venerdì 22 giugno 2012

ELETTRODOTTO REDIPUGLIA-UDINE OVEST E DINTORNI - COMUNICATO STAMPA DEL "COMITATO PER LA VITA DEL FRIULI RURALE"



Comitato

per la Vita del Friuli Rurale


Elettrodotto


Redipuglia-Udine ovest

e dintorni


COMUNICATO STAMPA
N. 115 del 15/6/2012


LA BELLA ADDORMENTATA

E I SETTE NANI


Una presidenza disposta a mangiare mele avvelenate per potersi addormentare e, poi, lasciarsi andare con ogni principe di passaggio, e intanto la giunta dei sette nani ne combina di cotte e di crude,  pronta a soddisfare ogni suo desiderio.

La vicenda dell’elettrodotto, o per meglio dire degli elettrodotti, più che di una fiaba, ha le sembianze di una farsa. Una farsa che può anche suscitare l’ilarità, ma che di fatto logora la fiducia nelle istituzioni e toglie ogni residua credibilità ad una Regione che, perdendo la faccia, ha rinunciato a farsi valere e, insieme, alla sua natura di Regione autonoma a statuto speciale.

Con tali presupposti ciascuno ha potuto constatare la incoerenza del Vicepresidente Ciriani alle prese con i dictat della Danieli.

Ebbene, dopo essersi inutilmente sprecato a trovare una soluzione capace di dividere il fronte dei sindaci e aver tirato fuori dal cilindro un supertecnico su cui scaricare l’incombenza della scelta, ha dovuto prendere atto non solo delle possibili alternative e della fattibilità dell’interramento, ma di un costo di istallazione di gran lunga inferiore a quanto sinora dichiarato.

Poi, una volta messo sull’attenti dalla società proponente che ha dimostrato di non accettare limitazioni di sorta, ha finito per tenere nascosta la relazione del supertecnico.

Ma ciò che è peggio, si è subito messo agli ordini della Danieli, senza se e senza ma: cioè dichiarando di voler provvedere alla immediata realizzazione dell’elettrodotto Redipuglia Udine ovest, senza con ciò sapere, né quanto era il fabbisogno, né quando doverne disporre né il prezzo disposti a pagarla.

Dopo tre giorni qualcuno deve avergli ricordato che da anni la TERNA non aveva mai voluto dare seguito alle prescrizioni imposte dalla Regione e da questa ritenute pregiudizievoli alla possibile approvazione. Poco male! Il nostro con una disinvoltura degna di miglior causa, si è subito detto certo di avere il tutto nella giornata di martedì, e allora c’è poco da fare, perché non c’è istruttoria tecnica che tenga, quando lui ha già deciso… a prescindere!

Ma al patetico agire dal servizievole esecutivo, fa subito eco il paradossale silenzio della minoranza. Anzi, ecco ricomparire quel Lodovico Sonego che con la sua “disinvoltura” fu il vero artefice della batosta elettorale subita da Illy .

Fu lui a sostenere ad ogni costo e con ogni sorta di pressione le più contestate e spregiudicate iniziative: il cementificio di Torviscosa, la TAV, l’autostrada Mauria-Amaro, la Cimpello-Gemona, gli elettrodotti Somplago-Wurmlach, il Redipuglia-Udine ovest…

Il redivivo si è fatto sponsor della TERNA sulla stampa locale e, se tanto mi da tanto, con lui nelle liste il PD si candida ad una nuova sonora sconfitta elettorale.

Aldevis Tibaldi
Comitato per la Vita del Friuli Rurale
Via A. Volta 10 Porpetto UD cap 33050 (tel.330998268)

4 commenti:

  1. RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

    COMUNICATO STAMPA N. 116 20/6/2012

    Elettrodotto Redipuglia-Udine ovest e dintorni

    LA TERNA MENTE SAPENDO DI MENTIRE E INVADE IL CAMPO DELLA POLITICA!

    Una società di servizi che dovrebbe operare nell’esclusivo interesse della collettività pretende di dettare legge e, in un delirio di onnipotenza, si permette di sbeffeggiare il segretario politico di un partito di maggioranza!

    Il segretario della Lega, con il buon senso che gli è proprio, non ha fatto altro che riproporre l’interramento della linea lungo l’autostrada, ed ecco scoppiare il putiferio!

    Matteo Piasente, interprete della volontà espressa da migliaia di cittadini, ha solo ribadito le indicazioni contenute nell’ultimo Piano Energetico Regionale del 2003 nel quale si era espressamente dichiarata la necessità di evitare inutili impatti ambientali posizionando gli elettrodotti lungo gli assi viari principali e preferendo l’interramento. Una scelta di buon senso già espressa in passato da Lega, UDC e Partito Democratico, in maniera unitaria.

