COMUNICATO
STAMPA
del
9.9.2017
Porti, interporti e porti franchi
L'ultima
notizia è quella della compagnia MSC che punta ad utilizzare le aree
della Watsila per la logistica: tutto bene!
Dallo
sviluppo delle rotte per Cina e Giappone al rilancio dell'idea del
canale navigabile Trieste – Danubio al tema del porto franco e del
suo sviluppo è tutto un fiorire di proposte, progetti, fatti reali e
meno reali centrati sulla città di Trieste, sulle grandi opportunità
da cogliere ora che l'asse Serracchiani – Russo – Rosato –
Renzi si è rinsaldato su questi progetti.
Ma
Trieste non è la città–porto che può guardare solo a se
stessa: è la capitale della Regione Friuli Venezia Giulia ed ha
precise responsabilità sull'intera Regione e la gestione dei
progetti di sviluppo dovrebbe veder coinvolti non solo i politici
triestini e l'onnipresente D'Agostino, ma anche i rappresentanti
dell'area friulana.
O
no?
Perchè
nei progetti sullo sviluppo portuale non appaiono mai proposte
concrete sulla redistribuzione dei traffici su base regionale, i
progetti paiono intendere lo sviluppo come sviluppo della “città–porto” o meglio del “porto–città” ed il Friuli vi compare
solo come landa su cui far correre le necessarie infrastrutture di
trasporto, treno, aereo, autostrada e oleodotto a servizio.
Quali
opportunità per gli interporti di Gorizia, Cervignano, Pordenone?
Udine resterà solo il nodo ferroviario da riordinare un pò? Porto
Nogaro è un'evidente punto centrale per lo sviluppo del piccolo
cabotaggio, funzionale allo sviluppo dei grandi porti di Trieste e
Venezia, ma non compare mai nei progetti triestini che vedono ipotesi
di occupazione e opportunità solo dalle parti del rio Ospo.
Un
po' poco, però, per pretendere di continuare ad essere la capitale
della Regione perchè o sei città-portofranco o sei capoluogo della
Regione!
A
suo tempo il prof. Fabbro aveva illustrato la propria idea di “porto
– regione” con ben altra prospettiva e ben altro respiro, per ora
invece lo sviluppo del porto triestino si presenta solo come
portatore di nuove servitù per il Friuli e questo non può che
portare ad altre divisioni tra Trieste e Friuli.
per
il Comitato per l'Autonomia
e il Rilancio del Friuli
il
presidente
Paolo
Fontanelli
Le verità hanno spesso il destino di essere ignorate perché TROPPO PERICOLOSE per la politica e i partiti politici italiani!!
RispondiEliminaPare debba essere questo il destino della denuncia della TRUFFA - a danni del Friuli - che c'è dietro il tanto propagandato dalla Presidente Debora Serracchiani concetto di "Trieste, porto regione". Ci vogliono far credere che prevede progetti di sviluppo anche per il Friuli ma intanto tutto è incentrato SOLO su Trieste e... provati a prospettare qualcosa che porti sviluppo anche al Friuli, subito Trieste urla "al furto"!!
In realtà siamo esclusivamente in presenza di Trieste "PORTO-CIITA'" che esclude totalmente il Friuli...
Altro è il progetto del porto-regione come elaborato dal prof. Sandro Fabbro....
RispondiEliminaE per quanto riguarda i fondali del porto di Trieste i 18 metri NATURALI sempre tanto decantati e reclamizzati?
Questa è la realtà dei fondali del porto di Trieste:
http://paolorovis.blogspot.it/2014/11/porto-di-trieste-la-profondita-dei.html
PORTO DI TRIESTE: LA PROFONDITÀ DEI FONDALI, ORMEGGIO PER ORMEGGIO.
Gli ormeggi operativi nel porto di Trieste sono 52. Quasi tutti hanno una profondità del fondale superiore al limite di 6 m (questo limite separa gli accosti in due classi A e B, secondo la classificazione proposta dal PIANC – ‘71), ad eccezione di otto ormeggi del Porto Franco Vecchio (ormeggi 2, 5, 15, 16, 18, 19, 20 e 21) e di un ormeggio del Porto Franco Nuovo (ormeggio 34).
Solo sei ormeggi hanno un fondale superiore a 16 m, che rappresenta il fondale necessario per l’attracco delle navi porta-container di ultima generazione. Questi ormeggi sono il 51 e il 52, del molo VII (Porto Franco Nuovo) e tutti gli ormeggi del Porto Franco Oli Minerali.
La profondità media dei fondali portuali è pari a 9,5 m.
Per ciascun settore la profondità media è:
Porto Franco Vecchio: poco più di 6 m
Porto Franco Nuovo: poco più di 10 m
Scalo Legnami: circa 9 m
Ferriera di Servola: circa 12-13 m
Porto Franco Oli Minerali: circa 17 m
Porto Industriale: poco più di 9 m
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Il canale del Porto Franco Olii Minerali, ossia il canale di 17 metri di profondità percorso dalle petroliere, risulta regolarmente dragato...