martedì 23 gennaio 2018

REGIONE FRIULI - VG: "CONTRIBUTI A FESTIVAL E TEATRI: L'INFORNATA DI 13 MILIONI PREMIA TRIESTE!!"


REGIONE FRIULI – VG

CONTRIBUTI A FESTIVAL E TEATRI

Questo il significativo titolo dell'articolo pubblicato pochi giorni fa  sul quotidiano IL MESSAGGERO VENETO:
 

L'infornata di 13 milioni
premia Trieste!!
...........
 
Trieste con il solo 5% del territorio regionale e solamente il 20% della popolazione, si porta a casa ben: 6.216.155,45 euro

Friuli con il 95% del territorio regionale e ben l'80% della popolazione, si deve accontentare di: 7.339.989,55 euro
 
Dai dati elaborati da Ubaldo Muzzatti che ringraziamo per averceli forniti ed autorizzati a pubblicarli: 
 
  • Alla ex-provincia di Trieste (o per meglio precisare, alla città di Trieste!!!)  viene assegnato il 45,85% del fondo a fronte di una popolazione residente del 19,24% e una produzione di valore aggiunto (da cui le imposte raccolte) del 20,88%;
 
  • Alla ex-provincia di Udine (Friuli centrale) il 29,06% di fondi a fronte di una popolazione del 43,67% e valore aggiunto del 42,61%;
  • Alla ex-Provincia di Pordenone (Friuli occidentale) il 12,72% per una popolazione del 25,66% e un valore aggiunto del 25,99%;
  • Ragionevole la sola ex-provincia di Gorizia (Friuli orientale): 12,37% fondi, 11,43% popolazione, 10,86% valore aggiunto.

E questo il grafico elaborato da Ubaldo Muzzatti che esemplifica in maniera chiarissima la discriminazione a danni del Friuli. 

Fondi regionali triennali 2018 per attività culturali destinati alle realtà più strutturate e rilevanti: 

 
VERDE:  POPOLAZIONE RESIDENTE %

ROSSO:   FONDI PER LA CULURA%

BLU:       VALORE AGGIUNTO PRODOTTO%


 

Dov'è il trucco che favorisce Trieste? Il trucco consiste nell'aver stabilito "per scelta politica" di finanziare in via privilegiata le realtà teatrali strutturate, ossia con dipendenti fissi e una struttura organizzativa stabile, caratteristica tipica dei teatri e dei festival triestini.
Criterio che penalizza invece pesantemente il Friuli. Oltre a scelte politiche del tutto opinabili quale quella di "riservare" la PRODUZIONE teatrale quasi esclusivamente a Trieste nel mentre ai teatri friulani è riservato un ruolo subalterno di sola OSPITALITA'.

Ricordiamo infine che Trieste grazie soprattutto al FONDO PER TRIESTE, per molti decenni (non meno di 50 anni!!) ha potuto contare su ricchi fondi pluri-milionari a fondo perduto utilizzabili a piacimento, che le hanno permesso di strutturare le sue realtà teatrali. Il Friuli, al contrario, non ha mai goduto di un fondo similare e i teatri e i festival friulani spesso sono ancor oggi costretti a ricorrere al volontariato o a contratti "precari" per limiti di budget.

E non è neppure casuale (bensì VOLUTO dalla politica regionale triestinocentrica!!) che il "teatro stabile in lingua friulana", da decenni richiesto dalla minoranza linguistica friulanofona, sia ancora nel libro dei sogni!! Vuoi mai correre il rischio di sottrarre fondi a Trieste per dar vita ad un teatro stabile in lingua friulana fondamentale per la tutela linguistica di oltre il 50% della popolazione regionale? E infatti è ancora nel libro dei sogni....
 

PIOVE SEMPRE SUL BAGNATO
A DANNO DEI FRIULANI?
PARE PROPRIO DI SI' !!

Il 4 marzo e nel maggio 2018, si vota!! Ne vogliamo parlare o sulla stampa e nel dibattito politico regionale fanno notizia solo i 25 pachistani inviati a Tarvisio? 

LA REDAZIONE DEL BLOG




2 commenti:

  1. DA FACEBOOK PATRIE FURLANE:

    Giorgio Cavallo

    Ieri alle 17:04

    I NUMERI DELLA CULTURA CHE FANNO ARRABBIARE (soprattutto a Pordenone)

    "Un amico da Pordenone, vista la mia passione per i numeri, mi ha segnalato questo riparto della Giunta regionale in ambito culturale.
    E’ evidente che i soldi vanno dove ci sono le iniziative ma qualche dubbio rimane. Pordenone aspira ad essere scelta nei prossimi anni quale capitale italiana della cultura. La tabella sotto riportata non mi sembra un buon viatico. E sarebbe importante capire se la valutazione del riparto effettuato è tecnicamente ineccepibile.
    La conseguenza non deve essere togliere soldi a Trieste per darli comunque da altre parti ma operare affinchè sia nei territori di Pordenone che di Udine si sviluppino o crescano iniziative valide ulteriori.
    Mi riferisco alla distribuzione 2018 dei fondi per la cultura “Alle realtà più rilevanti e strutturate”, riportata dal MV. In pratica a soggetti tipo Cinemazero, Cec, Cappella Underground; Teatro Verdi Ts, Teatro Verdi PN, Giovanni da Udine; Mittelfest, Nico Pepe, Folkest, ecc.

    Alla tavola pubblicata completa degli importi, il commento e il titolo stesso, fanno intendere che “more solito” “L’infornata da 13 milioni premia Trieste”.

    Ma non evidenzia una comparazione precisa dei dati come può essere fatto con un grafico, generato automaticamente, da Excel.

    Comparazione che tenga conto non solo dei contributi ma anche del peso demografico ed economico delle diverse realtà regionali.

    Al territorio di Trieste viene assegnato il 45,85 del fondo a fronte di una popolazione residente del 19,24% e una produzione di valore aggiunto (da cui le imposte raccolte) del 20,88%;

    All’Udinese il 29,06% del fondo a fronte di una popolazione del 43,67% e valore aggiunto del 42,61%;

    Al Friuli occidentale il 12,72% per una popolazione del 25,66% e un valore aggiunto del 25,99%;

    Proporzionata la sola Gorizia: 12,37% fondi, 11,43 popolazione, 10,86 valore aggiunto.
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  2. Davanti a squilibri così importanti ci auguriamo che nessuno, ma proprio nessuno si permetta di parlare di CAMPANILISMO FRIULANO. I numeri parlano da soli: oltre cinque milioni a Verdi, Rossetti e stabile di lingua slovena, tutte realtà triestine.

    Oltretutto il teatro lirico Verdi di Trieste ha già goduto di ben 20 milioni di euro regionali per coprire i buchi di bilancio....

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