Elezioni
regionali -
minoranze linguistiche
Dal
Blog
del
Comitato 482
Comunicato stampa: Elezioni regionali 2018,
Solo Bolzonello, Cecotti e Fraleoni Morgera
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24/04/18
Comunicato stampa: Elezioni regionali 2018,
cresce l'attenzione dei candidati
verso la tutela delle minoranze linguistiche
Solo Bolzonello, Cecotti e Fraleoni Morgera
rispondono
al Comitât / Odbor / Komitaat / Comitato 482
Presentati oggi a Udine i riscontri al documento
sulle politiche linguistiche sottoposto
a leader e coalizioni
I candidati alla Presidenza della Regione condividono una certa consapevolezza sull'importanza della tutela delle minoranze linguistiche come fondamento dell'autonomia speciale del Friuli-Venezia Giulia e sulla rilevanza delle politiche linguistiche, anche se mostrano livelli di attenzione e di competenza alquanto diversificati sugli specifici aspetti della questione. È quanto emerge dalle risposte fornite al Comitât / Odbor / Komitaat / Comitato 482 – che aggrega oltre una ventina di realtà espressione delle comunità friulana, slovena e germanica della nostra regione – a seguito di un documento riguardante queste tematiche posto alla loro attenzione.
L'iniziativa aveva una duplice finalità: verificare l'attenzione su questi temi di chi aspira a governare la Regione e, poiché si tratta di una questione di pubblico interesse, dare adeguata informazione ai cittadini in merito alle diverse posizioni al riguardo. Il documento di sintesi è stato così sottoposto ai quattro candidati alla Presidenza della Regione e ai rappresentanti delle liste che li sostengono lo scorso 13 aprile con l'invito a rispondere nell'arco di una decina di giorni.
Il testo, elaborato a partire dai contenuti presenti nelle relazioni finali predisposte dai quattro gruppi di lavoro coinvolti nella Conferenza regionale di verifica e proposta sulla lingua friulana, organizzata lo scorso dicembre dal Consiglio regionale, propone diciassette questioni, che vanno dalla necessità di rafforzare il ruolo della Regione in questo campo con apposite norme di attuazione dello Statuto ad una serie di interventi nei settori dell'istruzione, dei media e dell'uso pubblico delle lingue minoritarie.
Il più alto livello di convergenza tra i candidati-presidente che hanno risposto (Sergio Bolzonello per il centrosinistra, Sergio Cecotti per il Patto per l'Autonomia e Alessandro Fraleoni Morgera per il M5s, mentre non ha fornito alcun riscontro Massimiliano Fedriga per il centrodestra) riguarda proprio il rafforzamento delle competenze regionali in materia di tutela delle minoranze e di promozione delle loro lingue, l'attribuzione alla Regione di competenze e risorse nel campo dell'istruzione, la certificazione e la valorizzazione delle competenze dei docenti di friulano, la formazione nelle lingue minoritarie per i dipendenti della pubblica amministrazione e la competenza linguistica in friulano, sloveno e tedesco quanto meno come requisito accessorio per l'accesso all'impiego pubblico.
I tre sono sostanzialmente d'accordo anche sulla possibilità di disporre della carta d'identità bilingue italiano/friulano mentre le loro posizioni divergono sulla necessità di disporre di una struttura di programmazione Rai autonoma per il friulano: su questo punto Bolzonello appare piuttosto timido, Fraleoni Morgera invoca parità di diritto e di trattamento per tutte le minoranze e Cecotti condivide concretamente la proposta formulata nel documento, sottolineando le inadempienze del governo statale in questo ambito («una Regione seria - scrive - lo avrebbe già portato in tribunale»).
Su scuola e politica linguistica si possono cogliere significative differenze, legate soprattutto a diversi livelli di competenza ed attenzione.
L'iniziativa aveva una duplice finalità: verificare l'attenzione su questi temi di chi aspira a governare la Regione e, poiché si tratta di una questione di pubblico interesse, dare adeguata informazione ai cittadini in merito alle diverse posizioni al riguardo. Il documento di sintesi è stato così sottoposto ai quattro candidati alla Presidenza della Regione e ai rappresentanti delle liste che li sostengono lo scorso 13 aprile con l'invito a rispondere nell'arco di una decina di giorni.
Il testo, elaborato a partire dai contenuti presenti nelle relazioni finali predisposte dai quattro gruppi di lavoro coinvolti nella Conferenza regionale di verifica e proposta sulla lingua friulana, organizzata lo scorso dicembre dal Consiglio regionale, propone diciassette questioni, che vanno dalla necessità di rafforzare il ruolo della Regione in questo campo con apposite norme di attuazione dello Statuto ad una serie di interventi nei settori dell'istruzione, dei media e dell'uso pubblico delle lingue minoritarie.
Il più alto livello di convergenza tra i candidati-presidente che hanno risposto (Sergio Bolzonello per il centrosinistra, Sergio Cecotti per il Patto per l'Autonomia e Alessandro Fraleoni Morgera per il M5s, mentre non ha fornito alcun riscontro Massimiliano Fedriga per il centrodestra) riguarda proprio il rafforzamento delle competenze regionali in materia di tutela delle minoranze e di promozione delle loro lingue, l'attribuzione alla Regione di competenze e risorse nel campo dell'istruzione, la certificazione e la valorizzazione delle competenze dei docenti di friulano, la formazione nelle lingue minoritarie per i dipendenti della pubblica amministrazione e la competenza linguistica in friulano, sloveno e tedesco quanto meno come requisito accessorio per l'accesso all'impiego pubblico.
