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Allarme per Valle Grotari:
aperta la chiavica,
WWf: già distrutti molti nidi
Dal sito internet del settimanale
“LA VITA CATTOLICA"
MARANO LAGUNARE (18 maggio, ore 14.30) - Nella Valle Grotari, paradiso degli aironi situato presso l'abitato di Marano Lagunare, fino a ieri, tutto era tranquillo: i primi pulcini di airone cenerino si erano appena involati dai grossi nidi sugli arbusti, gli aironi rossi stavano covando nel fitto del canneto, così come i tarabusini. Falchi di palude, tuffetti, folaghe e germani reali avevano già i piccoli; anche i moriglioni e l’oca selvatica stavano nidificando: tutto sembrava perfetto ma “qualcuno” ha deciso di rompere l’incantesimo, ovvero di rendere molto difficile l’esistenza a questi animali.
L’allarme viene dal Wwf, che denuncia il grave fatto avvenuto nella giornata di ieri: l’apertura, ad opera di personale incaricato dall'amministrazione comunale, della chiavica (porte a saracinesca) che separa la valle dalla laguna, con il conseguente ingresso dell’acqua salmastra dalla laguna e l’alzarsi del livello dell’acqua di oltre un metro: «Qualcuno – attacca l’associazione –, su evidente disposizione programmata, ha operato in maniera irresponsabile nel momento più delicato per gli uccelli, ossia quello della riproduzione e cova. Con l’apertura della chiavica molti nidi sono già stati danneggiati o addirittura sommersi, a grave danno delle specie di falco di palude, tarabusino, airone rosso, basettino, germano reale, moriglione, folaga, oca selvatica ecc.. Ma non solo! L’acqua salmastra sta spazzando via la ricca fauna di anfibi (rane verdi, raganelle, ululoni, tritoni, elementi primari della catena alimentare di vari ardeidi».
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