S'inaugura martedì 6 dicembre ore 18.00
M O S T R A
ORDINE E DISORDINE
Fra il Giovedì Grasso 1511 e l'Unità d'Italia
CHIESA DI SANT’ANTONIO ABATE
P.za del Patriarcato, Udine
La mostra resterà aperta
dal 6 al 20 dicembre 2011
INGRESSO LIBERO
INGRESSO LIBERO
ORARI:
dalla domenica al giovedì: dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30
nelle giornate di venerdì, sabato e festivi infrasettimanali: dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 20.30.
dalla domenica al giovedì: dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30
nelle giornate di venerdì, sabato e festivi infrasettimanali: dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 20.30.
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La mostra accompagna il visitatore lungo un preciso percorso temporale compreso tra due ricorrenze epocali (i cinquecento anni dalla rivolta del Giovedì Grasso e i centocinquant’anni dall’Unità d’Italia) entro le quali poter evocare la storia dimenticata delle popolazioni rurali e il loro travagliato agire davanti alle trasformazioni sociali e politiche dell’epoca moderna.
La visita si snoda attraverso le vicende, spesso sconosciute, della Penisola, in sincrono con quelle del Friuli e delle zone transfrontaliere, senza condizionamenti di sorta e senza alcuna pregiudiziale ideologica. Il viaggio nel tempo è mediato e, insieme, accompagnato da una sequenza di reperti, tutti rigorosamente originali e per loro buona parte inediti, capaci di offrire uno spaccato della mentalità, delle passioni, dell’esercizio del potere e delle tensioni sociali che hanno caratterizzato i processi partecipativi da una parte, le decisioni politiche, i fenomeni di esclusione e la repressione, dall’altra.
Centinaia fra documenti, manoscritti, editti, bandi e fogli a stampa si alternano a raffigurazioni e ritratti eseguiti dai viaggiatori dell’epoca, alle cronache giornalistiche e agli strumenti altalenanti della propaganda, con l’effetto di suscitare una riflessione sui moventi della storia, senza per questo incidere sull’autonomia di giudizio del visitatore.
Accanto ai vincitori emergono anche gli esclusi, i perdenti e i senza storia che più di ogni altro hanno subito le tragedie della guerra e gli effetti delle trasformazioni sociali.
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L’ingresso alla mostra è gratuito.
Per la migliore fruizione degli spazi espositivi si consiglia la visita a gruppi di persone in numero non superiore alle venti unità. Gradite in proposito sono le prenotazioni allo scopo di consentire una visita guidata.
Previo accordo sono previsti laboratori di lettura in sede ed eventuali conferenze ed incontri di approfondimento presso i plessi scolastici di provenienza. Analogamente saranno partecipate le manifestazioni collaterali previste a Roma, Udine, Trieste, Gorizia, Palmanova, San Vito al Torre, Forni di Sopra, Mortegliano ecc..
RIFERIMENTI: Pas de Tor Ass.culturale
Il curatore Aldevis Tibaldi
n. cell. 330 998268
n. cell. 330 998268
La segreteria Adriana Indri
n. cell. 349 2918430
n. cell. 349 2918430
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