e pal Rilanç dal Friûl
Comunicato
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18 febbraio 2017
potrebbe cominciare così una doverosa lettera alla nostra governatrice per segnalare che il Friuli – Venezia Giulia (ci perdoni il trattino, ma così stà scritto nello Statuto e in Costituzione – art. 131) adesso ha bisogno di Lei.
La
Regione ha bisogno di Lei, e del fatto che Lei debba rivedere almeno
una delle Sue convinzioni, perchè i nostri giovani scappano
all'estero o, peggio, rinunciano a vivere, i nostri bambini e i
nostri vecchi subiscono i tagli al sistema sanitario, troppe
industrie chiudono e i dati delle Camere di Commercio sono impietosi
e non ci può consolare il fatto che i tatuatori sono in crescita del
300%,
il rapporto nascite/morti dei friulani è preoccupante,
e la Regione non ha sufficienti risorse per agire.
Credo di sintetizzare
correttamente il Suo pensiero dicendo che era Sua convinzione che la
nostra Regione avesse diritto a mantenere l'autonomia speciale per la
capacità di amministrarsi bene e correttamente, partecipando al
risanamento del Paese, mentre gli altri argomenti, storici,
linguistici ed economici che l'avevano fatta nascere, sarebbero ormai
sorpassati.
E con questo principio di
responsabilità, encomiabile e molto “friulano” ha accettato i
tagli alle risorse che lo Stato versa al Friuli – Venezia Giulia,
ma cinque miliardi in meno di risorse dallo Stato al nostro
territorio significano molto e ce ne stiamo rendendo conto.
Lei aveva ragione, o meglio,
avrebbe avuto ragione se anche le altre articolazioni di questo
incredibile Paese, avessero agito conseguentemente e tutti avessero
contribuito a risanarlo, ma così non sta avvenendo.
Ora Lei occupa anche un ruolo
fondamentale nel quadro politico nazionale, come vicesegretaria del
PD, ed ha certamente un quadro preciso di quanto sta avvenendo e che
potrei riassumere in soli due casi, tra i moltissimi: una Regione a
statuto speciale, con amministrazione di centrosinistra,
politicamente incapace di riscuotere 50 miliardi (miliardi) di tasse
evase e per la quale nessuno propone di cancellare la specialità e
la scelta del Ministro della difesa di proseguire nella politica di
crescita irrefrenabile della spesa per cacciabombardieri d'attacco e
portaerei (anche qui miliardi, mentre forse bisognerebbe pensare a un
moderno servizio di leva).
Allora Lei dovrebbe rivedere la
Sua convinzione in coerenza con quanto continua a fare il resto del
Paese e pretendere che si recuperi quanto tagliato in questi anni,
non solo con i doverosi ricorsi alla Corte Costituzionale, ma con una
precisa e forte azione politica. Ha i dati economici per pretenderlo,
ha le motivazioni giuridiche (pensi solo al tema della difesa delle
lingue minoritarie garantita dall'Europa e che Lei certamente ben
conosce) ha gli argomenti e il potere per mettere il tema sul tavolo
del partito.
per
il Comitato per l'Autonomia
e il Rilancio del Friuli
il
presidente
Paolo
Fontanelli
Chissà se la Presidente Serracchiani troverà il tempo per leggere questo Comunicato stampa.....impegnata com'è a Roma con il Partito Democratico!
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