venerdì 1 marzo 2013

VERGOGNA ! TONDO A RADIO RAI: TUTELARE IL FRIULANO? UNA CA....TA!


VERGOGNA! 
Tondo a Radio Rai.
Tutelare il friulano?
Una ca....ta !

Dal sito internet del settimanale
dell’Arcidiocesi di Udine
“La Vita Cattolica”

  
Tondo a Radio Rai. Tutelare il friulano? Una ca....ta

Incredibili esternazioni del presidente della Regione sulla promozione delle lingue minoritarie.



UDINE (28 febbraio, ore 17.10) - Le leggi di tutela e promozione delle lingue minoritarie? Una sciocchezza. Anzi, per dirla proprio con le parole gergali di Renzo Tondo, una “ca...ta”.

Incredibile ma vero, il presidente (friulano!) del Friuli-Venezia Giulia ha espresso questo “concetto” quest’oggi nel corso della trasmissione radiofonica della Rai regionale “I bombi inconsapevoli”, che vede protagonista il gruppo comico “I Papu”.

Il livello della puntata, con ospite Renzo Tondo in studio, non era certo dei più eccelsi. Difficile anche solo abbozzare un sorriso allo sketch di due candidati alle elezioni regionali che “ironizzano” in modo discutibile sul tema del lavoro e della disoccupazione (uno assicura il lavoro solo a chi lo vota e gli altri “si arrangino”; l’altro promette molto lavoro per chiarire infine che, a causa della spendig review, va inteso come lavoro a titolo gratuito), un problema serio che in questo momento attanaglia gravemente migliaia di famiglie in Friuli-Venezia Giulia.

Poi si scende sul greve, con il materializzarsi della “maschera” del friulano contadinotto e ignorante, al quale un immaginario professore impegnato ad elevare il dialetto veneziano al rango di lingua, non riesce a far ripetere semplici frasi in dialetto veneto, perché l’interpellato non riesce ad esprimersi che in lingua friulana (un falso clamoroso, perché il Friuli ha uno dei migliori tassi di apprendimento delle lingue straniere e chi parla friulano dalla tenera età risulta addirittura favorito).

Si ritorna in studio e il conduttore lancia la sua provocazione: “E pensare che noi in Consiglio regionale facciamo addirittura le traduzioni in friulano”. Tondo non fa una piega e rilancia: “Quando il mio predecessore (Riccardo Illy, ndr) volle fare una legge per il friulano, pensai che aveva fatto una ca…ta”. E dopo aver preso le distanze dall’iniziativa delle traduzioni simultanee, “che sono una iniziativa autonoma del Consiglio regionale” (peraltro governato dalla stessa maggioranza che sostiene Tondo), il presidente aggiunge: “Al massimo queste cose si potevano fare quando eravamo nei tempi dell’abbondanza. Ora non è più possibile”, dando così una curiosa definizione di un diritto umano (garantire l’insegnamento scolastico e l’espressione, nelle sedi pubbliche e attraverso i mass media alle lingue e culture minorizzate), tutelato dalle convenzioni dell’Unione Europea, dalla Costituzione italiana e da una legge nazionale (la 482) e garantito in tutti i Paesi democratici e civili.

Il conduttore in studio allora rincara la dose, allargando l’attacco a tutte le minoranze linguistiche della regione: “Chissà poi in quale friulano si traduce (ignorando, o facendo finta di ignorare, che esiste una lingua friulana letteraria normalizzata, ndr). E poi ci sono anche lo sloveno e il tedesco da tradurre!”, aggiunge ironico.

E anche il presidente non ha esitazione a chiudere la questione con un impegno velato ma minaccioso: “Sì, nella prossima legislatura dovremmo mettere il naso in queste questioni”.

Grande lo sconcerto tra i tanti friulani che non la pensano così (come le migliaia di genitori che hanno chiesto l’insegnamento del friulano per i propri figli nella scuola primaria), ma anche per i tanti contribuenti friulani che appena un mese fa hanno pagato il Canone Rai (e, dicono le statistiche, sono tra i più assidui e puntuali a saldare questa che è la tassa più evasa nel Belpaese)

e lo vedono utilizzato dalla sede di Trieste per sbeffeggiarli.

