lunedì 24 aprile 2017

La minoranza linguistica friulana? Maltrattata, discriminata e portatrice di voti a favore del collegio elettorale triestino!





REGIONE FRIULI-VG

LA MINORANZA
LINGUISTICA FRIULANA?

MALTRATTATA, DISCRIMINATA,
E PORTATRICE DI VOTI A FAVORE DEL
COLLEGIO ELETTORALE TRIESTINO!!

V O N D E / B A S T A !
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dal quotidiano

IL PICCOLO di Trieste

22 aprile 2017



Seggio per gli sloveni, pressing sul Colle.

di Marco Ballico

TRIESTE. Tamara Blazina ha già fatto sapere che lascerà il Parlamento a fine legislatura. Ma non ha alcuna intenzione di andarsene senza aver prima blindato il seggio della minoranza slovena. Assieme a lei, per quell’unico, ma non irrilevante posto in una delle due Camere, si batte Lodovico Sonego (…)

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COMMENTO 

La minoranza linguistica friulana (solo 600 mila friulanofoni!) non può essere discriminata e considerata una minoranza linguistica di serie B: lo ha stabilito la Corte Costituzionale in diverse sentenze!!

Come già denunciato più volte, con i nuovi collegi elettorali (legge Italicum) la minoranza friulanofona sarà portatrice di voti a favore dei candidati triestini, candidati   notoriamente "minimalisti" e poco sensibili - se non perfino ostili -  ai diritti linguistici di questa minoranza oltre che, ovviamente,  essere pesantemente triestinocentrici.

On.le Blazina, senatore Sonego,  vogliamo rimediare a questa norma incostituzionale che penalizza moltissimo la seconda minoranza (in termini numerici) che vive in Italia?

O per voi esistono in regione solo i diritti linguistici dei circa 50.000 sloveni? Pare proprio di Sì....

http://comitat-friul.blogspot.it/2015/07/italicum-collegi-elettorali-minoranza.html

Ricordiamo che la Costituzione slovena prevede il "posto garantito in Parlamento"  per "tutte" le minoranze linguistiche che vivono in Slovenia e non discrimina tra minoranze: chissà se questo piccolo "particolare", Blazina e Sonego lo hanno precisato  al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella...


Basta discriminare
la minoranza
linguistica friulana!

NON E' UNA MINORANZA
DI SERIE B!

LA REDAZIONE DEL BLOG


8 commenti:

  1. Come si risolve il problema? In maniera molto semplice, forse troppo per Matteo Renzi, Debora Serracchini e i parlamentari TRIESTINI del PD:

    "(...) un obiettivo pratico abbastanza semplice in termini legislativi: un sistema elettorale per la Sardegna e il Friuli-Venezia Giulia, regioni che vedono una presenza significativa e maggioritaria di minoranze linguistiche, analogo a quello previsto per il Trentino/ Sudtirol, con l’elezione diretta a livello regionale di tutti i parlamentari spettanti.
    Giorgio Cavallo".

    luglio 2015

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  2. La minoranza linguistica friulana è priva in Parlamento di rappresentati che i friulani possano riconoscere come politici attenti ai diritti di questa minoranza. Un chiaro esempio lo abbiamo avuto recentemente con la RAI: nessun politico eletto in Friuli si è accorto che i Friulani non erano neppure citati nel nuovo contratto RAI..

    Vogliamo anche noi friulanofoni essere rappresentati in Parlamento: OGGI NON LO SIAMO!!

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  3. Dal sito internet del settimanale LA VITA CATTOLICA - 1 aprile 2017

    "Tanto da fare, ben poco di cui gioire. La Fieste de Patrie dal Friûl, che cade lunedì 3 aprile ma che vivrà il suo culmine con le manifestazioni a Sappada domenica 2 aprile, rappresenta indubbiamente un’occasione importante per ricordare la nostra storia, per riflettere sulla nostra identità, per sollecitare tutti i friulani a essere orgogliosi delle loro radici, ma anche e soprattutto per fare un bilancio. Ci si accorgerà allora che il Friuli e i friulani hanno molto da rivendicare (...)

    See more at:

    http://www.lavitacattolica.it/Marilenghe/Fieste-de-Patrie-poco-da-gioire-molto-ancora-da-fare-e-presto#sthash.jE53DlzM.dpuf

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  4. COLLEGI ELETTORALI A VANTAGGIO DEI CANDIDATI TRIESTINI E A DANNO DELLA MINORANZA LINGUISTICA FRIULANA:

    Chi sono i responsabili di questa situazione che penalizza in maniera pesantissima il Friuli (Ud, Pn e GO) e la minoranza linguistica friulana e germanica?

    In primis la rappresentante in Parlamento della minoranza LINGUISTICA slovena di TRIESTE, l'onorevole TAMARA BLAZINA che risulta aver presentato un emendamento alla legge elettorale che impone al Governo di accorpare in un’unica circoscrizione i 32 Comuni della minoranza slovena.

    E i 176 (LEGGISI CENTOSETTANTASEI !) Comuni della minoranza linguistica friulana?

    Non hanno forse pari diritti della minoranza linguistica slovena di Trieste? O sono forse una minoranza linguistica di serie Z per l'onorevole Tamara BLAZINA?

    Perché non è stato presentato un emendamento affinché anche nella regione Friuli - vg fosse applicato lo stesso regime elettorale vigente in Trentino - Alto Adige?

    Non era questa una soluzione più equa e rispettosa di tutte e tre le minoranze linguistiche che vivono in Regione (friulani, sloveni e germanici)?

    In Regione contano più i 32 comuni di lingua slovena che i 176 comuni di lingua friulana? E questa sarebbe democrazia?