    Di certo, la esternazione della TERNA, per quanto tecnicamente inattendibile, non sarebbe mai potuta avvenire senza il provvidenziale consenso del Vicepresidente Ciriani che ha deciso di assecondare le sue scelte prima ancora di disporre delle integrazioni che questa si è sempre rifiutata di produrre e che, finalmente, gli sarebbero state recapitate nella giornata di ieri.

    Ebbene per negare la possibilità di un interramento che in altri Stati e in altre regioni ben più dignitose della nostra, si fanno senza troppi incomodi, la TERNA è uscita fuori dal suo ruolo istituzionale e con un cipiglio degno di miglior causa ha sparato l’ennesima serie di fantasiose.

    Non le è bastato giocare con il ricatto del black out, con costi dell’interramento assolutamente inverosimili, con immaginari problemi legati alla sicurezza e con una pubblicità ubriacante.

    Non le è bastato perdere la faccia denunciando e intimorendo chi le ha tenuto testa con la verità dei fatti, adesso per scoraggiare ogni alternativa continua a raccontare la fiaba che l’interramento impegna fasce di territorio enormi e che ciò non sarebbe possibile perché gli abitati si sarebbero estesi sino ai bordi dell’autostrada!

    Dichiarazioni destituite di fondamento rese da una addetto stampa che può impressionare lo sprovveduto e fare breccia, tutt’al più in Ciriani e a chi come lui tiene occultate le relazioni dei superesperti ingaggiati con i soldi pubblici e che senza mezzi termini hanno testimoniato la fattibilità dell’interramento: il prof Barbesino e il prof. Iliceto; senza poi contare le evidenze internazionali e il parere fornito dalla più antica e prestigiosa società operante in campo mondiale giunta in regione su invito del Comitato nel 2009.

    La verità è che la TERNA guadagna un sacco di soldi grazie alle nostre bollette energetiche che sono fra le più care al mondo e si permette di dettare legge in presenza di un esecutivo pavido e grazie all’assenza dello Stato che non emette il Piano Energetico Nazionale da ben ventidue anni a questa parte.


    Aldevis Tibaldi
    Comitato per la Vita del Friuli Rurale
    Via A. Volta 10 Porpetto UD cap 33050 (tel.330998268)

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  2. Elettrodotto, «la Regione rinuncia alla sua autonomia»

    LEGGI TUTTO L’ARTICOLO SUL SITO INTERNET DEL SETTIMINALE “LA VITA CATTOLICA”

    http://www.lavitacattolica.it/arcidiocesi_di_udine___il_portale/archivio_notizie/00006904_Elettrodotto__Tibaldi__la_Regione_rinuncia_alla_sua_autonomia.html

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  3. DAL SITO INTERNET DEL SETTIMANALE LA VITA CATTOLICA

    http://s2ew.udine.chiesacattolica.it/arcidiocesi_di_udine__il_portale_online_/archivio_notizie/00003310_Elettrodotto__Tondo___Faro_il_possibile_perche_sia_interrato_.html


    4 FEBBRAIO 2010 - ELETTRODOTTO, TONDO: FARO' IL POSSIBILE PERCHE' SIA INTERRATO

    Accolto un ordine del giorno sulle dichiarazioni del presidente.
    Respinta la mozione dell'opposizione

    UDINE (4 febbraio, ore 14) - Farò «tutto il possibile perché l’elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest sia interrato. Se non interamente, almeno in modo parziale».

    La dichiarazione del presidente della Regione, Renzo Tondo, sul progetto presentato da Terna è arrivata stamani, all’indomani di un acceso dibattito in Consiglio regionale.

    Ieri, infatti, sulla questione, dopo il no da parte dell’opposizione, anche una parte della maggioranza aveva propeso per la stessa linea, rischiando la spaccatura: Lega e Udc hanno chiesto l’interramento, mentre il capogruppo del Pdl, Daniele Galasso, ha insistito sui costi eccessivi di un tracciato interrato (stimati in 500 milioni, contro i 100 milioni del progetto aereo).

    Poi l’intervento di Tondo. «La soluzione indicata dal presidente della Regione e dalla Giunta regionale è per una linea interrata» ha affermato.

    «Se non fosse così – ha aggiunto – lavoreremo almeno per una parziale soluzione interrata.

    Se non sarà possibile, ci assumeremo la responsabilità e lavoreremo per il miglioramento della soluzione aerea e comunque per fare in modo che l'eventuale linea aerea si realizzi attorno gli assi viari esistenti».