Rimane solo da sperare che quello in studio non fosse il vero Tondo ma un'imitazione molto ben riuscita.
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STATUTO SPECIALE
DI AUTONOMIA
FRIULI – VENEZIA GIULIA


Art. 3
Nella  Regione e' riconosciuta parita' di diritti e di trattamento a tutti i cittadini, qualunque  sia  il  gruppo linguistico al quale appartengono, con la salvaguardia delle rispettive caratteristiche etniche e culturali.


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Art. 6 della
COSTITUZIONE ITALIANA

“La Repubblica italiana tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”
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L.482/1999
Attuativa dell’art. 6
della Costituzione italiana
Art. 2
1. In attuazione dell'articolo 6 della Costituzione e in armonia con i princípi generali stabiliti dagli organismi europei e internazionali, la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo.

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9 commenti:

  1. E la sede di Trieste, sarebbe la sede RAI regionale delegata a produrre trasmissioni radiofoniche in lingua friulana?

    Incredibili poi le esternazioni di Renzo Tondo, riportate dal settimanale "La Vita Cattolica", il quale Tondo evidentemente dimentica di essere il Presidente di una Regione a Statuto speciale che basa la sua specialità sulla presenza massiccia di tre minoranze linguistiche (friulana, slovena e germanica) e che, evidentemente, pare ignorare l'art. 3 dello Statuto di autonomia speciale della nostra regione, Statuto che ha rango costituzionale !

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  2. Ma non è il PDL regionale che vorrebbe istituire a Udine - nell'ex Palazzo della Banca d'Italia - l'AGENZIA EUROPEA DELLE LINGUE MINORITARIE?

    Se queste sono le premesse....

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  3. Elezioni comunali 2013: incontro Pdl e Ioan

    PdL Udine: la dirigenza ha incontrato il candidato sindaco Adriano Ioan

    (…) In tale occasione il Pdl si confronterà su alcuni temi cardine attorno ai quali costruire il programma di governo della città:

    (…) Udine capitale delle lingue minoritarie (…): un progetto far diventare la città capitale europea delle lingue minoritarie. (…)

    http://www.udinetoday.it/politica/elezioni/comunali-udine-2013/incontro-pdl-ioan-punti-programma.html


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  4. 1. Maurizio Di Fant scrive:

    2 marzo 2013 alle 00:36

    L’ho sentito alla radio il sig. Tondo Renzo e non credevo alle mie orecchie. Parole sue: “La legge sul friulano la ritengo una cazzata”. Non aggiungo altro, non si sa mai, con i tempi che corrono… se non un “Very compliments, nol e il miò president!”

    Dal Blog del Direttore del quotidiano IL MESSAGGERO VENETO. Udine, Omar Monestier

    http://monestier-udine.blogautore.repubblica.it/2013/03/01/la-vita-cattolica-e-un-articolo-su-tondo-e-il-friulano/

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  5. Honsell a Tondo: plurilinguismo patrimonio da difendere

    La replica del sindaco di Udine alle affermazioni del governatore contro la tutela del friulano

    UDINE (4 marzo, ore 10) - “La mia posizione sul ruolo e sulla tutela del friulano è diametralmente opposta a quella del presidente Tondo. Il plurilinguismo, tutelato tra l’altro dalla legge 482 sulle lingue minoritarie, rappresenta un patrimonio, un’opportunità straordinaria e una ricchezza culturale per questa regione».

    Così il sindaco di Udine, Furio Honsell, commenta le dichiarazioni del presidente della Regione a Radio Rai sulla tutela della marilenghe.

