sabato 8 maggio 2010

Il Rettore Cristiana Compagno: «Un segnale positivo da Roma. Altrettanto sappia fare la Regione»



Approvato all’unanimità dalla Commissione cultura del Senato
Atenei sottofinanziati: boccata d'ossigeno con l'emendamento alla riforma

Il rettore Compagno «Un bel risultato». Così il rettore dell’ateneo di Udine, Cristiana Compagno, commenta il via libera all’unanimità da parte della Commissione cultura del Senato all’emendamento alla legge di riforma universitaria, presentato dal senatore Mario Pittoni, che aumenta dallo 0,3 all’1,5% la quota di Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) destinato al parziale riequilibrio delle quote per gli atenei sottofinanziati. L’emendamento, approvato a palazzo Madama nella seduta di martedì 4 maggio, «testimonia – dice Compagno – la sensibilità da parte degli organi istituzionali centrali per la situazione in cui versano atenei virtuosi e sottofinanziati come quello di Udine». Da qui «l’auspicio – sottolinea Compagno – che anche la Regione dimostri di saper fare altrettanto, tanto più ora che, al tavolo dei lavori, vi è proprio il disegno di legge sul sistema universitario regionale» che introduce nuovi criteri e meccanismi per il finanziamento regionale al sistema universitario.

L’emendamento destinato ad aumentare la quota per il riequilibrio degli atenei sottofinanziati «è – aggiunge il rettore – un concreto passo avanti in un equo processo di revisione dei criteri premiali della qualità degli atenei. In questo senso, il nostro plauso va alla concreta operatività del senatore Pittoni, membro della commissione cultura del Senato».
Il Fondo di finanziamento ordinario, principale fonte di entrata per le università statati, viene a oggi assegnato in base al modello storico di valutazione adottato dal Ministero, e tiene conto di parametri dimensionali ormai da anni abbondantemente superati dall’università di Udine. Così, «l’università di Udine – sottolinea Compagno – ha un pesante credito di 12 milioni di euro annui non corrisposti dallo Stato, con una percentuale negativa di sottofinanziamento pari a -17%». Gli stessi dati mostrano anche la situazione di credito in cui versano le università del Nordest. Udine, nella classifica Aquis (associazione che monitora e promuove la qualità degli atenei) di percentuale di sottofinanziamento, si schiera infatti assieme a Trento (-18%), Padova (-13%), Venezia (-12%) e Verona (-8%).
Per l’anno 2009, soltanto lo 0,3% degli assegnazioni di Ffo è stato risparmiato dalla distribuzione secondo criteri storici di finanziamento e ridistribuito agli atenei sottofinanziati, nell’ottica del riequilibrio. «Una cifra – ha dichiarato Pittoni - di circa 20 milioni di euro per una trentina di atenei. Con l’emendamento approvato in Commissione, questa somma dovrebbe salire almeno a 100 milioni». «Per l’ateneo di Udine - precisa Compagno - potrebbe trattarsi di una cifra di circa 3 milioni di euro. Cifra che, seppur ancora sensibilmente inferiore a quanto ci spetterebbe, rappresenta un importante segnale positivo da Roma. Auspico che altrettanto voglia fare la nostra Regione, anche per le funzioni si sussidiarietà che istituzionalmente le spettano».

qui.uniud - E magazine dell'Università degli Studi di Udine in data 06/05/2010

1 commento:

  1. Par cumò o vin dome un emendament fat in Comission Senât. Sperìn che in Parlament lis universitâts plui sore-finanziadis (come chê di Triest: cuasi 15 milion di euros in plui di chel che i spiete!) no rivìn a fâlu colâ.

    E sperìn che il 7% del FFO (fonts statâi), dât cumò a "dutis" lis universitâts tignìnt cont dal merit, al deventi plui alt. Parcè che il 7% al è masse bas e nol baste par scancelâ la vergogne nazionâl del criteri dal cost storic al 1993.

    E no stin a sperâ inte Assessore Alessia Rolosen....

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