Messaggero Veneto — 17 settembre 2010 pagina 17 sezione: UDINE
SAN GIORGIO DI NOGARO. Con lo slogan “Occhio alla trivella”, i Comitati No Tav mobilitano la popolazione della Bassa Friulana invitandola a monitorare il territorio segnalando l’eventuale presenza di cantieri, in quanto Rfi, sta definendo il progetto preliminare della tratta Alta velocita/Alta capacità Venezia- Trieste, e per la sua redazione ha bisogno dei carotaggi. Intanto sono stati allertati i cittadini dei comuni di Bagnaria Arsa, Torviscosa, San Giorgio di Nogaro, Porpetto, e dei Casali Franceschinis di Muzzana, affinchè «segnalino l’eventuale presenza dei cantieri ai Comitati No Tav (348.7964677- 339.6461540)», in attesa dell’incontro che si terrà a Porpetto il 15 ottobre, con l’assessore regionale alla Viabilità e trasporti, Riccardo Riccardi, e l’europarlamentare, Debora Serrachiani.
Il comitato No Tav di Porpetto, attraverso il portavoce Aldevis Tibaldi, interviene «per respingere con sdegno le recenti affermazioni del rappresentante di Rfi, Carlo Comin», in qualità di profondo conoscitore dell’argomento per il suo passato professionale di dirigente di una società di progettazione che spesso ha operato su incarico di Italfer Rfi. «Contesto duramente - afferma il portavoce del Comitato - l’intenzione di far ricadere la colpa su altri (geologo e sondatori) gli interventi di sondaggi dei terreni di Castions delle Mura, soprattutto quando afferma che questi erano inopportuni e abusivi, non assolutamente necessari, visto che ne erano stati già realizzati una sessantina. Quando poi ha asserisce che la nuova linea di progettazione non può considerarsi una linea ad Alta velocità, bensì una semplice linea ad Alta capacità, noi obiettiamo che in forza di ciò non può più dirsi necessaria l’invasione di nuove terre, bastando per le velocità quelle assegnate al trasporto merci: il tracciato esistente. Dati alla mano della stessa Rfi per garantire di 200 chilometro orari, non serve alcuna modifica al tracciato esistente; per una velocità di 250 km servirebbe solo il by pass di Latisana». «Minimalista – continua Tibaldi- anche l’atteggiamento dell’assessore Riccardi, secondo il quale le operazioni odierne destinate a fornire un progetto preliminare, sono in realtà innocue e finalizzate a non perdere il finanziamento europeo. Un atteggiamento a dir poco ingannevole e foriero di un inutile esborso di risorse pubbliche (di cui la parte europea sarebbe minima), ma nel contempo si tratterebbe di un artificio per dimostrare la fattibilità di un’opera inutile, ancorché viziata da gravissime storture impositive, tanto da falsare ogni futura prospettiva di sviluppo del nostro territorio». Francesca Artico
SAN GIORGIO DI NOGARO. Con lo slogan “Occhio alla trivella”, i Comitati No Tav mobilitano la popolazione della Bassa Friulana invitandola a monitorare il territorio segnalando l’eventuale presenza di cantieri, in quanto Rfi, sta definendo il progetto preliminare della tratta Alta velocita/Alta capacità Venezia- Trieste, e per la sua redazione ha bisogno dei carotaggi. Intanto sono stati allertati i cittadini dei comuni di Bagnaria Arsa, Torviscosa, San Giorgio di Nogaro, Porpetto, e dei Casali Franceschinis di Muzzana, affinchè «segnalino l’eventuale presenza dei cantieri ai Comitati No Tav (348.7964677- 339.6461540)», in attesa dell’incontro che si terrà a Porpetto il 15 ottobre, con l’assessore regionale alla Viabilità e trasporti, Riccardo Riccardi, e l’europarlamentare, Debora Serrachiani.
Il comitato No Tav di Porpetto, attraverso il portavoce Aldevis Tibaldi, interviene «per respingere con sdegno le recenti affermazioni del rappresentante di Rfi, Carlo Comin», in qualità di profondo conoscitore dell’argomento per il suo passato professionale di dirigente di una società di progettazione che spesso ha operato su incarico di Italfer Rfi. «Contesto duramente - afferma il portavoce del Comitato - l’intenzione di far ricadere la colpa su altri (geologo e sondatori) gli interventi di sondaggi dei terreni di Castions delle Mura, soprattutto quando afferma che questi erano inopportuni e abusivi, non assolutamente necessari, visto che ne erano stati già realizzati una sessantina. Quando poi ha asserisce che la nuova linea di progettazione non può considerarsi una linea ad Alta velocità, bensì una semplice linea ad Alta capacità, noi obiettiamo che in forza di ciò non può più dirsi necessaria l’invasione di nuove terre, bastando per le velocità quelle assegnate al trasporto merci: il tracciato esistente. Dati alla mano della stessa Rfi per garantire di 200 chilometro orari, non serve alcuna modifica al tracciato esistente; per una velocità di 250 km servirebbe solo il by pass di Latisana». «Minimalista – continua Tibaldi- anche l’atteggiamento dell’assessore Riccardi, secondo il quale le operazioni odierne destinate a fornire un progetto preliminare, sono in realtà innocue e finalizzate a non perdere il finanziamento europeo. Un atteggiamento a dir poco ingannevole e foriero di un inutile esborso di risorse pubbliche (di cui la parte europea sarebbe minima), ma nel contempo si tratterebbe di un artificio per dimostrare la fattibilità di un’opera inutile, ancorché viziata da gravissime storture impositive, tanto da falsare ogni futura prospettiva di sviluppo del nostro territorio». Francesca Artico
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