venerdì 2 dicembre 2016

IL BLUFF DEL CONTRATTO NAZIONALE AI PUBBLICI DIPENDENTI!

 
IL BLUFF
 
DEL CONTRATTO NAZIONALE
AI PUBBLICI DIPENDENTI!
 
 
 
Dal sito internet
 
 
 
Contratto, Anief: approccio alla Robin Hood, ma risorse insufficienti. Stipendi attuali
 
articolo della Redazione di "orizzontescuola.it"
 
2 dicembre 2016
 

Anief – Non possono bastare pochi spiccioli di aumento per dare senso all’accordo sottoscritto sul pubblico impiego, dopo sette interminabili anni di blocco contrattuale. Però, è questo il modo in cui intende cavarsela il Governo, con la compiacenza dei sindacati maggiori, rispetto al rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici: attraverso lo stanziamento di appena 850 milioni di euro nella Legge di Stabilità in via di approvazione.
 
Perché se il Ministro della PA, Marianna Madia, parlando al Tg1 ha detto che questa intesa servirà ad “accorciare la forbice tra chi guadagna di più e chi guadagna di meno”, come si può pensare di rendere dignitoso lo stipendio di un collaboratore scolastico neo-assunto, che oggi percepisce 1.008 euro al mese, concedendogli un incremento stipendiale di 20-30 euro? (...).
 
(...) Invece gli aumenti da dividere tra 3,3 milioni di dipendenti sono a dir poco esigui: se si dividessero equamente, per il 2017 la media di incremento sarebbe di soli 258 euro lordi annui. Che corrispondono a 20 euro lordi, ovvero 14 euro netti mensili. Altro che 85 euro netti. Ammesso, poi, che agli Ata della scuola si assegni un aumento doppio, per la logica tanto sbandierata di “Robin, si potrebbe arrivare a 30 euro netti di aumento. Praticamente, per il 2017 si passerebbe dal “trancio” di pizza di un anno fa ad una cena frugale. Tutto qua.
 
Il personale della scuola continuerà ad avere un trattamento economico offensivo. E ci mancherebbe che a questi lavoratori, fossero stati tolti pure gli 80 euro introdotti dal Governo Renzi. Perchè se gli ultimi dati Aran ci dicono che il fanalino di coda della Pubblica Amministrazione sono proprio gli assistenti amministrativi, i tecnici e gli ausiliari della scuola, che percepiscono in media meno di 22mila euro di media lordi annui, queste cifre diventano imbarazzanti quando si scopre che la retribuzione dei dirigenti di prima fascia delle Agenzie fiscali raggiunge i 220mila euro annui.
 
Francamente, non crediamo che possa essere giustificato un gap retributivo così mastodontico, con i secondi che beneficiano di una busta paga dieci volte maggiore del personale non docente. In alto nella “piramide”, si confermano quindi i dirigenti di prima fascia delle agenzie, come le Entrate o il Demanio, seguiti dai colleghi degli enti pubblici non economici, come Inps o Inail, (217mila euro) e dei ministeri (178mila). Guardando alla base, sopra al personale Ata, ci sono gli impiegati di ministeri, Regioni e Comuni (tutti intorno ai 28mila euro).
 
Subito dopo arrivano i docenti della scuola pubblica, che non raggiungono quota 30mila euro medi annui: basta dire che un docente d’infanzia e primaria neo-assunto prende 1.262,39. E lì rimarrà fermo per otto anni, qualora non avesse svolto supplenze. Ma sono tutti gli insegnanti italiani a ricevere un trattamento analogo a quello degli impiegati: stiamo attorno ai 1.400 euro, al massimo 1.500 euro, di media al mese. A ben vedere, non sono cifre molto diverse anche rispetto al comparto privato, visto che è quanto più o meno percepiscono i metalmeccanici. I quali, proprio in questi giorni hanno portato a casa un contratto decisamente più vantaggioso rispetto all’accordo sottoscritto per il pubblico impiego.
 
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, questo accordo quadro sul pubblico impiego ha tutta l’aria di essere finalizzato a ricevere consensi politici. E non certo dai lavoratori della scuola. I quali, lo sappiamo bene noi, sanno bene quante difficoltà incontrano per vivere del magro stipendio che lo Stato gli conferisce. Se il Governo avesse davvero voluto andare incontro ai docenti, il dipendente pubblico oggi dovrebbe aver dovuto avere lo stesso 20 per cento in più nel settennio concesso ai colleghi metalmeccanici, che lo scorso fine settimana hanno sottoscritto il nuovo accordo a queste condizioni. Che, a fronte di uno stipendio medio di 1.500 euro, fanno 300 euro a lavoratore. Invece – conclude Pacifico – ci troviamo ancora una volta costretti ad invitare docenti e Ata a rivolgersi al giudice, per recuperare almeno l’indennità di vacanza contrattuale attraverso appositi ricorsi in tribunale”.
 
