Bandiera di guerra dello
Stato Patriarchino friulano
CITTA'
METROPOLITANA
DI
TRIESTE?
VONDE
MONADIS!!!
.........
Dal
quotidiano Il Messaggero Veneto (UD)
del
3 marzo 2016
Russo:
"Voglio la città metropolitana, significa
maggiori
risorse da distribuire su tutto il Fvg"
.............
Commento
Per
l'iper campanilismo triestino evidentemente o non esiste il limite
del ridicolo o considera tutti i cittadini regionali che vivono
oltre Barcola (Ts), degli emeriti “DEFICENTI”!!
La
città metropolitana triestina in una situazione amministrativa
regionale in cui non esistono più le province ed è stata approvata
una legge di riforma regionale degli enti locali (legge 26/2014) che
definirla “orrida e incostituzionale” è essere buoni, darebbe a
Trieste dei privilegi incredibili rispetto al resto della regione.
Privilegi
che saranno solo ed esclusivamente triestini. Ricordiamo che Trieste
conserva il ruolo istituzionale di capoluogo della regione, il che
significa tanti, tantissimi posti di lavoro pubblici in un momento di
grave crisi occupazionale.
E
Francesco Russo lo sa benissimo tutto ciò ma è talmente SPUDORATO da
“sparare” “FESSERIE
INCREDIBILI”
dando indirettamente del “CRETINO”
a chi legge le sue esternazioni...
La
città metropolitana è un ente locale riconosciuto dalla
Costituzione italiana e che gode di ampia autonomia costituzionale; le
UTI, al contrario, non sono enti locali (sentenza della Corte costituzionale) ma una “catastrofe” che svuota totalmente i Comuni facendoli diventare
delle “marionette”
nelle mani della Giunta regionale di turno in totale violazione
dell'art. 5 della Costituzione italiana (principio autonomistico).
Degni
di un regime dittatoriale sono i continui ricatti dell'assessore
Panontin (e della Giunta Serracchiani!!) al 40% dei comuni regionali contrari alle UTI.
Ricordiamo
infine che Trieste con i suoi 200 mila abitanti è meno di un
quartiere di Milano e che i Comuni che confinano con Trieste e fanno parte della provincia triestina, risulta si siano già dichiarati CONTRARI alla città metropolitana.
E
non si sognino i triestini di all'allargarsi sul Friuli goriziano....
E' vero che nel 2016 si vota per eleggere il sindaco di Trieste, ma forse sarebbe il caso che i vari candidati evitassero sparate che superano abbondantemente il limite del ridicolo....
COSTITUZIONE
ITALIANA
PRINCIPI
FONDAMENTALI
ART.
1.
L’Italia
è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La
sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e
nei limiti della Costituzione.
ART.
5.
La
Repubblica,
una e indivisibile, riconosce
e promuove le autonomie locali;
attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio
decentramento amministrativo; adegua
i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze
dell’autonomia e del decentramento.
TITOLO
V
LE
REGIONI, LE PROVINCIE, I COMUNI
ART.
114.
La
Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città
metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.
I
Comuni, le Province, le Città
metropolitane e le Regioni sono
enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i
princìpi fissati dalla Costituzione.
Roma
è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il
suo ordinamento.
...............
PUO'
BASTARE?
LA
REDAZIONE DEL BLOG
Domanda:
RispondiEliminaXe mai stada istituida la Provincia italiana de Trieste secondo quanto previsto dall’art. 133 Cost.?
Risposta:
NO.
In un appunto del Gabinetto del Ministro dell’interno datà 25 giugno 2014, in replica all’interrogazion parlamentare con obbligo de risposta scritta 4/04908 del 20 maggio 2014 dell’On. Aris Prodani, se leggi che la “Provincia italiana de Trieste” xe stada SOSTANZIALMENTE istituida con el Decreto del Commissario del Governo italiano nel Territorio de Trieste 24 marzo 1956 n. 81, che però tratta de “norme per l’elezione dei Consigli provinciali”.
Domanda:
El Decreto del Commissario del Governo italiano nel territorio di Trieste 24 marzo 1956 n. 81 xe una Legge della Repubblica italiana?
Risposta:
FORMALMENTE E SOSTANZIALMENTE NO.
Xe un Decreto commissariale per l’estension della Legge 8 marzo 1951 n. 122 “Norme per la elezione dei Consigli provinciali. (GU n.60 del 13-3-1951)” al Territorio de Trieste sotto la responsabilità del Governo italian per l’amministrazione civile dell’allora zona A del Territorio Libero de Trieste.
Domanda:
se pol esser oltre modo sicuri che la “Provincia italiana de Trieste” non sia stada formalmente istituita?
Risposta:
SI’.
