetto
e finalità
1.
La presente legge disciplina l'ordinamento delle autonomie locali in
Sardegna in
attuazione dei principi dell'articolo 5 della
Costituzione e degli articoli 3, comma 1,
lettera b) e 44 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3
(Statuto speciale
per la Sardegna).
2.
L'ordinamento
e lo svolgimento delle funzioni delle autonomie locali in Sardegna,
nonché la loro articolazione territoriale,
sono oggetto della presente legge nel
rispetto dei principi di cui all'articolo 118,
comma 1, della Costituzione e della
Convenzione europea relativa alla Carta europea dell'autonomia locale
ratificata con legge 30 dicembre 1989, n.439
(Ratifica ed esecuzione della convenzione europea
relativa alla Carta europea dell'autonomia locale, firmata a Strasburgo
il 15 ottobre 1985), e dei principi di grande riforma economica e
sociale contenuti nella legislazione statale.
3.
I comuni, singoli o associati, e la città metropolitana sono i
soggetti deputati allo svolgimento delle funzioni amministrative
secondo i principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione.
La Regione
esercita le sue funzioni tramite
gli enti locali.
4.
La
Regione riconosce il diritto delle comunità locali all'autonomia,
all'autodeterminazione, all'associazionismo e alla partecipazione
democratica.
Omissis
Capo
I
Ambiti territoriali
Art. 4
Procedura di approvazione del Piano di riordino territoriale
1. Il Piano di riordino territoriale comprende tutti i comuni della Sardegna e circoscrive gli ambiti territoriali al fine di garantire e incrementare i livelli di efficienza e di efficacia nella gestione delle funzioni degli enti locali.
2. Il piano definisce gli ambiti territoriali delle unioni, delle reti urbane e di quelle metropolitane, tenendo conto della conformazione delle regioni storiche della Sardegna e salvaguardando, nel rispetto delle disposizioni della presente legge e della continuità territoriale dei comuni, le unioni già esistenti e in coerenza con quanto disposto dall'articolo 3, comma 3, lettera c). I distretti sanitari di cui alla legge regionale 28 luglio 2006, n. 10 (Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 26 gennaio 1995, n. 5), sono definiti in coerenza con uno o più ambiti territoriali ottimali e nel rispetto degli ambiti territoriali delle aziende sanitarie locali della Sardegna.
3. Per l'approvazione del piano:
a) entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge le città medie, d'intesa con i comuni interessati, propongono alla Regione la costituzione della rete urbana;
omissis
...........
COMMENTO
Chissà
se gli illustri consiglieri regionali e i membri della Giunta
regionale del Friuli-Vg hanno mai sentito parlare della
“Convenzione europea relativa alla Carta europea dell'autonomia
locale ratificata con legge 30 dicembre 1989, n.439”, Convenzione ben nota invece ai loro colleghi sardi che hanno perfino ritenuto di citarla nella loro legge di riforma degli enti locali considerata la sua grande rilevanza giuridica a livello europeo?
Ci permettete di avere moltissimi dubbi al riguardo? Anzi, maliziosamente, ci permettete di pensare, che è certo sia una Convenzione europea sconosciuta ai più ( o a tutti??) sia in Giunta che in Consiglio regionale?
Quello
che chiaramente risulta dal confronto tra le due leggi, è che:
in
Sardegna
il territorio è rispettato e sono i Comuni - per legge! - a proporre alla Regione soluzioni;
in Friuli – Vg "al contrario"
decide tutto la Giunta regionale che non ascolta nessuno e IMPONE
ai Comuni le sue decisioni senza alcun rispetto né del territorio né dell'art. 5 della
Costituzione italiana!
Perché poi sorprendersi se con il metodo politico oligarchico e autoritario "voglio, ordino, comando", una riforma poi si IMPANTANA al punto tale da dover ricorrere a incredibili ricatti finanziari nel tentativo di riuscire a mettere all'angolo il 40% dei Comuni regionali che non vogliono le UTI?
La
redazione del Blog
Alla base della legge di riforma della Sardegna c'è il principio dell'autonomia dei Comuni e del loro diritto alla AUTODETERMINAZIONE.
RispondiEliminaE qui da noi nella regione Friuli-VG?
Lassìn pierdi che al è miôr....
Lasciamo perdere che è meglio....
