L'ITALICUM
DISCRIMINA
LA MINORANZA
LINGUISTICA
FRIULANA!
Comitât
pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûl
Comitato
per l'Autonomia e il Rilancio del Friuli
Udine
COMUNICATO
STAMPA
I
lucidi e chiarissimi interventi di D'Aronco, presidente onorario di
questo Comitato, e di Cecotti in difesa dell'autonomia regionale non
richiedono certo commenti o aggiunte.
Resta solo la domanda che da tempo ci si pone in Friuli: da dove cominciare?
Resta solo la domanda che da tempo ci si pone in Friuli: da dove cominciare?
Evidentemente
a Roma ci hanno già pensato con una legge elettorale come l'Italicum
che prevede che, per partiti regionalisti, possa superare lo
sbarramento una “lista
collegata rappresentativa di minoranze linguistiche riconosciute,
presentata in uno dei collegi plurinominali compresi in una delle
regioni il cui statuto speciale prevede una particolare tutela di
tali minoranze linguistiche, che abbia conseguito almeno il 20 per
cento dei voti validi espressi nel complesso delle circoscrizioni
della regione”.
Come
già segnalato dal nostro Comitato al relatore della legge ed ai
Presidenti di Camera e Senato, vi è una palese discriminazione fatta
dalla legge verso i friulani,
visto che per il Trentino – Alto Adige e la Val d'Aosta si
prevedono collegi uninominali che tutelano di fatto le minoranze
linguistiche, mentre la nostra Regione il 20% “nel complesso delle
circoscrizioni della regione” rappresenta una soglia quantomeno
impegnativa...
Per
non essere poi costretti ad aspettare una sentenza della Corte
Costituzionale che riconosca i nostri diritti costituzionali di
minoranza linguistica friulana forse questo è uno dei punti da cui
iniziare, chiedendo che i sistemi elettorali permettano realmente di
essere rappresentati in Parlamento,
atteso che un nuovo soggetto politico nella nostra Regione non
potrebbe certo eludere nè l'identità friulana nè la dicotomia
Friuli – Trieste.
Certo
non si sollevano i popoli sui tecnicismi delle leggi elettorali, ma
da lì i governi partono per ridurre gli spazi di democrazia e da lì
bisognerebbe cominciare una mobilitazione.
Per
i dubbiosi val la pena ricordare che la difesa dell'autonomia
regionale serve non ad avere privilegi ma ad impedire che il Friuli
torni (o è già tornato?) ad essere terra di emigrazione!
Udine, 17 aprile 2015
Comitato
per l'Autonomia
e il Rilancio del Friuli
il
presidente
Paolo
Fontanelli
..........................
Il Comunicato Stampa è stato pubblicato in data 29
aprile sul settimanale dell'Arcidiocesi di Udine, LA VITA CATTOLICA,
con il titolo "L'ITALICUM DISCRIMINA I FRIULANI".
E' mai possibile che Il Friuli e i Friulani per veder rispettati i loro diritti linguistici riconosciuti dall'Europa e dalla Costituzione italiana, siano sempre costretti a ricorrere alla Corte Costituzionale?
RispondiEliminaCorte che per altro ha già più volte deliberato contro la DISCRIMINAZIONE TRA MINORANZE LINGUISTICHE!
Ma c'è chi fa orecchie da mercante o forse, più semplicemente, è palesemente ignorante in materia?