Assessore regionale
TORRENTI,
NON ESISTE
SOLO TRIESTE !
di Cristian Rigo
UDINE. La scure della Finanziaria regionale si abbatte anche sul Palio studentesco che dopo 42 anni di storia rischia di saltare, cancellato da un colpo di spugna e senza alcun preavviso dai tagli cui è stato “obbligato” l’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti. Il Teatro club di Udine è infatti scomparso improvvisamente dall’elenco delle associazioni che beneficiano di un contributo regionale. Da 45 mila euro a zero. Arrivederci e grazie. (…)
Eppure, come già accaduto ad altre realtà del territorio (l’Associazione teatrale friulana rischia la chiusura perché si è vista negare i 40 mila euro che riceveva in passato dalla Regione e anche il centro culturale Il Villaggio se l’è presa con l’assessore Torrenti per i tagli) il Teatro club si ritrova senza alcun sostegno e rischia di morire. (…)
5 gennaio 2014
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Ma se parliamo
del Teatro lirico Verdi
di Trieste,
ALLORA LA MUSICA CAMBIA !
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Ma l'assessore regionale Torrenti lo sa che anche in Friuli si produce cultura di serie "A" ? O pensa che il "mondo culturale" si fermi a Barcola?
RispondiElimina"Addio al palio studentesco: azzerati i fondi regionali
RispondiEliminaIl contributo al Teatro club di Udine è passato da 45 mila euro a zero. Dopo 42 anni di storia l’evento che coinvolge circa 700 studenti non si farà"
POI CI SARANNO I BANDI REGIONALI, CHISSA' QUANDO E COME....
V e r g o g n a !
Indovina, indovinello...
RispondiEliminaQuante volte sta 40 mila euro in 14 MILIONI di euro?
Quante volte sta 40 mila euro in 2,9 MILIONI di euro ?
Quante realtà culturali friulane si sono sacrificate per salvare il fallimentare teatro lirico Verdi di Trieste?
La risposta va chiesta all'assessore regionale "triestino" alla cultura Gianni Torrenti !
I TANTI TEATRI DI TRIESTE, TUTTI STRA-FINANZIATI DALLA REGIONE
RispondiEliminaDal Blog del Direttore del quotidiano Il Messaggero Veneto
http://monestier-udine.blogautore.repubblica.it/2013/12/14/i-conti-la-cultura-i-14-milioni/
Oreste scrive:
20 dicembre 2013 alle 15:08
Dal libro Mandi Trieste di Roberto Meroi (Editoriale Programma, 2013) pag. 142-143:
“Ci fosse solo il “Verdi” di teatro da finanziare. A Trieste invece operano anche diversi altri teatri. Il più importante di questi è il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia (soci di riferimento: Comune di Trieste, Camera di Commercio di Trieste, UniCredit e tre Province), che in realtà è il Politeama Rossetti, la più grande sala triestina (1.500 posti, in via XX Settembre). Un altro teatro di Trieste. Un altro teatro di Trieste con i conti in rosso. L’annuale contributo statale del Fondo unico per lo spettacolo e il milioncino (nel 2009 era di 1.200.000 euro) costantemente percepito dalla Regione non bastano. Il deficit del “Rossetti” è salito dai 217 mila euro del 2010 ai 300 mila euro del bilancio 2011.
Che fare? Una persona di buon senso raccomanderebbe di ridurre le spese e magari di togliere qualcosina dal cartellone degli spettacoli in programmazione.
Ma qui siamo a Trieste. C’è deficit, c’è crisi in Italia e in Europa? Non importa nulla: il “Rossetti” (da fine novembre 2012 affidato alla direzione del rettore dell’Università di Trieste Francesco Peroni, con a fianco il vice Paris Lippi) presenta un cartellone 2012-13 che, invece di diminuire qualcosina, addirittura aumenta l’offerta di spettacoli di prosa, di danza, di musical, per un totale di una sessantina di rappresentazioni una dietro l’altra: un’enormità! “Il Rossetti è un teatro di altissimo rango nel panorama nazionale”: così veniva elogiato dall’assessore regionale al Bilancio, la triestina Sandra Savino.
E allora: come dire di no alle richieste di 600 mila euro di ulteriore contributo regionale per sanare i vecchi debiti di un’eccellenza simile?
C’è poi lo Slovensko Stalno Gledalisce/Teatro Stabile Sloveno (via Petronio), che è l’unico teatro stabile pubblico in Italia di lingua non italiana. Dal 1964 ha sede presso il Kulturni dom, con una dotazione di 543 posti a sedere: nell’ultima Finanziaria regionale ha ricevuto 467 mila euro.
Finanziamenti a gogò da parte della Regione anche per il Teatro Miela Reina di piazza Luigi Amedeo duca degli Abruzzi: 900 mila euro nel 2012 e per il Teatro Stabile Orazio Bobbio (ex La Contrada, via del Ghirlandaio, 743 posti), 690 mila euro di contributi regionali nel 2012, più 475 mila di fondi statali.
E non è finita, perché poi a Trieste c’è ancora: il Teatro dei Fabbri (via dei Fabbri), il Teatro La Barcaccia (via dell’Istria), il Teatro Franco e Franca Basaglia (San Giovanni, via S. Cisilino), il Teatro Silvio Pellico (Via Ananian).
E non è finita. No, perché a Trieste c’è ancora una marea di compagnie teatrali (Amici di San Giovanni, Art&Zan, ex allievi del Toti, Fariteatro, Il gabbiano, Proposte teatrali del Cral Poste, Quei de Scala Santa, Marionette & Co.) e associazioni culturali che aspettano che la Regione distribuisca loro contributi a piene mani: dalla Società dei concerti all’Orchestra da camera “Ferruccio Busoni”, dall’Associazione Chamber music al Centro letterario al Circolo della cultura e delle arti.”
UNA DOMANDA ALL'ASSESSORE REGIONALE TORRENTI:
RispondiEliminaC'è qualche realtà teatrale triestina a cui è stato azzerato il finanziamento nella finanziaria regionale 2014, o questo privilegio è stato riservato solo alle realtà culturali "non triestine"?