venerdì 18 settembre 2015

COMUNICATO STAMPA - QUANDO SI GOVERNA INSEGUENDO LE MODE....


Comitât pe Autonomie
e pal Rilanç dal Friûl

Comitato per l'Autonomia e il Rilancio del Friuli

 
COMUNICATO STAMPA
 

Quando si governa

inseguendo le mode...

16 settembre 2015


Sono passati appena un paio d'anni da quando l'opinione pubblica debitamente sollecitata da giornali in cerca di scoop, vedeva nelle province e nei vari enti ad esse collegati una realtà di sprechi, duplicazioni e inefficienze. A due anni di distanza, iniziato lo smantellamento di questi enti ed uffici, ci si accorge che “se peso il tacon del buso”.

A Trieste non si pongono il problema poiché la loro UTI è esattamente la copia della Provincia triestina e si magnificano future città metropolitane che inglobino Monfalcone e chissà cos'altro, a Gorizia la situazione di città di confine permette ancora qualche respiro, a Udine si deve ancora capire cosa sta succedendo lasciando la Provincia agonizzante in uno “splendido” isolamento mentre invece Pordenone scalpita rumorosamente perché adesso sembra inaccettabile l'idea che il processo di fusione dei vari enti (CCIAA, Prefetture, ecc.) converga su Udine.

Senza alcuna logica si vaneggia di unificare enti con Venezia o Trieste piuttosto che con Udine, forse pensando che la distanza e la discontinuità territoriale imporrà di lasciare le cose come sono. Ci pare una ipotesi senza prospettiva!

Perchè non chiedere invece di unire Pordenone a Udine con una superstrada o bretella autostradale ipotizzando connessioni veloci e uno sviluppo dell'asse tra le due città a beneficio dell'intera regione? E' troppo difficile?

O forse dobbiamo ipotizzare che la borghesia veneta di “Pordenone città”, spesso immigrata negli anni 60 dalla provincia di Treviso grazie ai tanti posti di lavoro che la Zanussi aveva creato, in realtà non rappresenti adeguatamente tutto il Friuli occidentale ove, giova ricordalo, ben 36 Comuni su 50 si sono dichiarati di minoranza linguistica friulana?

A Pordenone dovrebbero guardare un po' oltre la punta dei piedi ricordando che la città dovrebbe porsi l'obiettivo di rappresentare tutta l'attuale provincia, compresa la montagna (ahi! Si chiamano Dolomiti friulane e a Pordenone, con i soldi per la tutela delle lingua friulana hanno fatto “altro”) e non esclusivamente il centro storico di Pordenone.

Straparlare di associarsi alla Camera di Commercio di Venezia ricorda il marito che si taglia i suoi “gioielli “ per far rabbia alla moglie!
 
Invece serve la capacità di individuare, anche in questa fase confusa, le possibili opportunità per tutto il Friuli!

 

Il presidente del Comitato

Paolo Fontanelli

 

Nessun commento:

Posta un commento