lunedì 6 dicembre 2010

BAMBINI FRIULANI SPOGLIATI DELLA LORO IDENTITA'


Settimanale della Arcidiocesi di Udine 
La Vita Cattolica
Venerdì 3 Dicembre 2010
Rubrica “Giornale Aperto”


 Bambini friulani
spogliati della loro identità

Lettera di Remo Brunetti

Quando, in materia di minoranze linguistiche, si ignorano precise direttive europee, si disattendono importanti leggi statali e si dimenticano leggi regionali, è chiaro che la cosa non resta senza conseguenze per quelle popolazioni che attendono di essere tutelate. Così se in Friuli abbiamo certe scuole dove dei dirigenti illuminati hanno saputo valorizzare la bravura e la capacità degli insegnanti riuscendo a garantire ai bambini, nell'ottica di una educazione plurilingue, un minimo di alfabetizzazione in friulano e lo sviluppo della coscienza di appartenere ad una comunità con caratteristiche ben specifiche, abbiamo altresì scuole dove questo tema è o ignorato o svolto in forma così episodica da non lasciare tracce nella loro mente. Ed è ciò che accade stando almeno a quanto raccontano i genitori, nella scuola materna di Cavazzo Carnico. Più volte questi genitori mi hanno raccontato di essere andati di persona a supplicare le insegnanti di dare ai loro bambini un minimo di istruzione in friulano. Ma almeno fino a questo momento le loro suppliche sono rimaste lettera morta.
Accade così che i bambini friulanofoni vengano spogliati della loro residua identità linguistica, ed educati per lo più in italiano. Dopo qualche settimana dì questa educazione, i bambini sono diventati come stranieri. Al loro ritorno a casa, ai genitori e parenti friulanofoni essi rispondono solo in italiano.

Ora io non conosco le ragioni per cui la scuola materna di Cavazzo Carnico non riesce ad esaudire le legittime richieste di questi genitori. Credo tuttavia che l'insegnamento del friulano, richiesto dal 60% dei genitori,  a undici anni dell'approvazione della legge 482 del 1999 che detta norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche, non debba più basarsi sulla sola buona volontà e le capacità organizzative di insegnanti e dirigenti. Esso, come le altre materie di insegnamento, ha bisogno di essere regolato da apposite norme. Con la legge regionale n. 29 del 2007 i consiglieri della passata legislatura avevano provveduto a disciplinare anche questo aspetto della nostra tutela linguistica. Purtroppo, a tre anni dall'approvazione di questa legge, l'amministrazione Tondo, Fontanini, Molinaro non è ancora riuscita a scriverne i decreti di attuazione. Alla faccia di tutti i bei discorsi sulla validità di una educazione plurilingue e multiculturale.

Remo Brunetti – Cavazzo Carnico

1 commento:

  1. Cheste letare e je stade publicade ancje su:

    1) IL GAZZETTINO - ed. di Udin - 1 Dicembar 2010 - titul: IL FRIULANO SNOBBATO

    2)IL MESSAGGERO VENETO - ed. di Udin - il 2 di Dicembar 2010 - titul: FRIULANO - Non insegnato a Cavazzo Carnico

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