27
GENNAIO 2019
GIORNATA
DELLA MEMORIA
Per
non dimenticare quella tempesta devastante
che
fu la shoah, che tante vite travolse.
Dal
sito “non solocarnia”
da
un articolo a firma di
Laura
Matelda Puppini
" (…) il 27 gennaio 1945 si aprivano i cancelli di Auschwitz, il più grande centro di sterminio umano, dell'epoca.
Per
quanto riguarda i campi di sterminio nazisti, detti “Lager”, essi
ebbero un ruolo fondamentale nella “macchina di annientamento e di
sterminio di massa” condotta dai nazifascisti.
Ma
contro chi si mosse questa macchina?
Contro
gli ebrei, gli oppositori politici e quindi anche i partigiani della
guerra di Liberazione, i disabili fisici e psichici, gli zingari, gli
omosessuali, i Testimoni di Geova che rifiutavano di prestare
servizio militare, ed altri ancora.
Dopo l’8 settembre 1943, quando gli italiani vennero considerati dai Tedeschi non più alleati ma nemici, finirono nei Lager nazisti anche soldati ed ufficiali italiani, internati perché appartenenti a truppe nemiche. Le loro condizioni di vita e di lavoro erano tali che spesso morivano per la fatica e gli stenti.
Dopo l’8 settembre 1943, quando gli italiani vennero considerati dai Tedeschi non più alleati ma nemici, finirono nei Lager nazisti anche soldati ed ufficiali italiani, internati perché appartenenti a truppe nemiche. Le loro condizioni di vita e di lavoro erano tali che spesso morivano per la fatica e gli stenti.
Tutti
coloro che, catturati in diversi paesi d’Europa, non potevano venir
utilizzati come manodopera e quindi non degni di “partecipare al
grande sforzo bellico del Reich”, cioè vecchi, malati, bambini,
donne, ragazzette, erano destinati all’eliminazione nelle camere a
gas.
Auschwitz funzionò per circa quattro anni e mezzo con una media di 710 morti al giorno.
Il
27 gennaio 1945 l’esercito russo, come da accordi, raggiunse
Auschwitz e donò ai pochi sopravvissuti la libertà. Furono gli
uomini dalla stella rossa che avanzarono da est liberando dai nazisti
le terre occupate, mentre Inglesi ed americani avanzavano da ovest. E
sia i russi che gli alleati contarono migliaia di morti in quel
procedere verso la liberazione dal nazismo, appoggiati dai
partigiani, appoggiati da parte della popolazione. Fu uno sforzo
immane. Poi lo storico incontro a Torgau,
sull’Elba, tra l’esercito russo e quello americano, il
27 aprile 1945, ed il comunicato congiunto
anglo-americano e russo. Sognavano tutti
la fine della guerra, il ritorno a casa, la fidanzata … la fine di
tutto quell’orrore, di tutto quel terrore che aveva insanguinato
l’Europa.
Ed
il fascismo era a fianco del nazismo.
(…)
Le leggi razziali,
in Italia,
ridussero gli ebrei in povertà, li sottoposero ad umiliazioni ed al
pubblico ludibrio, impedì loro luoghi, attività, impieghi.
E
nonostante molti italiani aiutassero gli ebrei a nascondersi, le
cifre della Shoah in Italia furono tragiche: i deportati furono 8500.
I morti furono circa 7.500 quasi tutti ad Auschwitz. Si salvarono
quindi 1000 persone. A questi 7500 dobbiamo aggiungere i morti delle
Ardeatine, di Meina, della Risiera. In totale furono 7750. Ed è
sconvolgente il dato dei bambini e adolescenti morti: i morti da zero
a 20 anni ammontarono a 1288 persone, tra questi i bimbi da zero a
tre anni furono 483 e quelli con pochi mesi di vita 72. E dei 33mila
ebrei italiani in fuga dopo l’8 settembre 1943, la percentuale
degli uccisi fu del 20%, cioè 1 su 5. (6). 6 milioni di ebrei
morirono per quella tempesta devastante, che non poterono
scongiurare… e non furono i soli; milioni di persone morirono
nella seconda guerra mondiale. (...)"
Laura
Matelda Puppini
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La Redazione del blog ringrazia Laura Matelda Puppini per averle concesso la pubblicazione del suo articolo.
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