Che fine hanno fatto
i ricorsi contro l’ITALIKUM?
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Dal Blog
del senatore
Felice Besostri
21 giugno 2016
Intervista a cura di Piero Ricca
Intervista a cura di Piero Ricca
Pubblicato su: Il fatto Quotidiano
Intervista al senatore Felice Besostri
Avvocato
Besostri, facciamo il punto della strategia di ricorsi contro
l’Italicum.
I Tribunali che abbiamo interpellato
sono quelli civili di Torino, Genova, Milano, Brescia, Venezia,
Bologna, Firenze, Ancona, Perugia, Roma, L’Aquila, Bari, Lecce,
Napoli, Potenza, Catanzaro, Messina. A breve Caltanissetta e
Cagliari. L’obiettivo è quello di ottenere più ordinanze di
rimessione alla Corte Costituzionale sui quattordici motivi di
ricorso. Bisognava evitare che per avere un giudizio di
costituzionalità si dovesse arrivare in Cassazione, magari dopo
aver già votato con l’Italicum.
Come
sta andando?
Le decisioni finora depositate sono state soltanto due. La prima decisione è stata del Tribunale di Messina che ha sollevato questione incidentale di costituzionalità su sei punti: la discussione in Corte Costituzionale è stata fissata per il 4 ottobre. La seconda del Tribunale di Ancona, che ha respinto il ricorso con una motivazione copiata, compreso un errore di data, 10 luglio invece del 1° luglio come data di applicazione della maggior parte delle norme dell’Italicum, da una sentenza del Tribunale di Milano, resa in un giudizio promosso da altri elettori non associati al nostro Coordinamento per la Democrazia. L’ordinanza di rigetto è già stata impugnata. A Bari un giudice ha messo per iscritto quello che altri stanno facendo senza dirlo: ha rinviato tutto al 7 novembre per conoscere il risultato del referendum e le decisioni della Corte Costituzionale. I giudici che si sono riservati di emettere le ordinanze sono immobili. Il Tribunale di Trieste è in riserva dal 2 febbraio, Torino dal 21 marzo. Dovrebbero depositare in 30 giorni.
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TUTTA L'INTERVISTA
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Con il 1° luglio la legge elettorale ITALICUM trova applicazione anche se la stampa (nazionale e regionale) purtroppo si è dimenticata di ricordarlo ai cittadini.
E' una legge elettorale che risulta presentare gli stessi profili di incostituzionalità della legge elettorale PORCELLUM (dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale italiana).
UN PARLAMENTO DI "NOMINATI" NON RAPPRESENTA I CITTADINI.
Un Parlamento di "NOMINATI" eletti con una legge elettorale (il Porcellum) dichiarata INCOSTITUZIONALE dalla Consulta, si è permesso di modificare un terzo degli articoli della Costituzione italiana! Una assenza di rispetto dei cittadini e dell'articolo 1 della Carta Costituzione (la Sovranità appartiene al Popolo!) impressionante.
Modifiche costituzionali per le quali è previsto in ottobre il REFERENDUM CONFERMATIVO.
PERCHE' L'ITALICUM E' INCOSTITUZIONALE:
http://comitat-friul.blogspot.it/2015/12/perche-litalicum-e-incostituzionale.html
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PERCHE' L'ITALICUM
DISCRIMINA
LA MINORANZA LINGUISTICA FRIULANA:
LA MINORANZA LINGUISTICA FRIULANA:
http://comitat-friul.blogspot.it/2015/04/litalicum-discrimina-la-minoranza.html
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CON L'ITALIKUM E LA RIFORMA DEL SENATO "IMPOSTI" DA MATTEO RENZI, LA MINORANZA LINGUISTICA FRIULANA SARA' DISCRIMINATA:
Friuli - Venezia Giulia, Regione autonoma con tre gruppi
linguistici riconosciuti (friulano, sloveno , germanico); abitanti 1.218.985 (
cens. 2011).
Deputati 13 eletti in collegi plurin. (nessuna garanzia di
elezione di sloveni e germanici e i friulanofoni, solo se capolista; Senatori 2
di cui 1 sindaco)
Trentino - Alto Adige, Regione con 2 province autonome 2 gruppi
linguistici (tedesco ladino); abitanti 1.029.475
(cens. 2011).
Deputati 8 uninominali + 3 di recupero (è garantita
l'elezione di minimo 4/5 esponenti della minoranza tedesca); Senatori 4 di cui
2 sindaci. Elezione garantita di 2 esponenti della minoranza
tedesca.
Perché questa disparità
di trattamento?
Nessun parlamentare eletto in Friuli (province di Udine, Pordenone e Gorizia) pare preoccuparsi di questo grave aspetto di incostituzionalità dell'Italikum e della riforma costituzionale del Senato "targate" Matteo Renzi, nonostante la Corte Costituzionale nelle sue sentenze abbia più volte ribadito che non è ammesso discriminare tra le 12 minoranze linguistiche riconosciute dalla Repubblica italiana ai sensi dell'art. 6 della nostra Carta Costituente.
La Redazione del blog
Da, "Perché l'ITALICUM è incostituzionale":
RispondiElimina"(...) Infatti, l’annullamento di norme della legge elettorale successivamente alle elezioni non incide sulla composizione del Parlamento e sui suoi poteri. Tant’è che questo Parlamento, pur dopo la pubblicazione della sentenza n.1/2014 che ne ha sanzionato l’illegittimità della composizione, sta procedendo, su iniziativa incessante del Governo, come se nulla fosse accaduto (!!!): ha approvato una nuova legge elettorale che reitera, in alcuni punti peggiorandoli, tutti i vizi di norme già dichiarate illegittime e sta modificando la Costituzione in parti rilevanti, che incidono sulla stessa forma di Governo e di Stato.
Di qui l’interesse ad un accertamento giudiziale della legittimità, o non, dell’Italicum prima che si vada a votare e non dopo: invero, una volta indette le elezioni non c’è rimedio, perché subentrerebbe l’esercizio della cosiddetta autodichia, affidato al puro arbitrio delle Giunte delle elezioni delle Camere. (...)"
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ItaliKum o ItaliCum?
RispondiEliminaNELLA VERSIONE "BESOSTRI" SI SCRIVE CON LA "K" AL POSTO DELLA "C".
luglio 2016 07:32
RispondiEliminaITALICUM - DALL'INTERVISTA AL SENATORE FELICE BESOSTRI A FIRMA DI PIERO RICCA:
" (...) C’è un nostro motivo di ricorso che può far cadere l’intera legge: alla Camera è stata approvata con un voto di fiducia, cioè con un procedimento speciale vietato dall’art. 72 della Costituzione per le leggi in materia elettorale e costituzionale. Legge elettorale e deforma costituzionale sono strettamente legate."