Confrontando le due riforme e conseguentemente apprezzando la grande competenza giuridica, costituzionale e legislativa di chi ha predisposto il testo della riforma degli enti locali della regione Sardegna, oltre ad un concetto di politica intesa come confronto e non imposizione, non possiamo che scuotere la testa e chiederci: MA IN FRIULI CHI ABBIAMO ELETTO IN CONSIGLIO REGIONALE (e anche a Roma in PARLAMENTO!)? DEGLI INCAPACI? DEGLI INCOMPETENTI?
RispondiEliminaFossero solo incapaci e incompetenti...
Il problema più grosso è che si credono pure degli "illuminati da Dio", senza l'umiltà di informarsi quando non conoscono una materia...
Gli strafalcioni che ci tocca leggere sulla stampa quando vengono intervistati...
Comunicati Agenzia Consiglio Notizie
RispondiEliminaLN: Zilli, sulle riforme la Serracchiani gioca col FVG
5 Marzo 2016, ore 18:18
(ACON) Trieste, 5 mar - COM/AB - "La presidente Serracchiani la smetta di giocare a fare la prima della classe sulla pelle dei cittadini".
A dirlo è stata Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega Nord, intervenendo all'incontro organizzato dalla Lega Nord a Fauglis di Gonars in cui si è parlato di riforma degli enti locali, mettendo a confronto l'esperienza del FVG con quanto accaduto in Emilia Romagna. "Una legge che penalizza e svuota i Comuni, fatta velocemente senza ascoltare critiche e suggerimenti e soprattutto senza far esprimere i veri protagonisti della riforma, i territori - ha sottolineato la consigliera Zilli - una legge contro la quale ci siamo battuti in Consiglio regionale. Un legge modificata già nove volte che attraverso un ricatto costringe i Comuni, contro la loro volontà, ad aderire alle Uti".
"Unioni che, come hanno segnalato i molti sindaci che hanno fatto ricorso al Tar, li esautora in virtù della loro natura giuridica. Non dimentichiamoci poi l'introduzione del potere sostitutivo da parte della Regione, ora congelato ma che rappresenta, insieme al ricatto del fondo di perequazione, una delle principali ragioni che ci portano a dire che la legge così com'è va abrogata".
"Non è possibile che la presidente Serracchiani utilizzi il Friuli Venezia Giulia a suo piacimento, come cavia per sperimentare quello che verrà anche a livello nazionale, solo per dire a Roma che lei le riforme le ha fatte. Lei dice che dovrei vergognarmi? - chiosa Zilli - vedremo cosa decideranno i cittadini al prossimo appuntamento elettorale".
http://www.consiglio.regione.fvg.it/pagine/comunicazione/comunicatistampa.asp?comunicatoStampaId=423426
Questo è ciò che sta succedendo nella regione Friuli - Vg. Fatti di una gravità unica perché violentano la democrazia e il rispetto della Costituzione italiana, oltre che creare un baratro tra i cittadini e la Giunta regionale.
RispondiElimina.................
Dal settimanale on-line GNOVIS nr. 8/2016 della associazione “Identità ed Innovazione”.
"Tagliati i fondi ai comuni che si oppongono alla legge sulle Uti
La Giunta Serracchiani va dimostrando tutta la sua arroganza e la mancanza di considerazione per i cittadini della Regione, assumendo un provvedimento di estrema gravità. Non considerando che i cittadini sono tutti uguali e che i cittadini di certi comuni non possono essere puniti perché i loro amministratori hanno assunto una posizione negativa rispetto a quanto viene prevista dalla legge che prevede la abolizione delle province e la costituzione delle Unioni Territoriali Intercomunali che espropriano i comuni di numerosi funzioni e divide il Friuli in 17 micro province, indebolendolo gravemente.
Il fatto è che i cittadini non possono essere colpiti per gli atteggiamenti e per le scelte dei loro amministratori.
Invece la Giunta di centro sinistra ha deciso di apportare pesanti tagli ai trasferimenti rivolti ai comuni che hanno depositato un ricorso al Tar contro la Legge regionale 26/2014 o che comunque hanno creato ostacoli alla costituzione delle Uti. A ben 81 comuni sono stati tagliati complessivamente 77 milioni di euro, una vera e propria ritorsione a spese di comuni non allineati alle decisioni della Giunta. Si tratta di una brutta vicenda nel quadro dei rapporti tra i comuni della Regione e il Presidente della Giunta Debora Serracchiani e l’Assessore agli enti locali Paolo Panontin."
