domenica 29 gennaio 2012

REGIONE FRIULI: LE BUGIE DELLE SIRENE DELLA POLITICA REGIONALE





Regione Friuli - Vg

LE BUGIE DELLE SIRENE

 DELLA POLITICA REGIONALE.

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“ Pare sia diventato un luogo comune, ripetuto spesso e periodicamente come fosse un ritornello, una cantilena. La cantilena delle sirene della politica regionale. Con il ritornello che piccolo non vale, non conta, non è conveniente. Che piccolo non produce, non incide, non ottiene.

Ecco allora che l'intero Friuli-Venezia Giulia viene paragonato ad un quartiere di Roma o Milano. (…)

Peccato che la premessa con la quale le sirene della politica avevano esordito non sia, già quella, esatta. (...)

(…) in Italia esistono 3 regioni che come estensione territoriale sono più piccole di questa. Il Friuli-Venezia Giulia ha più abitanti di ben 5 altre regioni. Come rapporto popolazione/territorio il Fvg ha una densità maggiore di addirittura 8 regioni italiane! E si potrebbe continuare con il numero dei comuni del Fvg che sono 218 contro i 305 dell'Abruzzo e i 333 del Trentino-Alto Adige. Oppure con il numero delle province: la piccola Liguria ne ha 4, mentre ne hanno 2 ciascuna la Basilicata (con appena 586 mila abitanti) e il Molise (con soltanto 320 mila abitanti!).

Se prossimamente troverete qualche politico che inizierà il suo discorso con i quartieri di Roma e Milano, ricordategli subito queste cose.”

Roberto Meroi

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Il Friuli
non è
un quartiere di Milano

di

 Roberto Meroi



Pare sia diventato un luogo comune, ripetuto spesso e periodicamente come fosse un ritornello, una cantilena. La cantilena delle sirene della politica regionale.

Con il ritornello che piccolo non vale, non conta, non è conveniente. Che piccolo non produce, non incide, non ottiene.

Ecco allora che l'intero Friuli-Venezia Giulia viene paragonato ad un quartiere di Roma o Milano. Che ci volete fare? Questa è la dura realtà, non contate nulla, non siete nulla. E allora? Le sirene della politica non ti danno subito la loro risposta. Intanto tu meditaci sopra e confida che, considerato il presupposto, loro avranno certamente la soluzione giusta, il rimedio a tutti i mali.

La parola d'ordine è unificare. Non disperdere. Unificare, naturalmente, per il bene della collettività che ne trarrà giovamento e guadagno.

Unifichiamo, allora, tutto quello che è più d'uno: i porti, i teatri, le fiere, le camere di commercio, i comuni, le province, le università, le aziende sanitarie, magari la Triestina con l'Udinese. E concentriamo poi tutto nelle mani paterne della Regione a Trieste! Una bella pensata, una soluzione per tutti i mali come con l'elisir di Dulcamara nella famosa opera di Donizetti.

Peccato che la premessa con la quale le sirene della politica avevano esordito non sia, già quella, esatta. Perché, per prima cosa, il Friuli-Venezia Giulia con 1.235.000 abitanti non può essere soltanto un quartiere di Roma (che di residenti ne ha 2.780.000 con 22 rioni e 35 quartieri) e nemmeno di Milano, con i suoi 1.340.000 abitanti e 73 quartieri. Men che meno di Napoli o Torino che sono abbondantemente sotto il milione. Quindi, il presupposto di partenza non regge.

E poi: in Italia esistono 3 regioni che come estensione territoriale sono più piccole di questa. Il Friuli-Venezia Giulia ha più abitanti di ben 5 altre regioni. Come rapporto popolazione/territorio il Fvg ha una densità maggiore di addirittura 8 regioni italiane! E si potrebbe continuare con il numero dei comuni del Fvg che sono 218 contro i 305 dell'Abruzzo e i 333 del Trentino-Alto Adige. Oppure con il numero delle province: la piccola Liguria ne ha 4, mentre ne hanno 2 ciascuna la Basilicata (con appena 586 mila abitanti) e il Molise (con soltanto 320 mila abitanti!).

Se prossimamente troverete qualche politico che inizierà il suo discorso con i quartieri di Roma e Milano, ricordategli subito queste cose.


Roberto Meroi

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L’articolo è stato pubblicato sul quotidiano “Il Gazzettino” di Udine, sabato 28 gennaio 2012




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