martedì 17 dicembre 2013

FINANZIARIA REGIONALE 2014 - REGALATI 14 MILIONI DI EURO AL TEATRO LIRICO DI TRIESTE - VERGOGNA ! !



GIUNTA REGIONALE
SERRACCHIANI

UNICA PRIORITA’
SALVARE DAL FALLIMENTO
IL TEATRO LIRICO VERDI
DI TRIESTE ?

V E R GO G N A !

 

“ Senza l’imbarazzo di alcuno e nella comprensibile gioia di molti il Consiglio regionale ha cancellato un debito di 14 milioni di euro che il teatro Verdi di Trieste avrebbe dovuto restituire in rate annue di un milione ciascuna. Quattordici milioni quattordici. (…)”

15 dicembre 2013

Ma quale la realtà del teatro lirico Verdi di Trieste, salvato dal fallimento con i soldi di tutti i corregionali?

(…) Senza nulla togliere al quinto posto del Verdi, LA SITUAZIONE CAMBIA PARECCHIO SE SI ANALIZZANO LE ALZATE DI SIPARIO: 161 quelle di Trieste con 13 opere contro le 283 del Regio Torino (con 11 opere) e le 183 di Bologna (con 8 opere). NOTTE FONDA INSOMMA.

NON VA MEGLIO CON IL PUBBLICO PAGANTE: 70.553 presenze nel 2012, la metà di Torino, Napoli e Venezia. Il Verdi è superato persino da Cagliari (79.213), Genova (93.741) e Palermo (90.063).

TRIESTE, DEL RESTO, RISULTA (dati 2012) TRA I TEATRI PIU’ COSTOSI NEL RAPPORTO TRA ALZATE DI SIPARIO E COSTO DEL LAVORO: 117mila euro contro i 39mila della Fenice che è la più economica. Il Verdi è anche il teatro che vanta tra i più bassi contributi dei privati: 600mila euro conto gli oltre 3 milioni di Venezia e Torino. (…)

18 maggio 2013
-----------

A CHI E’ STATO TOLTO
PER REGALARE 14 MILIONI
AL LIRICO DI TRIESTE ?


Briciole al Fondo montagna:
da 6,5 milioni a 840 mila euro

I sindaci già in rivolta: da riserva indiana diventeremo area desertica
di  Alessandro Cesare

TOLMEZZO. La Regione chiude i rubinetti e la montagna resta a secco. Con l’approvazione della Finanziaria, i fondi per le “terre alte” del Fvg calano bruscamente, passando dai 6,3 milioni del 2013 agli 840 mila del 2014. Una decisione a cui non ha potuto opporsi nemmeno il consigliere regionale del Pd Enzo Marsilio, e che fa infuriare i sindaci dell’Alto Friuli. Anche perché i fondi tagliati sono quelli destinati a Comuni e Comunità montane per investimenti (per progetti di sviluppo o per il sostegno ai piccoli esercizi commerciali). (…)

………………..

Tutela lingua friulana
(…) Che sia in virtù di tale sensibilità che lo stanziamento per l’insegnamento della lingua friulana è passato dai 950.000 euro della giunta Tondo ai 450 della giunta Serracchiani?(…)
……………….

SCUOLE PUBBLICHE
A GESTIONE PRIVATA  (SCUOLE PARITARIE)
Azzerati i fondi
nella legge Finanziaria regionale 2014
MENO 800 MILA EURO !

12.12.2013 Nelle votazioni per la legge Finanziaria 2014 in corso oggi in Consiglio regionale, all'articolo 7, il consigliere Giovanni Barillari (Gruppo Misto) ha presentato un emendamento per ripristinare i fondi, pari a 800 mila euro, a favore delle scuole paritarie. La maggioranza lo ha respinto nonostante le numerose proteste e prese di posizione di molte famiglie del Friuli-V.G. (…)
«È bene ricordare - aggiunge Barillari - che la legge 62/2000 prevede che la scuola paritaria svolga un servizio pubblico nell'interesse del bene comune al pari delle scuole statali, (…) ».
Costituzione italiana
Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

…………..



Musicisti di Udine senza contratto.
«Ma al Verdi 14 milioni»

La rabbia dei 40 componenti dell’Orchestra sinfonica: solo promesse disattese «Dopo 13 anni siamo ancora dipendenti precari delle associazioni»


…………………

Ospedale di Cividale, 
tagli per tre milioni

L'ipotesi nella bozza del piano regionale di riorganizzazione, l’allarme del sindaco Balloch
CIVIDALE. Déjà vu, certo. Ma non solo: allo spauracchio pronto soccorso - che per l'ennesima volta corre il rischio di una drastica compressione di funzionalità: da 24 ore a 12, solo in fascia diurna - si accostano, adesso, anche le ipotesi di trasferimento dell'intera day surgery a Udine, di chiusura del reparto di degenza per acuti e di revisione della rete di assistenza d'area vasta. Il tutto per consentire un risparmio di 3 milioni di euro rispetto alla situazione in essere.