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Dal POST: http://comitat-friul.blogspot.it/2016/02/unita-territoriali-intercomunali-uti.html
RispondiEliminaDOMANDA:
E' QUESTO IL NUOVO "ART. 1" DELLA COSTITUZIONE ITALIANA, PER LA GIUNTA REGIONALE DEL FRIULI-VG?
ART. 1
L’Italia è una Repubblica oligarchica, fondata sui partiti politici governativi.
La sovranità appartiene ai partiti politici governativi.
E' abrogato l'art. 5 della Costituzione italiana, Principi fondamentali.
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RISPOSTA: Leggere l'articolo 1 e l'art. 4 della legge regionale 16/2014 del FR-vg, riforma enti locali, per avere la risposta...
LA REGIONE FRIULI-VG, NON HA POTERE ASSOLUTO IN MATERIA DI ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI! MA E' UN POTERE CON MOLTI VINCOLI E CONDIZIONAMENTI COSTITUZIONALI!
RispondiEliminaLA LEGGE REGIONALE 26/2014 RISPETTA L'ART. 4 DELLO STATUTO DI AUTONOMIA E L'ART. 2 DEL “Decreto Legislativo 2 gennaio 1997, n. 9” IN CUI VIENE PRECISATO CHE LA REGIONE “fissa i principi dell'ordinamento locale e ne determina le funzioni, per favorire la piena realizzazione dell'autonomia degli enti locali.”?
IN PARTICOLARE CON LA L.R. 26/2014 SI “FAVORISCE LA PIENA REALIZZAZIONE DELL'AUTONOMIA DEGLI ENTI LOCALI” COME PREVISTO DAL DECRETO LEGISLATIVO 2 GENNAIO 1997. N. 9?
http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/97009dl.htm
http://www.consiglio.regione.fvg.it/Consreg/frame/documenti/statutoGiugno2003.pdf
Così recita l'art. 4 dello statuto di autonomia speciale della regione Friuli-vg:
TITOLO II
Potestà della Regione
Capo I - Potestà legislativa
Art. 4
In armonia con la Costituzione, con i principi generali dell’ordinamento giuridico della Repubblica (1), con le norme fondamentali delle riforme economico sociali e con gli obblighi internazionali dello Stato, nonché nel rispetto degli interessi nazionali e di quelli delle altre Regioni, la Regione ha potestà legislativa nelle seguenti materie:
1) ordinamento degli Uffici e degli Enti dipendenti dalla Regione e stato giuridico
ed economico del personale ad essi addetto;
1-bis) ordinamento degli enti locali e delle relative circoscrizioni (2);
omissis
............
E COSI' RECITA IL DECRETO LEGISLATIVO 2 GENNAIO 1997. N. 9 CON CUI LA REGIONE HA ACQUISTITO PODESTA' LEGISLATIVA SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI – IN ARMONIA CON LA COSTITUZIONE E CON I PRINCIPI GENERALI DELL'ORDINAMENTO GIURIDICO DELLA REPUBBLICA.
Decreto Legislativo 2 gennaio 1997, n. 9
"Norme di attuazione dello statuto speciale per la regione Friuli-Venezia Giulia in materia di ordinamento degli enti locali e delle relative circoscrizioni"
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29 gennaio 1997
omissis
Art. 2.
Ordinamento degli enti locali
1. La regione, nel rispetto degli articoli 5 e 128 della Costituzione, nonche' dell'articolo 4 dello statuto di autonomia, fissa i principi dell'ordinamento locale e ne determina le funzioni, per favorire la piena realizzazione dell'autonomia degli enti locali.
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LE UTI? "IL TRIONFO DELLA BUROCRAZIA"
RispondiEliminaUna intervista all'economista Fulvio Mattioni pubblicata sul settimanale
IL FRIULI
Venerdì 18 dicembre 2015
La riforma delle Uti? "Da cambiare a stretto giro di posta, anche se uscisse indenne dai ricorsi al Tar”. E' impietosa l'analisi dell'economista Fulvio Mattioni sulla rivisitazione degli enti locali (...)
(…) Insomma, questa riforma, che andrebbe cambiata ancora prima di vedere la luce, è fatta per i burocrati e non per i cittadini e le imprese. E che questo sia un 'flop' della politica lo dimostra anche il fatto che a decidere di quello che accadrà in futuro sarà il tribunale, al quale tanti primi cittadini hanno fatto ricorso, e non i nostri rappresentanti”.
Dal sito internet della CISL-Udine
http://www.cisludine.it/Archivio-Articoli/Le-Uti-Trionfo-della-burocrazia-Venerdi-18-Dicembre-2015