    «Non ha senso cancellare aspetti così profondi come la tutela della lingua nei momenti di recessione economica – prosegue Honsell –. Spero che non passi questa visione perché allora sì ci troveremmo molto più poveri. Dobbiamo ricordare poi che è proprio il carattere plurilingue e pluriculturale a rendere speciale il Friuli-Venezia Giulia. Non mi stupisce se con questa visione il presidente Tondo non è riuscito a difendere nessun elemento di specialità della nostra regione, nemmeno sotto il profilo amministrativo, tanto che rispetto al patto di stabilità, ad esempio, siamo paradossalmente anche più penalizzati rispetto alle altre regioni. Spero che in questi ultimi due mesi ci si ravveda altrimenti i danni per il Friuli-Venezia Giulia saranno molto gravi”.
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    Copia/incolla dal sito del settimanale della Arcidiocesi di Udine – LA VITA CATTOLICA

    http://www.lavitacattolica.it/arcidiocesi_di_udine___il_portale/archivio_notizie/00007896_Honsell_a_Tondo__plurilinguismo_patrimonio_da_difendere.html

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  6. Dal sito internet del settimanale dell'Arcidiocesi di Udine LA VITA CATTOLICA:

    http://www.lavitacattolica.it/arcidiocesi_di_udine___il_portale/archivio_notizie/00007895_Scarabelli__Fontanini_ritiri_l_appoggio_al_governatore__nemico_del_Friuli_.html


    Scarabelli: Fontanini ritiri l'appoggio al governatore «nemico del Friuli»

    Lunedi 04 Marzo 2013

    Scarabelli: Fontanini ritiri l'appoggio al governatore

    Duro attacco del capogruppo del Pd dopo le affermazioni del presidente contro la marilenghe

    Palazzo Belgrado, sede della Provincia di Udine.UDINE (4 marzo, ore 9.30) - «Dopo aver svenduto la specialità, ci mancava anche questa grave affermazione di Tondo». «Ora Fontanini ritiri l'appoggio al governatore “carnico”».

    Così il capogruppo del Pd in consiglio provinciale, Arnaldo Scarabelli, commenta ledichiarazioni del presidente della Regione a Radio Rai.

    «Al presidente Tondo non bastava aver aggravato lo stato di crisi economica e finanziaria della Regione – scrive Scarabelli in una nota –, con la “disgrazia” del patto firmato con Tremonti dei 370 milioni di euro da versare alle casse statali, dalle ripercussioni negative a cascata (es. Patto di stabilità interno) sulle finanze dei Comuni e sulle piccole e medie imprese friulane, e aver sottoscritto quello di Sirmione tra Maroni, Cota, Zaia e Tondo per la creazione di una macroregione del Nord. ll “patto” di Sirmione propone un’incondizionata resa del Friuli alla causa politica padana, con l’annessione alla nuova centralità “lombardoveneta” e con la sottrazione della specialità regionale».

    «In Consiglio provinciale, in questi ultimi mesi, ho fatto una battaglia assieme al presidente Fontanini (una delle poche condivise tra Pd e Lega sui banchi di Palazzo Belgrado) – scrive ancora Scarabelli – per difendere l’insegnamento della lingua friulana nelle scuole dell’obbligo, anche a seguito di sedicenti attacchi da parte di gruppi di genitori, specie a Remanzacco dove erano apparsi dei volantini contrari all’attività didattica veicolare in marilenghe. Ora il presidente della provincia di Udine, on. Pietro Fontanini, non si limiti a prendere le distanze dalle gravissime affermazioni del presidente della Regione contro la nostra lingua e la nostra identità, è giunto il tempo di togliergli definitivamente la fiducia e l’appoggio politico perché Tondo, sempre più nemico del Friuli, non continui ad affossare la specialità e l’autonomia della nostra Regione».
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  7. Dal sito internet del Movimento Friuli

    http://www.movimentofriuli.it/rinegats/

    RINEGÂTS

    02/03/2013 | di Adrian Cescje | in Tramessîr

    Renzo Tondo, president de Regjon, al à dit intune trasmission radio chê altre dì che tutelâ la lenghe furlane e je (lu à dit par talian): ‘una cazzata’. Che al è tant che dî che l’articul 6 de Costituzion de Republiche (La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche) al è: une ‘cagata’.

    Pe ocasion, inalore, o fasìn cheste dediche, che e je ancje un judizi politic su la stature politiche di chescj nestris sorestants istituzionâi.

