Comitato
per l'Autonomia e il Rilancio del Friuli
Udine
COMUNICATO
STAMPA
20
gennaio 2018
PONTEBBANA, QUALE FUTURO?
C'era voluto Napoleone, per progettare la realizzazione della strada Pontebbana che partendo da Venezia-Mestre sale per Treviso e Conegliano ed entra in Friuli nelle frazioni di Sacile, passando per Pordenone e Casarsa, Codroipo, Udine, Tricesimo, Gemona, Venzone, Resiutta, Pontebba, Tarvisio e quindi proseguire per la Carinzia con un lavoro capillare di perlustrazione del territorio metro dopo metro, e venne concretamente tracciata e realizzata sotto gli Austriaci. Si passò dai sentieri e tratturi che univano faticosamente i tanti paesi a una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo del territorio; possiamo ben dire che la costruzione della strada napoleonica, della Pontebbana o Statale 13 è stato un avvenimento che ha cambiato la storia, l'economia e l’aspetto del paesaggio.
Ovviamente
nulla può rimanere immutato. A distanza di due secoli bisogna
prendere atto che il numero di incidenti stradali e lo sviluppo del
traffico tra le
due capitali economiche del Friuli, Udine e Pordenone,
richiede delle scelte, ma possiamo
pensare di ridurre la Pontebbana ad un tratturo fatto di mille
rotonde, incroci e limiti di velocità sempre più pressanti, quasi
riproponendo in chiave moderna la situazione pre-napoleonica? O
possiamo credere che un percorso alternativo tipo Cimpello –
Sequals – Pinzano – Osoppo – Gemona sia credibile?
Non
sarebbe ora di affrontare il tema valutando oggettivamente che una
bretella autostradale Cimpello – Udine
sud
(o, meglio, una superstrada non a pagamento)
risolverebbe molti problemi?
In
Veneto prosegue, anche se tra molte critiche condivisibili, la
Pedemontana veneta. Una linea diretta tra la pianura padana e Treviso
e che collegherà quindi anche Pordenone grazie alla A 28.
Come
non vedere che la Udine – Pordenone (Cimpello) sarebbe il
necessario corollario per l'economia friulana?
il
presidente del Comitato
dott.
Paolo Fontanelli
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