……………..

PUO’ BASTARE ?

7 commenti:

  1. Si salva il Verdi di Trieste, ma si affossa la “Fondazione musicale Città di Gorizia” ?.

    DUE PESI E DUE MISURE?

    La Regione è un bancomat solo per il teatro lirico Verdi di Trieste?

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/11/21/news/chiude-la-fondazione-musicale-1.8148762

    TITOLO: Chiude la Fondazione musicale

    Sotto Titolo - Saranno attivate le procedure di fallimento. L’assessore Torrenti: «La Regione ha già dato, ora basta»

    La Fondazione musicale Città di Gorizia cessa di esistere. Nei prossimi giorni il cda attiverà le procedure del fallimento portando i libri contabili in tribunale o pilotando l’iter come previsto dalla legge per le fondazioni.(…)

    A staccare la spina alla moribonda Fondazione è stato l’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, che nelle prossime ore comunicherà formalmente al cda e al Comune di Gorizia quanto anticipa a Il Piccolo: «Il salvataggio non è possibile. Non ci sono le condizioni finanziarie. Non è più possibile destinare risorse pubbliche ingenti a un organismo che ha dimostrato gravi incapacità amministrative. Nel 2004 la Regione aveva destinato un contributo straordinario di 450mila euro affinché la Fondazione rimettesse i conti a posto. Invece quei soldi sono stati sprecati con il risultato che si sono accumulati altri debiti per arrivare ai 570mila euro attuali. I cda della Fondazione che si sono succeduti nel tempo, escluso l’attuale, non sono stati capaci di predisporre un serio piano di rientro né di un progetto di rilancio della scuola. NON SONO PIU’ I TEMPI IN CUI LA REGIONE ERA UN BANCOMAT.(…)

    La Fondazione si è autoaffondata nel tempo pensando che il sostegno pubblico fosse un atto dovuto.

    Toccherà ora al cda dirimere le vertenze con la decina di dipendenti a tempo indeterminato e a interrompere le lezioni, alla luce del fatto che ogni giorno che passa non fa che aumentare il debito.
    -------------------------


    RispondiElimina
  2. "(…)

    Il dono al Verdi

    Sarà un Natale d’oro. Almeno per la Fondazione teatro lirico Verdi di Trieste. Gli effetti natalizi dureranno almeno 14 anni, 14 come le rate da un milione l’anno che l’istituzione teatrale dovrebbe rendere alla Regione e che invece vengono abbuonate.

    L’assessore alla Cultura Gianni Torrenti parla della «fine di un’ipocrisia», forse perché la Fondazione è la Regione visto che ne è socio fondatore. «È salvo il Verdi con 270 dipendenti – aggiunge Torrenti –, è salva la Regione e adesso la Fondazione può davvero risanare il proprio debito patrimoniale».

    Attacca, invece, Riccardo Riccardi, capogruppo di Fi. «Sono per la cultura, tutta, ma non se si crea una cultura di serie A e un’altra di serie B. Non è accettabile – afferma Riccardi – un contributo ordinario di 2,9 milioni e anche l’azzeramento del prestito, mentre alla lingua friulana vanno le briciole che avanzano. Non sono per le divisioni tra Udine e Trieste, anzi ho sempre lavorato per unire, ma il comportamento della giunta non è accettabile».
    (…)"

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/12/14/news/la-regione-regala-14-milioni-al-teatro-verdi-di-trieste-1.8298994


    RispondiElimina
  3. DAL SITO INTERNET DEL CONSIGLIO REGIONALE:

    Comunicati Agenzia Consiglio Notizie

    Pdl:Ziberna, si vuole far fallire Scuola di Musica di Gorizia

    13 Dicembre 2013, ore 19:15

    (ACON) Trieste, 13 dic - COM/MPB - "E' scandaloso l'atteggiamento della Giunta e del Consiglio regionale che, non accogliendo il mio emendamento con cui proponevo uno stanziamento di 200 mila euro destinato alla Fondazione Musicale 'Città di Gorizia', hanno deciso di far fallire la storica e gloriosa scuola di musica di via Oberdan, la più antica istituzione didattica della regione, gestita dalla Fondazione musicale, che con UNA TRENTINA DI DOCENTI SEGUE OLTRE DUECENTO ALLIEVI".

