IL
13 E IL 14 SETTEMBRE
UDINE
CAPITALE
DELLE
POLITICHE
LINGUISTICHE
EUROPEE
.......
RICEVIAMO
DALL'ARLEF
E
PUBBLICHIAMO
COMUNICÂT
STAMPE
ARLeF:
per due giorni, Udine capitale delle lingue europee
L’NPLD
ha scelto il capoluogo friulano per lanciare la Summer University. Il
13 e 14 settembre, tanti importanti momenti di incontro, di alto
livello, sul tema della promozione delle lingue minoritarie
Per
due giorni, il 13 e il 14
settembre, Udine sarà la capitale delle politiche linguistiche
europee. Nella
città, infatti, si terrà un importante momento d’incontro voluto
dal Network delle minoranze d’Europa (NPLD – Network to promote
linguistic diversity), su proposta dell’ARLeF (Agjenzie Regionâl
per lenghe furlane) e con il patrocinio della Fondazione Coppieters
di Bruxelles, specializzata in federalismo e politiche linguistiche.
«Sarà
un’opportunità unica per la nostra Regione – spiega il
direttore dell’Agenzia, William Cisilino – in quanto inaugureremo
proprio qui la Summer University che l’NPLD ha deciso di avviare a
partire da quest’anno. In tal modo, avremo l’occasione di
ospitare in Friuli i più importanti docenti ed esperti a livello
mondiale sulle politiche linguistiche. Il Network è un’occasione
unica di confronto – prosegue Cisilino – che ci permette di
capire come altre realtà europee siano riuscite a garantire un
futuro alla propria lingua attraverso politiche linguistiche
efficaci».
All’apertura
della Summer University, ospitata dall’Università del Friuli
presso Palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, saranno presenti
l’assessore regionale con delega alle lingue minoritarie, Pierpaolo
Roberti; il Sindaco di Udine, Pietro Fontanini; il
direttore dell’ARLeF, William Cisilino e Fabiana Fusco
in rappresentanza dell’Ateneo friulano che ha collaborato
all’organizzazione del prestigioso appuntamento internazionale
grazie al CIRF Centro interdipartimentale per lo sviluppo
della lingua e della cultura del Friuli.
Le
relazioni tecniche, a seguire, saranno tenute da Francesc Xavier Vila
i Moreno, dell’Università di Barcellona (“Multilinguismo,
globalizzazione e sostenibilità linguistica”); Vesna Crnić-Grotić,
dell’Università di Rijeka (“I diritti linguistici”); Sixto
Molina, del Consiglio d’Europa (“La Carta europea per le lingue
regionali o minoritarie”); Gabriele Iannàccaro, dell’Università
di Milano-Bicocca che, nel suo doppio intervento, approfondirà i
temi legati alle basi sociolinguistiche per la pianificazione delle
lingue.
Il
giorno seguente François Grin, dell’Università di Ginevra,
interverrà su: “Economia e linguaggio: storia, approcci generali e
interazioni fra linguisti e linguistica”; Michele Gazzola,
dell’Università di Lugano, approfondirà la questione del:
“Monitoraggio della politica linguistica: strumenti politici e
indicatori”; la relazione tra costi e benefici delle politiche
linguistiche sarà trattata da François Vaillancourt, professore
emerito presso il Dipartimento di economia dell’Università di
Montréal.
L’appuntamento
avverrà a porte chiuse in quanto la Summer University dell’NPLD è
rivolta ai soli membri del Network che rappresentano una ventina di
governi regionali e statali europei ove insistono minoranze
linguistiche. L’iniziativa friulana vedrà
anche la partecipazione di
rappresentanti del Consiglio d’Europa che
avranno così l’occasione di conoscere meglio la nostra regione
e immergersi nell’appassionante clima enogastronomico di Friuli
Doc.
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QUESITO
Chissà
se la Sede RAI di Trieste riuscirà a trovare nel telegiornale regionale serale delle 19.30 lo
spazio ADEGUATO anche
per questa importante iniziativa europea e internazionale?
O
lo spazio giornalistico, se ci
sarà...., sarà di pochissimi secondi come accade ogniqualvolta che una notizia non riguarda la città di Trieste, il suo
porto o Villa Miramar?
In
fin dei conti le minoranze linguistiche che vivono in regione
costituiscono solo la “MAGGIORANZA” della popolazione
regionale....e dunque una notizia come questa è
del tutto marginale….mentre la "semplice" presentazione al palasport di Chiarbola (Trieste) di una squadra di pallamano è una notizia fondamentale e di interesse regionale!!!
LA
REDAZIONE DEL BLOG
Questa è la sede RAI di Trieste:
RispondiEliminaDa "Facebook Patto per l'autonomia- Gruppo Consiliare" del 7.9.2018 con cui non possiamo che concordare:
"Patto per l'Autonomia - Gruppo Consiliare
Ieri alle 17:39
La Rai regionale ignora il 54° Giro ciclistico internazionale del Friuli-Venezia Giulia. Della storica corsa - alla quale partecipano quest'anno 27 squadre con 180 corridori, metà dei quali stranieri -, nei servizi televisivi non c’è stata traccia. «Uno scandalo - denuncia il capogruppo del Patto per l’Autonomia in Consiglio regionale Massimo Moretuzzo -. Evidentemente la direzione della Rai ha ritenuto più comodo e utile mandare una troupe al palasport di Chiarbola per una “semplice” presentazione della squadra di pallamano piuttosto che fare un servizio da Fagagna o da Spilimbergo per una manifestazione di livello internazionale che ha coinvolto migliaia di persone». A fine luglio, il Consiglio regionale aveva approvato all’unanimità la mozione del Gruppo consiliare del Patto per l'Autonomia sulla tutela della sede regionale della Rai e sul rilancio di quella udinese in termini di personale e mezzi, in modo da garantire un ampliamento dei servizi giornalistici dedicati all’area friulana. «Mi aspetto che la Giunta regionale rispetti il mandato che le è stato dato dal Consiglio regionale - continua Moretuzzo - e richiami in modo deciso la Rai a fare il suo dovere di servizio pubblico».
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Ma proprio a porte chiuse? Perché il popolo friulano non può seguire discussioni che riguardano il futuro della sua lingua?
RispondiEliminaE' una domanda che ci siamo posti anche noi e a cui solo l'organizzazione e l'ARLeF può rispondere. Perché non organizzare questi incontri al teatro Giovanni da Udine che ha la capienza sufficiente ad ospitare tutti coloro che sono interessati al dibattito?
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