I tre sono sostanzialmente d'accordo anche sulla possibilità di disporre della carta d'identità bilingue italiano/friulano mentre le loro posizioni divergono sulla necessità di disporre di una struttura di programmazione Rai autonoma per il friulano: su questo punto Bolzonello appare piuttosto timido, Fraleoni Morgera invoca parità di diritto e di trattamento per tutte le minoranze e Cecotti condivide concretamente la proposta formulata nel documento, sottolineando le inadempienze del governo statale in questo ambito («una Regione seria - scrive - lo avrebbe già portato in tribunale»).
Su scuola e politica linguistica si possono cogliere significative differenze, legate soprattutto a diversi livelli di competenza ed attenzione.
La redazione del Blog nel ringraziare il Comitato 482 per la sua iniziativa, concorda con l'analisi espressa nel Comunicato stampa del Comitato 482.
Dicono, secondo noi sbagliando, che noi friulani non siamo spiritosi ed ironici. Non è vero, anzi.
Dal profilo facebook satirico "Patto matto" riportiamo questo splendido fotomontaggio satirico che smentisce chi vorrebbe i friulani solamente "grandi lavoratori". Complimenti a chi ha composto il fotomontaggio.
Dall'album "Lezioni di Friulano" di "Patto Matto":
Dall'album "Lezioni di Friulano" di "Patto Matto":
LA REDAZIONE DEL BLOG
A proposito di ironia "tipicamente friulana" difficile dimenticare l'ironia intelligente e raffinata del Prof. Gianfranco D'Aronco, per anni Presidente del Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli...
RispondiEliminaGrave che Massimiliano Fedriga non abbia ritenuto di rispondere ai quesiti posti dal Comitato 482.
RispondiEliminaTroppo impegnato nei dibattiti televisivi nazionali per ricordarsi che il 60% della popolazione che vive nella regione di cui ambisce a diventare Presidente, è minoranza linguistica storica riconosciuta e tutelata ai sensi dell'art. 6 della Costituzione italiana?
O questa dimenticanza è un chiaro segnale di cosa succederà in futuro se dovesse essere eletto Presidente di una "regione plurilingue del Centro Europa" (il Friuli) che nulla ha a che spartire con il Veneto, la Lombardia e la Liguria, regioni a statuto ordinario prive o quasi di minoranze linguistiche storiche e da sempre ostili alle regioni a statuto speciale?
Dal Blog di Sandri Carrozzo:
RispondiElimina"Il Comitât 482 al à sometût ai candidâts presidents un document di sintesi, vignût fûr dal lavôr dai grups che a àn dât dongje la documentazion pe Conference regjonâl di cualchi mês indaûr.
Lis posizions dai candidâts, un pôc par convinzion, un pôc forsit par captatio benevolentiae prime des elezions, si somein avonde e a son in gjenerâl positivis.
A Bolzonello, che in fin dai fats al rapresente la la Zonte stade, si à di ricognossi che a son cressûts i bêçs pe tutele de lenghe furlane. Di chê altre bande si à di dî che l'assessôr Torrenti al à plui blocât che judât la Arlef: la sô linie e je stade chê di molâ cuatri francs in plui, par che po i furlaniscj no protestassin, ma cence pemeti di fâ lis robis bardabon. Cun me cheste sielte no funzione e o protesti istès: politiche linguistiche al vûl dî pensâ e fâ pal ben dal furlan, no meti un pôcs di bêçs che no cambiin la situazion de lenghe.
A Fraleoni Morgera dal M5S o fâs i compliments pe sô buine disposizion. O speri pardabon che lis sôs declarazions si trasformin, tai 5 agns che a vegnin, tun impegn dal so grup a informâsi di plui su chest teme e a sostignî sieltis positivis, magari ancje des sentis de oposizion.
Sergio Cecot, in plui di jessi l'unic che al à rispuindût par furlan, al jere stât il prin firmatari de leç regjonâl che e à cambiât la storie politiche dal furlan: la 15/96. In graciis di lui si è rivâts insom di un percors une vore lunc, che al jere tacât za tai agns Setante e Otante cul Moviment Friûl. Cun lui l'impegn sul furlan al è sigûr, cu la stesse serietât e sientificitât che e sarà su chei altris temis.
La grande brute sorprese e je la posizion di Fedriga: nol à nancje rispuindût aes domandis. Une vere vergogne pal candidât di un partît che in altris agns, e si viôt ben che cun altris personis, al veve puartât indevant ancje bataiis autonomistis e furlanistis. Si viôt che aromai la Leghe e je dome ambassade locâl di Salvini, no à plui ni la voie ni il dirit di rapresentâ il nestri teritori.
Par lei in detai lis rispuestis dai candidâts, cjalait chi"
http://sandricarrozzo.blogspot.it/2018/04/candidats-ae-presidence-e-politiche-pe.html
Nel commentare le elezioni comunali, a Telepordenone, il nome di Udine è stato denominato "capoluogo del Friuli orientale": quanta ignoranza, condita con la "giulianizzazione" di Gorizia !
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