GLI STIPENDI ATTUALI DEI DOCENTI ITALIANI:
 
(...) "
 
LEGGI TUTTO L'ARTICOLO:
 
http://www.orizzontescuola.it/contratto-anief-approccio-alla-robin-hood-ma-risorse-insufficienti-stipendi-attuali/
 
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4 commenti:

  1. Non è tanto importante la cifra, quanto il fatto che - dopo sette anni - il contratto viene sottoscritto a meno di sette giorni dal REFERENDUM. E a chi chiedesse "e che ci azzecca?)"
    bisognerà ricordare che il REFERENDUM centra eccome, con queste e altre mancette elargite in negli ultimi tempi!

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  2. Oltretutto questo non è ancora il contratto vero è proprio ma solo una INTESA di massima fra TRE sindacati ( i maggiori) e il Governo e, guarda tu il caso, INTESA CONCORDATA, tre giorni prima del 4 di dicembre 2016, data in cui i cittadini italiani (inclusi i dipendenti pubblici!!) andranno a votare per il referendum costituzionale: ma sicuramente è solo una pura casualità!!!

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  3. Sempre dal sito www.orizzontescuola.it

    (...)
    – LE TAPPE PER LO SBLOCCO DELLA TRATTATIVA.
    La trattativa per lo sblocco è iniziata con l’incontro del 26 luglio al ministero della P.a. con i sindacati. Sono seguiti incontri tecnici all’Aran. Si è arrivati così alla riunione di giovedì scorso, con LA MESSA A PUNTO DI UNA PRIMA BOZZA. Ora la palla ripassa all’Aran a cui la ministra dovrà inviare l’atto d’indirizzo per riaprire i tavoli ufficiali di contrattazione, che saranno quattro, quanti i comparti (ridotti, erano 11, con l’accordo del 5 aprile).
    – BLOCCHI E RINNOVI, TRA SENTENZA E MANOVRE.
    Le manovre hanno bloccato per due giri i contratti, fermi dal 2009, poi la scorsa legge di stabilità ha stanziato 300milioni, giudicati insufficienti dai sindacati. PRIMA C'ERA STATA LA SENTENZA DELLA CONSULTA, ERA IL 24 GIUGNO 2015: PROSEGUIRE CON IL BLOCCO, HA DICHIARATO, E' ILLEGITTIMO (…)

    1 dicembre 2016 - 7:42 - redazione

    http://www.orizzontescuola.it/contratto-e-aumenti-stipendiali-85-euro-raggiunto-accordo-5-mld-a-rinnovi-in-2016-18/
    …..................
    COMMENTO DELLA REDAZIONE DEL BLOG

    Dunque:

    1) si tratta SOLO DI UNA PRIMA BOZZA a cui si è data tantissima pubblicità mediatica, a cui dovranno POI seguire i tavoli ufficiali di contrattazione
    2) LA CORTE COSTITUZIONALE, CON SUA SENTENZA DEL 24 GIUGNO 2015 (UN ANNO E MEZZO FA....) HA DICHIARATO “INCOSTITUZIONALE” IL BLOCCO DEI CONTRATTI.

    DOMANDA:

    PERCHE' DUNQUE SI PARLA E SI SCRIVE DI “RINNOVO DI CONTRATTI” QUANDO IN REALTA' QUESTA E' UNA SEMPLICE “INTESA” E NON SI RICORDA CHE IL GOVERNO RENZI A DISTANZA DI UN ANNO E MEZZO DEVE ANCORA DARE EFFETTIVA ATTUAZIONE AD UNA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE DEL 24 GIUGNO DELLO SCORSO ANNO?

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  4. L'INTESA pre-contrattuale è stata stipulata esclusivamente tra il Governo di Matteo Renzi e la triplice sindacale ( Cgil - Cisl - Uil): TUTTI GLI ALTRI SINDACATI SONO STATI ESCLUSI!!

    dal quotidiano "IL FATTO QUOTIDIANO" pagina 3 - del 2 dicembre - articolo a firma di Carlo Di Foggia.

    TITOLO: "Statali, pochi soldi e tanti equivoci: il bluff del governo":

    (...) Dalle trattative sono state escluse le altre sigle. "Quando abbiamo protestato - spiega Luigi Romagnoli dell'Usb (che proponeva un aumento di 300 euro mensili per tutti) - il sottosegretario Rughetti ci ha spiegato che NON SI STAVA TRATTANDO SUL CONTRATTO MA SU UN ACCORDO POLITICO", QUINDI NON VALEVANO LE SOLITE REGOLE" (...)

    ...........

    COMMENTO DELLA REDAZIONE DEL BLOG

    Chiaro ora perché siamo davanti ad un BLUFF?

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