    A dirlo è il consigliere del Pdl Rodolfo Ziberna che aggiunge: "Ciò che amareggia di più è che il Comune di Gorizia e le altre istituzioni goriziane come la Camera di Commercio e la Fondazione Cassa di Risparmio si sarebbero fatte carico di reperire oltre 300 mila euro per salvare la scuola di musica. Il Comune avrebbe continuato a ospitare gratuitamente la scuola nel prestigioso e riqualificato edificio di Via Oberdan, assicurando contestualmente un contributo fisso annuale. Altri contributi sarebbero giunti dalla Cciaa e dalla Fondazione CaRiGo. I docenti della scuola, infine, avevano predisposto insieme al Comune un piano di rientro del debito con interventi strutturali che avrebbero garantito di non maturare ulteriori debiti.

    "Tutto ciò invano perché la Giunta di sinistra ha scelto di non dare alla scuola non solo i 200 mila richiesti ma neppure un euro, a fronte dei milioni di euro che ogni anno, a gettito continuo, eroga alle istituzioni triestine e friulane, A COMINCIARE DAL “VERDI” DI TRIESTE, CHE BENEFICIERA’ DI BEN 14 MILIONI DI EURO.

    "Appare chiaro a qualsiasi osservatore come sia stata fatta UNA SCELTA DI CAMPANILE, scegliendo di far morire la scuola goriziana a beneficio di altre realtà della regione.

    "E' certamente legittima questa scelta della Giunta di sinistra, ma è giusto che i cittadini goriziani siano consapevoli che, anche nell'istruzione e nella cultura, come peraltro nella sanità (con tagli sull'ordine dei 45 milioni solo nell'Isontino), questa Giunta intende penalizzare la provincia di Gorizia".

    http://www.consiglio.regione.fvg.it/pagine/comunicazione/comunicatistampa.asp?comunicatoStampaId=314552


    RispondiElimina
  4. Nella Finanziaria regionale 2014 alle università regionali sono riservati solamente 2,5 milioni di finanziamento.

    Al teatro lirico Verdi di Trieste, per il solo 2014 sono stanziati finanziamenti per 2,9 milioni di euro ( a cui va aggiunto il rergalo di ben 14 milioni di euro!), ossia ben UN MILIONE in più dello stanziamento dell'anno precedente. .

    Al Verdi, nella finanziaria 2014, più fondi di quanti stanziati per le Università di Udine e Trieste?

    Sì, il Verdi incassa più fondi del sistema universitario regionale. E nessuno protesta?

    La lirica è più importante delle Università regionali? Per la Giunta Serracchiani evidentemente sì....

    RispondiElimina
  5. Da IL PICCOLO di Trieste -

    «Privilegiato il “Verdi” di Trieste»

    Nemmeno un euro alla Fondazione musicale “Città di Gorizia”. Quattordici milioni di euro al teatro Verdi di Trieste. Il sindaco Ettore Romoli non si spiega questa clamorosa disparità di trattamento da parte della Regione: disparità che ancora una volta colpisce Gorizia.

    «Fino all’ultimo - argomenta il primo cittadino - avevo sperato che la Regione ci ripensasse. Con quei 200mila euro, avremmo potuto chiudere la partita e saremmo riusciti ad evitare il fallimento.

    Ma la Regione non ha ritenuto di dover intervenire: prendo atto, però, che per il teatro Verdi di Trieste è stata presa tutt’altra decisione.

    Il futuro? Nei prossimi giorni incontrerò Fondazione Carigo, Camera di commercio e Provincia per ragionare assieme sulle possibili vie d’uscita e su una ripartenza dell’Istituto di musica». (…)

    15 dicembre 2013

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/12/15/news/privilegiato-il-verdi-di-trieste-1.8309568

    RispondiElimina
  6. 1. johncolet scrive:

    14 dicembre 2013 alle 20:55

    Mi piace tantissimo la musica, in verità più quella sinfonica e da camera che l’opera. Abito fuori mano, in campagna, e vado poche volte a teatro. Il discorso sugli sprechi della gestione delle stagioni operistiche mi addolora: ma, mi dispiace dirlo, a certi costi l’opera non è più sostenibile.

    In Italia si investono pochi soldi per la cultura e gli enti lirici hanno una parte sproporzionata, anche in rapporto ai pochi che ne fruiscono.

    Troppo spesso cantanti, orchestrali, coristi hanno privilegi insopportabili; c’è una la mafia degli agenti che porta a costi superiori a quelli degli altri paesi; c’è la megalomania di registi e interpreti (non solo da noi).

    L’opera non è più uno spettacolo popolare, come lo era fino all’Ottocento, quando i costi erano però infinitamente minori. A parte un numero ristretto di melomani (appassionati, competenti, disposti ad ogni sacrificio), il teatro è soprattutto un rito sociale per le borghesie cittadine: che paghino per il loro divertimento.

    Per le manifestazioni che richiedono ingenti esborsi di denaro (mi riferisco anche a festival, mostre ed “eventi” in genere) ci dev’essere un giusto rapporto tra finanziamento pubblico e ricavo al botteghino: altrimenti si chiude.