Consultando el Statuto della Region autonoma Friuli - Venezia Giulia che xe anche Legge Costituzional , precisamente la Legge 31 gennaio 1963 n. 1, all’art. 2 xe scritto:
“La Regione comprende i territori delle attuali province di Gorizia e di Udine e dei comuni di Trieste, DuinoAurisina, Monrupino, Muggia, San Dorlìgo della Valle e Sgònico.*”
*La Provincia de Pordenon xe stata istituita con Legge 1 marzo 1968, n. 171
(istituida appunto con Legge della Repubblica come previsto dall’articolo 133 della Costituzion italiana).
L’art. 114 Cost. recita:
La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane (dal 2001), dalle Regioni e dallo Stato. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione. Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento.
Domanda:
Se la Provincia xe uno dei enti costitutivi della Repubblica italiana secondo l’art. 114 Cost., se manca formalmente sto ente qua de noi, el Territorio de Trieste xe parte della Repubblica italiana?
Risposta:
NO.
La mancanza della necessaria Legge della Repubblica italiana, istitutiva della “Provincia italiana de Trieste” secondo quel che xe scritto nell’art. 133 Cost., ghe dimostra, anche a chi gira con l’aquilon e scolta le monade che conta i politicanti sedicenti triestini, la mancanza de sovranità della Repubblica italiana sul Territorio Libero de Trieste, confermando la sola responsabilità del Governo italian per l’amministrazion civile del nostro territorio.
Altro che città metropolitana.
Informeve ben e controllè anche voi cari cugini furlani, che ve convien anche a voi.
Viva
Trieste è già riuscita ad allargare il suo collegio elettorale inglobando una buona parte del territorio friulano e ciò in barba all'art. 6 della Costituzione italiana e al rispetto della minoranza linguistica friulanofona (solo 600 mila cittadini della regione Friuli -vg...)
RispondiEliminaDa il quotidiano MV – 3 marzo 2016
RispondiEliminahttp://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/03/03/news/quanto-rischia-il-friuli-nella-sfida-di-trieste-1.13058721
Cosolini: "Basta con la regione divisa, il ruolo di Trieste e del porto valore aggiunto per tutti"
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COMMENTO:
Ancora con questa incredibile “FESSERIA”? VONDE NO?
Trieste non è un valore aggiunto per il Friuli ma solo una PALLA AL PIEDE allo sviluppo economico e culturale del Friuli stesso...
E' troppo ricordare che Trieste si è portata a casa qualcosa come il 27% dei fondi totali destinati alla ricostruzione del Friuli terremotato? E senza aver avuto nemmeno un lampadario rotto...
E' troppo ricordare che Trieste ha ostacolato - e lo fa ancora oggi! - l'istituzione dell'Università friulana?
E' troppo ricordare che i maggiori teatri triestini vedono i loro debiti sempre ripianati dalla regione, nel mentre agli altri teatri regionali "E' PROIBITO" fare produzione?
E moltissimo ci sarebbe ancora da aggiungere...
Per favore, Sindaco Cosolini, eviti questo tipo di affermazioni che fanno, è giustamente, mandare in bestia tutti gli abitanti delle provincie di Pordenone, Udine e Gorizia.....
Ma anche Lei, come Russo, pensa che tutti coloro che abitano oltre Barcola (Ts) siano degli emeriti cretini?
Turismo, Russo (Pd): «Spiaggia di sabbia a Barcola», la riviera come Copacabana
RispondiElimina(...) Proprio per questo ho fatto mio uno dei grandi sogni dei cittadini triestini: la spiaggia di sabbia a Barcola. Pensate cosa significherebbe per il turismo triestino. Ma anche per tutti quei cittadini che ogni estate non possono permettersi di fare le vacanze “fuori porta”.
Qualcuno dirà che “no se pol” ma invece “se pol” eccome: costa 25 milioni di euro e lo certifica un progetto fatto ormai qualche anno fa da architetti e ricercatori universitari. E all’interno di un progetto di riqualificazione di Porto vecchio che va dai 3 ai 5 miliardi di euro non è una cifra difficile da chiedere a chi vorrà investire in quell’area. Perché sia chiara una cosa: questo è un progetto da finanziare con soldi privati. Quelli pubblici non ci sono più. Da un pezzo."
Firmato: Francesco Russo
dal sito internet triestino:
http://www.triesteprima.it/politica/elezioni/comunali-2016/russo-barcola-riviera-copacabana-4-marzo-2016.html.
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COMMENTO
Ridi par no vaî!!! Lâ a Lignan cul Bus, no, vere? Ma par plasê....
Francesco Russo? Uno dei tanti nominati dal PD e posto nella scheda elettorale in posizione utile per essere "sicuramente" eletto in Parlamento?
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