    Colpevole anche la Presidente Debora Serracchiani che non ha bloccato il blitz dell'onorevole BLAZINA e i parlamentari friulani che come sempre DORMONO quando non sono perfino conniventi!

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  5. Basta BLITZ in Parlamento dell'on.le Tamara BLAZINA e del senatore Francesco RUSSO a danno del Friuli e dei Friulani!!

    Trieste è il problema numero UNO per il Friuli e i Friulani: la regione sul piano amministrativo va divisa fra Friuli e provincia di Trieste con l'ente regione che si limita a funzioni di alto livello legislativo.

    Friuli e Trieste sono due realtà troppo diverse per poter convivere: non era questa la regione per cui ha battagliato in Parlamento l'on.le Tiziano Tessitori!

    Tessitori voleva una REGIONE FRIULI e una Trieste a sé stante!!

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  6. "Ricordiamo che la Costituzione slovena prevede il "posto garantito in Parlamento" per "tutte" le minoranze linguistiche che vivono in Slovenia e non discrimina tra minoranze: chissà se questo piccolo "particolare", Blazina e Sonego lo hanno precisato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella..."

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    La risposta è sicuramente negativa e, come al solito, l'on. Tamara BLAZINA si sarà limitata a ricordare la legge 38/2001 di tutela lingua slovena e il fatto che gli italiani che vivono in Slovenia hanno un seggio garantito nonostante siano in pochissimi....

    Che in regione i Friulani siano la maggioranza e discriminati, pare essere un dato irrilevante....

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  7. ALCUNE PRECISAZIONI GIURIDICO/COSTITUZIONALI

    1. La Costituzione slovena prevede un seggio in Parlamento per OGNI minoranza linguistica riconosciuta dalla Slovenia. Inoltre "la Costituzione slovena non discrimina tra minoranze linguistiche. Ossia, giusto per esplicitare meglio il concetto giuridico, se la minoranza linguistica friulana fosse per ipotesi riconosciuta in Slovenia, avrebbe diritto ad un seggio garantito in Parlamento esattamente come la minoranza linguistica italiana che vive in Slovenia."

    Nella Costituzione italiana non esiste pari norma costituzionale, e l'on. Tamara Blazina non può non saperlo.

    Il termine giuridico "minoranza nazionale", utilizzato dal sistema giuridico sloveno, equivale al termine giuridico "minoranza linguistica" utilizzato dal sistema giuridico italiano. Cambia il termine giuridico e il sistema giuridico di riferimento, ma ugualmente i due termini giuridici identificano la stessa "fattispecie": una popolazione autoctona che storicamente parla una lingua diversa dalla lingua ufficiale dello Stato di cui ha la cittadinanza.

    2. L'aver previsto, nel così chiamato ITALICUM, per le minoranze linguistiche riconosciute che vivono in Val d'Aosta e in Trentino – Alto Aldige, una normativa elettorale privilegiata valevole solo per queste tre minoranze linguistiche, discrimina tutte le altre minoranze linguistiche riconosciute ai sensi degli art. 3 e 6 della Costituzione italiana, e rende INCOSTITUZIONALE l'ITALICUM.

    La incostituzionalità non poteva non essere nota al Parlamento italiano, soprattutto dopo il rinvio alla Corte Costituzionale - nel 2014 - della legge elettorale italiana per la elezione del Parlamento europeo, Rinvio avvenuto ANCHE sulla base della discriminazione tra minoranze linguistiche tutelate ai sensi dell'art. 6 e 3 della Carta Costituzionale ed elencate art. 2 della L. 482/99. E questa discriminazione è continuata anche con l'ITALICUM.

    LA REDAZIONE DEL BLOG

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  8. Dal quotidiano IL MESSAGGERO VENETO - 15 agosto 2015, articolo a firma di Lodovica Bulian

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/08/14/news/rivolta-dei-comuni-della-montagna-svenduti-a-trieste-1.11933789

    TITOLO - Italicum, rivolta dei Comuni della montagna: «Svenduti a Trieste»

    SOTTO-TITOLO - Chiusaforte, Resia, Malborghetto e Tarvisio scorporati da Udine. I “confini” in Gazzetta ufficiale. Carlantoni: piegati agli interessi Pd

    di Lodovica Bulian

    (...) «Dopo le ultime modifiche sono stati raggiunti due obiettivi - DICHIARAVA TAMARA BLAZINA -: da una parte il mantenimento nello stesso collegio dei 32 comuni definiti dalla legge 38 come d’interesse per la minoranza».

    E così «Tarvisio è stato oggetto di un ping pong continuo - torna all’attacco Carlantoni - il trattamento riservato alla montagna friulana è sinonimo che il collegio elettorale non è stato costruito nell’interesse degli elettori ma per garantire posti a una certa parte politica.

    Non si giustificano due cose - dice -: come mai nell’obiettivo dichiarato di voler tenere unita la minoranza (SLOVENA n.d.r.) si finisce per dividere le altre due? Una divisione assurda, ricordo che la componente friulana è in maggioranza in questa regione, e che a Tarvisio c’è una minoranza germanofona che va tutelata. NON SI FANNO DIFFERENZE TRA UNA MINORANZA E L'ALTRA E LA TUTELA DI QUELLA SLOVENA NIENT'ALTRO E' CHE UNA SCUSA, nella supposizione che rappresenti un bacino di voti garantito».

    Non si stanca il primo cittadino di denunciare «l’assoluta discrasia e l’ingiustizia che crea questa legge: un cittadino che vuole candidarsi da Tarvisio parte in una condizione di estremo svantaggio e dovrà fare centinaia di chilometri in verticale attraverso la regione per competere con un bacino, quello di Trieste, da 200 mila persone». (...)
    ............

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