    Le biblioteche italiane, anche le maggiori, non hanno più soldi per acquistare libri; gli archivi stanno svuotandosi di personale e devono risparmiare sul riscaldamento; musei e scavi archeologici sono spesso in dissesto.

    È necessario fare delle scelte.

    Avere in Italia tanti teatri d’opera non è una priorità. Se ne tengano tre o quattro e si trasmettano i loro spettacoli in giro per il paese, in sale appositamente attrezzate, come fa negli Stati Uniti il Metropolitan: la musica e la visione ci sono. Certo: non sarebbe più l’occasione per sfoggiare abiti da sera o gioielli costosi.

    Dal Blog del Direttore del quotidiano IL MESSAGGERO VENETO

    http://monestier-udine.blogautore.repubblica.it/2013/12/14/i-conti-la-cultura-i-14-milioni/comment-page-1/#comments

    RispondiElimina
  7. I TANTI TEATRI DI TRIESTE, TUTTI STRA-FINANZIATI DALLA REGIONE !

    Dal Blog del Direttore del quotidiano Il Messaggero Veneto

    http://monestier-udine.blogautore.repubblica.it/2013/12/14/i-conti-la-cultura-i-14-milioni/

    1. Oreste scrive:
    20 dicembre 2013 alle 15:08

    Dal libro Mandi Trieste di Roberto Meroi (Editoriale Programma, 2013) pag. 142-143:

    “Ci fosse solo il “Verdi” di teatro da finanziare. A Trieste invece operano anche diversi altri teatri. Il più importante di questi è il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia (soci di riferimento: Comune di Trieste, Camera di Commercio di Trieste, UniCredit e tre Province), che in realtà è il Politeama Rossetti, la più grande sala triestina (1.500 posti, in via XX Settembre). Un altro teatro di Trieste. Un altro teatro di Trieste con i conti in rosso. L’annuale contributo statale del Fondo unico per lo spettacolo e il milioncino (nel 2009 era di 1.200.000 euro) costantemente percepito dalla Regione non bastano. Il deficit del “Rossetti” è salito dai 217 mila euro del 2010 ai 300 mila euro del bilancio 2011.

    Che fare? Una persona di buon senso raccomanderebbe di ridurre le spese e magari di togliere qualcosina dal cartellone degli spettacoli in programmazione. Ma qui siamo a Trieste. C’è deficit, c’è crisi in Italia e in Europa? Non importa nulla: il “Rossetti” (da fine novembre 2012 affidato alla direzione del rettore dell’Università di Trieste Francesco Peroni, con a fianco il vice Paris Lippi) presenta un cartellone 2012-13 che, invece di diminuire qualcosina, addirittura aumenta l’offerta di spettacoli di prosa, di danza, di musical, per un totale di una sessantina di rappresentazioni una dietro l’altra: un’enormità! “Il Rossetti è un teatro di altissimo rango nel panorama nazionale”: così veniva elogiato dall’assessore regionale al Bilancio, la triestina Sandra Savino. E allora: come dire di no alle richieste di 600 mila euro di ulteriore contributo regionale per sanare i vecchi debiti di un’eccellenza simile?

    C’è poi lo Slovensko Stalno Gledalisce/Teatro Stabile Sloveno (via Petronio), che è l’unico teatro stabile pubblico in Italia di lingua non italiana. Dal 1964 ha sede presso il Kulturni dom, con una dotazione di 543 posti a sedere: nell’ultima Finanziaria regionale ha ricevuto 467 mila euro.

    Finanziamenti a gogò da parte della Regione anche per il Teatro Miela Reina di piazza Luigi Amedeo duca degli Abruzzi: 900 mila euro nel 2012 e per il Teatro Stabile Orazio Bobbio (ex La Contrada, via del Ghirlandaio, 743 posti), 690 mila euro di contributi regionali nel 2012, più 475 mila di fondi statali.

    E non è finita, perché poi a Trieste c’è ancora: il Teatro dei Fabbri (via dei Fabbri), il Teatro La Barcaccia (via dell’Istria), il Teatro Franco e Franca Basaglia (San Giovanni, via S. Cisilino), il Teatro Silvio Pellico (Via Ananian).

    E non è finita. No, perché a Trieste c’è ancora una marea di compagnie teatrali (Amici di San Giovanni, Art&Zan, ex allievi del Toti, Fariteatro, Il gabbiano, Proposte teatrali del Cral Poste, Quei de Scala Santa, Marionette & Co.) e associazioni culturali che aspettano che la Regione distribuisca loro contributi a piene mani: dalla Società dei concerti all’Orchestra da camera “Ferruccio Busoni”, dall’Associazione Chamber music al Centro letterario al Circolo della cultura e delle arti.”
    ……………………

    RispondiElimina