    Tondo ha chiesto poi il ritiro dell'ordine del giorno firmato da Lega e Udc e sottoscritto dal Pd.

    «Mi assumo l'impegno a rientrare in commissione o in aula se ritenuto indispensabile – ha detto – ma non credo che oggi sia utile per il bene della comunità regionale porre vincoli a un percorso di questo tipo».

    Il presidente ha poi parlato di «contraddizione», pur nella «libertà di cambiare opinione», del Pd «che nella scorsa legislatura aveva avviato il percorso per la linea aerea». Infine, ha ricordato «la centralità del tema energia», sul quale si appuntano le richieste del sistema imprese, e ha reso noto che «il Friuli-Venezia Giulia è la prima regione d'Italia nel rapporto tra consumo d'energia per abitante, con una media di 8934 kilowattora, a fronte di una media di 5372, ben oltre 50% consumo medio delle altre regioni».

    Il Consiglio regionale ha accolto a maggioranza l'ordine del giorno a firma Pdl, Lega Nord e Udc che approva le dichiarazioni del presidente Tondo. A favore di sono espressi Pdl, Lega e Udc; contrari Pd, Rc-Sa, Italia dei Valori e Piero Colussi (Cittadini); astenuto Stefano Alunni Barbarossa (Cittadini).

    La mozione del Pd, che pure chiedeva la realizzazione della linea interrata, è stata respinta a maggioranza; l'ordine del giorno del Pdl che chiedeva una discussione in commissione del tema è stata ritirata mentre l'ordine del giorno del Pd, al quale sono state ritirate le firme di Lega e Udc, è stato respinto.

    Resta, dunque aperto il dibattito sul tema.

    Certo ci sarà chi, fino alla fine continuerà a lottare per ottenere risposte precise.

    In prima fila il Comitato del Friuli rurale – contrario all'ipotesi aerea del tracciato – e i cittadini e le amministrazioni dei comuni maggiormente interessate – Pavia di Udine, Pozzuolo, Mortegliano e San Vito al Torre, in particolare – che rischiano di veder comparire sul loro territorio piloni alti 60 metri i cui effetti su ambiente e salute sono ancora da determinare con certezza.
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  4. Dal quotidiano IL MESSAGGERO VENETO - Ud
    articolo a firma di Cristiano Tomasin

    22 giugno 2012

    Sì del Comune all’elettrodotto
    purché venga interrato

    Sì del Comune di Mortegliano all’elettrodotto da 380 mila volt Redipuglia- Udine ovest ma con la linea interrata. Si conferma così un parere già espresso nel 2007

    di Cristiano Tomasin

    MORTEGLIANO. Sì del Comune all’elettrodotto da 380 mila volt Redipuglia- Udine ovest ma con la linea interrata. Si conferma così un parere già espresso nel 2007, quando, tra l’altro, il progetto non era stato ancora depositato.

    È stato il consiglio comunale a occuparsi della vicenda dopo l’avvenuta scadenza dei termini procedurali previsti dall‘iter avviato a suo tempo dalla società Terna.

    Preso atto che i termini procedurali erano scaduti, l’assemblea ha votato, all’unanimità, un ordine del giorno in cui si confermano gli indirizzi a suo tempo dettati per realizzare la nuova linea.

    Nel documento, in particolare, si ribadisce l’assenso all’impianto ma alla sola condizione che sia realizzato mediante interramento.

    Il Comune di Mortegliano ha il ruolo di capofila per quanto riguarda le amministrazioni che si stanno battendo per far modificare il progetto ed è stato così il primo, dopo la scadenza dei termini citati, a prendere l’iniziativa, confermando la linea assunta in passato.

    Ai lavori consiliari hanno assistito, fra il pubblico, esponenti del Comitato per la vita del Friuli rurale che hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa assunta dal consiglio con un applauso.

    Il documento rimarca che diversi esperti, anche incaricati dalla Regione, si sono espressi sulla fattibilità tecnica di elettrodotti da 380 kv interrati. Inoltre, il maggior costo dell’interramento, senza considerare il quasi analogo onere in termini di deturpazione ambientale cui consegue una riduzione del valore dei terreni e del potenziale economico del territorio, è stimato in meno di 200 milioni di euro, cifra ritenuta insignificante rispetto ai valori in termini assoluti del mercato dell’energia elettrica al cui beneficio la nuova linea sarebbe dedicata.

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/06/22/news/si-del-comune-all-elettrodotto-purche-venga-interrato-1.5301817

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