giovedì 19 marzo 2015

FIESTE DAL FRIÛL - UN ORDINE DEL GIORNO CHE DIVIDE LA REGIONE



 
FIESTE DAL FRIÛL

UN ORDINE DEL GIORNO

CHE DIVIDE LA REGIONE



Comitato per l'Autonomia e il Rilancio del Friuli



COMUNICATO STAMPA

17 marzo 2015 

 
CHI DIVIDE LA REGIONE


 

L'intero Consiglio comunale di Trieste ha votato all'unanimità (!) contro l'istituzione della Festa della Patria del Friuli del 3 aprile.

 
Non è una novità questa incredibile animosità della politica triestina contro tutto ciò che sa di friulano considerata la pari delibera votata dal Consiglio comunale di Trieste contro la legge regionale 29/2007 che recepiva la legge statale 482/99 per la tutela minoranza linguistiche, salvo poi fare quadrato su ogni privilegio e super-finanziamento destinato a Trieste.
 
Dunque i popoli del Friuli (popoli che per tantissimi secoli hanno condiviso una storia comune in un territorio ancor oggi plurilingue e pluriculturale e che include tutta quella parte del territorio regionale che va dal Timavo alla Livenza, con esclusione di Trieste) non dovrebbero, secondo i rappresentanti della città alabardata, nemmeno ricordare la propria storia, le proprie origini.
 
Triste e, soprattutto, indegno di una città che può vantare ben altra storia e cultura, ma che oggi, a quanto pare, è ridotta a queste polemiche.
 
E chissà cosa direbbero a Trieste se un centinaio di Consigli comunali del Friuli cominciassero legittimamente ad inondare la Regione, i giornali e le televisioni di ordini del giorno contro i finanziamenti per la Barcolana o per quelli, ben più consistenti, a teatri e circoli culturali giuliani.
 
La divisione all'interno della regione la crea questo ordine del giorno votato a Trieste, non certo il ricordo di una data fondamentale per i popoli del Friuli e per i friulani in particolare.
 
 
Ai consiglieri regionali che voteranno oggi per la festa del 3 aprile il nostro sincero ringraziamento.



Comitato per l'Autonomia
 
e il Rilancio del Friuli

il Presidente

dott. Paolo Fontanelli

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Il Comunicato Stampa è stato pubblicato sul settimanale dell'Arcidiocesi di Udine, LA VITA CATTOLICA, giovedì 19 marzo 2015, rubrica "Giornale aperto", con il titolo "FIESTE DAL FRIÛL, INDEGNO IL VOTO DI TRIESTE";

e sul quotidiano IL GAZZETTINO di Udine in data 19 marzo con il titolo "L'ASTIO DI TRIESTE CONTRO IL FRIULI" 

 



5 commenti:

  1. Il Popolo friulano è un popolo plurilingue e pluriculturale, forgiato dalla storia millenaria e unitaria del Friuli. Storia che parla di longobardi, franchi, e soprattutto di Patriarcato di Aquileia. Parla di convivenza, senza conflitti, di lingue e culture:: unico caso in Europa.

    Un storia del Friuli sconosciuta ai friulani stessi perché esclusa dai libri di scuola degli studenti friulani.

    Sono 40 anni che ogni 3 di aprile in Friuli si ricorda la creazione della Stato Patriarcale di Aquileia. Realtà statuale che si affianca ai 15 secoli di grande storia della realtà ecclesiastica del Patriarcato di Aquileia.

    Oggi la politica regionale non ha fatto altro che prendere atto della realtà di una Festa che ogni anno ha luogo da ben 40 anni in Friuli.

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  2. Dal BLOG "EURO FURLAN"

    TITOLO: La Patrie, la Fieste e la propueste di leç regjonâl

    https://eurofurlan.wordpress.com/2015/03/10/la-patrie-la-fieste-e-la-propueste-di-lec-regjonal/

    PART FINÂL DAL TEST:

    (...) la “Fieste de Patrie” no pues jessi dome la fieste de popolazion di lenghe furlane. E à di jessi la “Fieste dal Friûl”: di dut il Friûl e dal Friûl di ducj.

    In chest sens no pues jessi nancje la Fieste de Patrie “friulaveneziagiuliana” – e chest al è un altri pericul – parcè che no esist: une robe a son la storie e la «invenzion de tradizion»; une altre la ignorance e la mistificazion.

    Però, propit tant che “Fieste de Patrie dal Friûl” (e vonde) e podarès jess alc di bon ancje par chê part de regjon Friûl-VJ che no je Friûl. In non de storie, de diversitât linguistiche e culturâl, des relazions tra la “Patrie” e chei altris teritoris, in chê volte e in dì di vuê."

    Par chest la leç su la “Fieste de Patrie dal Friûl” e à di jessi clare e juste. A pro di dut il Friûl, dal Friûl di ducj e dal Friûl cun ducj. Cence pôre che al sedi Friûl.

