giovedì 19 dicembre 2013

MINORANZE LINGUISTICHE - A IMBRATTARE TABELLE SI RISCHIA IL CARCERE


MINORANZE LINGUISTICHE

A imbrattare tabelle
si rischia il carcere

Il Tribunale di Trieste ha prefigurato il reato di «intolleranza etnica»

Avvertimento importante per coloro che hanno il brutto vezzo di imbrattare o danneggiare i cartelli stradali bilingui: rischiate il carcere.

Nel procedimento, in corso al Tribunale di Trieste, contro due persone accusate di aver coperto con della vernice le scritte in sloveno sulle tabelle di San Giovanni in Tuba/OEtivan, il pubblico ministero Antonio Miggiani ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari Marco Casasvecchia di aggiungere al reato di danneggiamento della pubblica proprietà quello ben più grave di intolleranza etnica.

La pena va dai 9 mesi ai 4 anni e mezzo di reclusione. È proprio la legge statale di tutela della minoranza slovena, la 38 del 2001, a stabilire che la convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale (legge 645/75) e il decreto in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa (legge 205/93) «si applicano anche ai fini di prevenzione e di repressione dei fenomeni di intolleranza e di violenza nei confronti degli appartenenti alle minoranze linguistiche» (art. 23).

È la prima volta che quell’articolo viene applicato.

Di conseguenza, oltre al Comune di Duino Aurisina proprietario dei cartelli stradali danneggiati, al processo sono stati ammessi quali parti danneggiate, anche il cicolo sloveno «Timava» e le due organizzazioni più rappresentative della minoranza slovena, lo Sso e la Skgz.

Anche nella Slavia i cartelli bilingui sono stati più volte imbratti. La vicenda più recente è quella della tabella sulla statale all’ingresso di S. Pietro, ripulita da volontari marzo, dopo che la scritta in sloveno era rimasta coperta per qualche anno, ma risporcata dopo poche settimane. L’autore o gli autori del reato non sono stati mai scoperti.

Di certo dopo le decisioni del Tribunale di Trieste dormono sonni meno tranquilli.
M. Z.
(Dom, 15. 10. 2013)
Da SLOVIT 
Anno XV n° 10 del 31 ottobre 2013
http://www.dom.it/wp-content/uploads/slovit-10-2013.pdf
................

Legge 38/2001
Art. 23.
(Integrazioni alla legge 15 dicembre 1999,
n. 482, in materia di tutela penale delle
minoranze linguistiche)

1. Dopo l'articolo 18 della legge 15 dicembre 1999, n. 482, è inserito il seguente:
«Art. 18-bis. - 1. Le disposizioni di cui all'articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, e successive modificazioni, ed al decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205, si applicano anche ai fini di prevenzione e di repressione dei fenomeni di intolleranza e di violenza nei confronti degli appartenenti alle minoranze linguistiche».
 

1 commento:

  1. Le minoranze linguistiche tutelate penalmente dall'art. 23 della L. 38/2001, sono tutte le 12 minoranze linguistiche elencate nella L. 482/99 art 2, senza alcuna differenza tra slovenofoni, friulanofoni e germanofoni che vivono nella regione Friuli - Venezia Giulia.

    Quindi quanto vale per i cartelli bilingui italiano/sloveno, vale anche per i cartelli bilingui italiano/friulano.

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