    DEDICHE

    A chestis vergognis dal Friûl - a chestis amebis de politiche nostrane - che si son ambientadis in ogni stagjon e in ogni ete - a cheste miserie politiche - grande tant che e je grande e sglonfe la lôr culture provinciâl nazionalfassiste - a chescj rinegâts de identitât plui profonde de lôr Tiere - che nissun si dismentei mai di voaltris - ancje dopo che us varan parâts vie - par che il Friûl al provi vergogne - simpri - di vêus votâts - une volte

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  8. MA QUANTI “AMICI” HA IL PRESIDENTE RENZO TONDO !!

    Da una intervista al Presidente della Società filologica Friulana, Lorenzo Pelizzo, pubblicata sul quotidiano IL MESSAGGERO VENETO di Udine il 14 marzo 2013:

    (…) Circa l’infelice battuta del presidente Tondo, VOGLIO CONSIDERARLA UN’USCITA GOLIARDICA, anche se debbo riconoscere che il governatore non si è mai speso troppo per il sostegno alla cultura friulana (…)

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/03/14/news/pelizzo-si-cerca-di-attentare-alla-specialita-della-regione-1.6698333
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    A quanto pare, mentre il comico Paolo Villaggio, per molto meno, risulta essersi “beccato” una denuncia per diffamazione da parte della Società Filologica Friulana, per Renzo Tondo – da parte della Filologica - non c’è neppure una bonaria tirata d’orecchi! Assolto con formula piena per non avere commesso il fatto! Incredibile!

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  9. Lettera pubblicata il 7 marzo 2013 sul quotidiano IL GAZZETTINO edizione di Udine e, sempre il 7 marzo 2013, sul settimanale della Arcidiocesi di Udine LA VITA CATTOLICA.

    SIAMO TANTI AD “ESSERE SCIOCCHI”

    Se per il signor Renzo Tondo “è sciocco tutelare il friulano”, sono sciocchi anche coloro che per questa tutela si sono battuti e si battono.

    Ma sciocco fu allora anche il parlamento italiano che con la legge 482 del 1999 definì noi fiulani minoranza linguistica storica.

    Sciocchi furono anche i padri costituenti che nel 1947 vollero, con l'art.6 della Costituzione impegnare tutta la Repubblica alla tutela delle minoranze linguistiche.
    Sciocchi furono pure i consiglieri regionali che negli anni novanta fissarono per legge la normalizzazione di questa lingua, approvando la prima legge di tuela regionale.

    Sciocchi furono anche i consiglieri regionali della passata amministrazione, che nel 2007 approvarono la legge 29 sulla tutela e la promozione del friulano.

    E se questa è stata una cazzata, per usare le parole del signor Tondo, fecero una cazzata anche i componenti della congregazione per il culto divino, che nel 2001 riconobbero a questa nostra lingua il grado di lingua liturgica.

    E naturalmente sono sciocchi tutti coloro che prendono sul serio le leggi dello stato, come quei genitori che hanno deciso di avvalersi dell'insegnamento del friulano.

    E se ora di fronte alle numerose e indignate rimostranze il signor Renzo Tondo di Tolmezzo dice che la sua è stata una semplice battuta, è doveroso ricordare a tutti che questo è invece il suo autentico pensiero.

    Infatti nel 2008, a S.Daniele, davanti ai suoi sostenitori, egli si espresse proprio su questo tema dicendo di non credere nella tutela delle minoranze linguistiche e di non credere nelle autonomie speciali.

    Come ha potuto una persona così assumere la carica di presidente di una regione a Statuto Speciale, la cui specialità si fonda essenzialmente sulla presenza di minoranze linguistiche sul proprio territorio? Forse perchè siamo stati così sciocchi da votare lui e i suoi degni compari?

    Del resto il signor Renzo Tondo di Tolmezzo sa benissimo che il dibattito sulla tutela delle minoranze è chiuso e che alla sua amministrazione spettava solo di mettere in pratica quanto prescritto dalle leggi.

    Questo purtroppo è avvenuto solo in minima parte, e anzi l'amministrazione Tondo verrà ricordata per i suoi atteggiamenti persecutori nei confronti della minoranza linguistica friulana. E se questo politico di lungo corso ha voluto fare una tale cosciente provocazione, probabilmente è stato solo per tentare di sviare gli elettori dai gravi errori ed omissioni della sua amministrazione.

    Remo Brunetti - Cavazzo Carnico

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