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  3. DAL SITO ISTITUZIONALE DELLA REGIONE FRIULI-VG

    "Comunicati Agenzia Consiglio Notizie

    Citt: Festa Patria del Friuli, sì di Paviotti e Gregoris

    17 Marzo 2015, ore 18:47

    (ACON)Trieste, 17 mar - COM/MPB - Il Consiglio regionale ha approvato oggi la proposta di legge n. 43 sull'istituzione della "Festa del Friuli". Si tratta, come noto, di ricordare la data del 3 aprile 1077 nella quale l'Imperatore Enrico IV affida al Patriarca Sigeardo il Ducato del Friuli, un territorio compreso tra i fiumi Livenza e Timavo. Un territorio nel quale hanno convissuto, per secoli e in pace, popoli con lingue e culture diverse: friulani, sloveni, tedeschi e veneti.

    Una festa dunque non solo friulana (o friulanofona), ma un momento celebrativo che coinvolge un territorio ricco di "diversità" (pur nella sua limitata estensione). E sta proprio questa "ricchezza" di lingue e parlate diverse uno dei motivi che hanno convinto i costituenti a concedere la "specialità" (e dunque spazi di autonomia) alla Regione Friuli Venezia Giulia.

    "La scelta di istituire e celebrare i momenti fondativi di una comunità, il riconoscere e tutelare storie, lingue e culture - hanno spiegato i consiglieri dei Cittadini Pietro Paviotti e Gino Gregoris - ha anche il senso di sottolineare l'attualità dei principi costituzionali, che vedono nel regionalismo e nella sussidiarietà un modo efficace di governare le società moderne. Viviamo al contrario un momento storico che, dopo aver attraversato la febbre federalista (a volte secessionista) ripiomba oggi in una deriva neocentrista. Sono i paradossi di questo nostro strano Paese che non riesce ad affrontare le sfide (necessarie alla modernizzazione e all'adeguamento delle politiche di governo) con il giusto equilibrio e lo fa, invece, semplificando ed estremizzando.

    "Ci sentiamo profondamente europeisti. Crediamo in un processo (certo difficile) di sempre maggiore integrazione e di realizzazione di politiche comunitarie unitarie e coordinate. Auspichiamo uno sviluppo graduale di tutte quelle azioni volte a raggiungere gli obiettivi che Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi teorizzavano oltre settant'anni fa. E tutto ciò è perfettamente in linea con la tutela delle diversità culturali e linguistiche presenti nel continente e con la giusta aspirazione delle Regioni ad ottenere ragionevoli spazi di autonomia e di Autogoverno. 'Europa si fonda proprio su questi principi.

    La legge approvata oggi in Aula - hanno concluso i due civici, motivando il loro voto a favore - va dunque letta in questa prospettiva. Ci sono state, e ci sono ancora, è vero, strumentalizzazioni politiche sul tema dell'identità e delle "tradizioni", sull'utilità di politiche comuni europee, per non parlare di come si debba affrontare il tema delle migrazioni. Ma sono, appunto, strumentalizzazioni politiche dalle quali rifiutiamo di farci coinvolgere".

    http://www.consiglio.regione.fvg.it/pagine/comunicazione/comunicatistampa.asp?comunicatoStampaId=357421

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  4. Dal quotidiano IL PICCOLO di Trieste – versione on-line

    Commento ad un articolo del 19 marzo 2015 a firma di Marco Ballico

    http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/03/19/news/l-aquila-friulana-incombe-su-piazza-unita-1.11074619

    "Rinascita Triestina - commissione economia di Territorio Libero

    CACIARA CAMPANILISTA fomentata dai partiti italiani che stanno cercando di suscitare un deteriore italianissimo CAMPANILISMO "Triestini contro Friulani": a questo è servita questa farsa contro la festa friulana e a questo servono siti preelettorali come "Son Giusto" e tante iniziative che prolifereranno fino alle elezioni del 2016, come le dichiarazioni di Di Piazza.

    I Triestini sono cosmopoliti e internazionalisti e hanno sempre rispettato le feste civili e religiose di ogni comunità e sono orgogliosi di avere chiese dove Natale e Pasqua si celebrano in date diverse.

    In nome di una unità nazionale e regionale inesistenti e smentite ogni giorno dai fatti i vari Partiti della Nazione hanno paralizzato il Consiglio Comunale per una assurda pronuncia contro una festa dei Friulani, aizzando una ostilità tanto stupida quanto inconcludente perchè la Regione ha varato lo stesso la Fiesta del Friul DIMOSTRANDO CHE IL PARERE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI TRIESTE NON CONTA NIENTE IN REGIONE.

    TRIESTE IN QUESTA REGIONE ARTIFICIALE NON CONTA NIENTE PERCHE' E' SOLO I/6 DELL' ELETTORATO: TENIAMOLO PRESENTE QUANDO, TRA POCO, L' ITALIA VORRA' DARE AL PRESIDENTE DELLA REGIONE ANCHE IL DIRITTO DI COMANDARE SUL NOSTRO "PORTO FRANCO INTERNAZIONALE" -
    Queste sono cose serie altro che la gazzarra nazionalista sulla festa friulana"
    ..................

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  5. Proposta di legge Istituzion Fieste de Patrie dal Friul - intervento di Igor Gabrovec in Consiglio Regionale.

    https://www.youtube.com/watch?v=Nhx5MwFFzrQ

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