sabato 8 settembre 2018

IL 13 E IL 14 SETTEMBRE 2018, UDINE CAPITALE DELLE "POLITICHE LINGUISTICHE EUROPEE"


 
IL 13 E IL 14 SETTEMBRE

UDINE CAPITALE

DELLE POLITICHE

LINGUISTICHE EUROPEE

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RICEVIAMO DALL'ARLEF

E PUBBLICHIAMO


COMUNICÂT STAMPE

ARLeF: per due giorni, Udine capitale delle lingue europee
 
 
L’NPLD ha scelto il capoluogo friulano per lanciare la Summer University. Il 13 e 14 settembre, tanti importanti momenti di incontro, di alto livello, sul tema della promozione delle lingue minoritarie 

Per due giorni, il 13 e il 14 settembre, Udine sarà la capitale delle politiche linguistiche europee. Nella città, infatti, si terrà un importante momento d’incontro voluto dal Network delle minoranze d’Europa (NPLD – Network to promote linguistic diversity), su proposta dell’ARLeF (Agjenzie Regionâl per lenghe furlane) e con il patrocinio della Fondazione Coppieters di Bruxelles, specializzata in federalismo e politiche linguistiche.

«Sarà un’opportunità unica per la nostra Regione – spiega il direttore dell’Agenzia, William Cisilino – in quanto inaugureremo proprio qui la Summer University che l’NPLD ha deciso di avviare a partire da quest’anno. In tal modo, avremo l’occasione di ospitare in Friuli i più importanti docenti ed esperti a livello mondiale sulle politiche linguistiche. Il Network è un’occasione unica di confronto – prosegue Cisilino – che ci permette di capire come altre realtà europee siano riuscite a garantire un futuro alla propria lingua attraverso politiche linguistiche efficaci». 

All’apertura della Summer University, ospitata dall’Università del Friuli presso Palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, saranno presenti l’assessore regionale con delega alle lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti; il Sindaco di Udine, Pietro Fontanini; il direttore dell’ARLeF, William Cisilino e Fabiana Fusco in rappresentanza dell’Ateneo friulano che ha collaborato all’organizzazione del prestigioso appuntamento internazionale grazie al CIRF Centro interdipartimentale per lo sviluppo della lingua e della cultura del Friuli.

Le relazioni tecniche, a seguire, saranno tenute da Francesc Xavier Vila i Moreno, dell’Università di Barcellona (“Multilinguismo, globalizzazione e sostenibilità linguistica”); Vesna Crnić-Grotić, dell’Università di Rijeka (“I diritti linguistici”); Sixto Molina, del Consiglio d’Europa (“La Carta europea per le lingue regionali o minoritarie”); Gabriele Iannàccaro, dell’Università di Milano-Bicocca che, nel suo doppio intervento, approfondirà i temi legati alle basi sociolinguistiche per la pianificazione delle lingue.

Il giorno seguente François Grin, dell’Università di Ginevra, interverrà su: “Economia e linguaggio: storia, approcci generali e interazioni fra linguisti e linguistica”; Michele Gazzola, dell’Università di Lugano, approfondirà la questione del: “Monitoraggio della politica linguistica: strumenti politici e indicatori”; la relazione tra costi e benefici delle politiche linguistiche sarà trattata da François Vaillancourt, professore emerito presso il Dipartimento di economia dell’Università di Montréal.

L’appuntamento avverrà a porte chiuse in quanto la Summer University dell’NPLD è rivolta ai soli membri del Network che rappresentano una ventina di governi regionali e statali europei ove insistono minoranze linguistiche. L’iniziativa friulana vedrà anche la partecipazione di rappresentanti del Consiglio d’Europa che avranno così l’occasione di conoscere meglio la nostra regione e immergersi nell’appassionante clima enogastronomico di Friuli Doc.

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QUESITO

Chissà se la Sede RAI di Trieste riuscirà a trovare nel telegiornale regionale serale delle 19.30 lo spazio ADEGUATO anche per questa importante iniziativa europea e internazionale?

O lo spazio giornalistico, se ci sarà...., sarà di pochissimi secondi come accade ogniqualvolta che una notizia non riguarda la città di Trieste, il suo porto o Villa Miramar?

In fin dei conti le minoranze linguistiche che vivono in regione costituiscono solo la “MAGGIORANZA” della popolazione regionale....e dunque una notizia come questa è del tutto marginale….mentre la "semplice" presentazione al palasport di Chiarbola (Trieste) di una squadra di pallamano è una notizia fondamentale e di interesse regionale!!!


LA REDAZIONE DEL BLOG
 
 

3 commenti:

  1. Questa è la sede RAI di Trieste:

    Da "Facebook Patto per l'autonomia- Gruppo Consiliare" del 7.9.2018 con cui non possiamo che concordare:

    "Patto per l'Autonomia - Gruppo Consiliare

    Ieri alle 17:39

    La Rai regionale ignora il 54° Giro ciclistico internazionale del Friuli-Venezia Giulia. Della storica corsa - alla quale partecipano quest'anno 27 squadre con 180 corridori, metà dei quali stranieri -, nei servizi televisivi non c’è stata traccia. «Uno scandalo - denuncia il capogruppo del Patto per l’Autonomia in Consiglio regionale Massimo Moretuzzo -. Evidentemente la direzione della Rai ha ritenuto più comodo e utile mandare una troupe al palasport di Chiarbola per una “semplice” presentazione della squadra di pallamano piuttosto che fare un servizio da Fagagna o da Spilimbergo per una manifestazione di livello internazionale che ha coinvolto migliaia di persone». A fine luglio, il Consiglio regionale aveva approvato all’unanimità la mozione del Gruppo consiliare del Patto per l'Autonomia sulla tutela della sede regionale della Rai e sul rilancio di quella udinese in termini di personale e mezzi, in modo da garantire un ampliamento dei servizi giornalistici dedicati all’area friulana. «Mi aspetto che la Giunta regionale rispetti il mandato che le è stato dato dal Consiglio regionale - continua Moretuzzo - e richiami in modo deciso la Rai a fare il suo dovere di servizio pubblico».
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  2. Ma proprio a porte chiuse? Perché il popolo friulano non può seguire discussioni che riguardano il futuro della sua lingua?

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    1. E' una domanda che ci siamo posti anche noi e a cui solo l'organizzazione e l'ARLeF può rispondere. Perché non organizzare questi incontri al teatro Giovanni da Udine che ha la capienza sufficiente ad ospitare tutti coloro che sono interessati al dibattito?

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