RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
COMUNICATO STAMPA 333, 26/12/2013
BLACKOUT
E’ stata sufficiente una nevicata, nemmeno eccezionale, per mettere al buio il Bellunese e l’alta valle del Tagliamento. Trenta linee staccate, di cui sei nel Bellunese.
Ci vuole poco per capire che le linee aeree sono più esposte ai capricci delle condizioni meteo. Ma quando lo abbiamo sostenuto perché fosse favorita la soluzione interrata, la Terna e i suoi accoliti hanno fatto fuoco e fiamme per non ammetterlo.
Eppure, di casi a sostegno delle nostra tesi ne potremmo enumerare a decine, a partire da quell’albero, impertinente e misterioso, caduto in Svizzera il 28 settembre del 2003. Evento cui fu addebitata la colpa di aver messo in ginocchio l’intera Penisola ma che per altri versi ebbe il compito di inaugurare la stagione della perenne emergenza, con il pretesto di garantire la sicurezza del sistema Italia, ovvero di un paese che ha continuato a navigare a vista sotto la regia del monopolio energetico. Eclatante fu anche il caso verificatosi in Canada negli anni novanta e non meno disastroso fu il 2004 per la Francia.
Poteva essere la giornata buona per rifarsi da una stagione andata storta, invece il blackout di Santo Stefano e la mania di fare gli elettrodotti aerei hanno messo nei guai gli operatori e tenuti alla larga i turisti. E dire che si erano vantati di aver migliorato la sicurezza energetica con una nuova linea di collegamento fra l’alta valle del Tagliamento e il Cadore!
Con la cultura che si sta facendo alla scuola della TERNA, la responsabile nazionale per le infrastrutture non mancherà di darci il suo oracolo.
Speriamo almeno che Debora si trattenga dal dire che l’ultimo blackout è stato causato dal Comitato per la Vita del Friuli Rurale, dalla mancanza di una magliatura, dal ritardato inizio del Redipuglia-Udine ovest, dell’Okroglo-Udine ovest, del Divacia-Salgareda, del Wurmlach-Somplago, della centrale di Somplago… Adesso che Asquini non è più consigliere, simili stupidaggini le lasci dire a chi di queste cose se ne intende per davvero, a Belci, a Tonon o alla Assessora all’energia.
Tibaldi Aldevis - Comitato per la Vita del Friuli Rurale
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