Comitât
pe Autonomie
e pal Rilanç dal Friûl
Comitato
per l'Autonomia e il Rilancio del Friuli
COMUNICATO STAMPA
Quando
si governa
inseguendo
le mode...
16
settembre 2015
Sono
passati appena un paio d'anni da quando l'opinione pubblica
debitamente sollecitata da giornali in cerca di scoop, vedeva nelle
province e nei vari enti ad esse collegati una realtà di sprechi,
duplicazioni e inefficienze. A due anni di distanza, iniziato lo
smantellamento di questi enti ed uffici, ci si accorge che “se peso
il tacon del buso”.
A
Trieste non si pongono il problema poiché la loro UTI è esattamente
la copia della Provincia triestina e si magnificano future città
metropolitane che inglobino Monfalcone e chissà cos'altro, a Gorizia
la situazione di città di confine permette ancora qualche respiro, a
Udine si deve ancora capire cosa sta succedendo lasciando la
Provincia agonizzante in uno “splendido” isolamento mentre invece
Pordenone scalpita rumorosamente perché adesso sembra inaccettabile
l'idea che il processo di fusione dei vari enti (CCIAA, Prefetture,
ecc.) converga su Udine.
Senza
alcuna logica si vaneggia di unificare enti con Venezia o Trieste
piuttosto che con Udine, forse pensando che la distanza e la
discontinuità territoriale imporrà di lasciare le cose come sono.
Ci pare una ipotesi senza prospettiva!
Perchè
non chiedere invece di unire Pordenone a Udine con una superstrada o
bretella autostradale ipotizzando connessioni veloci e uno sviluppo
dell'asse tra le due città a beneficio dell'intera regione? E'
troppo difficile?
O
forse dobbiamo ipotizzare che la borghesia
veneta di “Pordenone città”, spesso immigrata negli anni
60 dalla provincia di Treviso grazie ai tanti posti di lavoro che la
Zanussi aveva creato, in realtà non
rappresenti adeguatamente tutto il Friuli occidentale ove, giova
ricordalo, ben 36 Comuni su 50 si sono dichiarati di minoranza
linguistica friulana?
A
Pordenone dovrebbero guardare un po' oltre la punta dei piedi
ricordando che la città dovrebbe porsi l'obiettivo di rappresentare
tutta l'attuale provincia, compresa la montagna (ahi!
Si chiamano Dolomiti friulane e a Pordenone, con i soldi per la
tutela delle lingua friulana hanno fatto “altro”)
e non esclusivamente il centro storico di Pordenone.
Straparlare
di associarsi alla Camera di Commercio di Venezia ricorda il marito
che si taglia i suoi “gioielli “ per far rabbia alla moglie!
Invece
serve la capacità di individuare, anche in questa fase confusa, le
possibili opportunità per tutto il Friuli!
Il
presidente del Comitato
Paolo
Fontanelli
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