sabato 2 marzo 2013

RENZO TONDO, PAOLO VILLAGGIO E LA LINGUA FRIULANA


RENZO TONDO,
PAOLO VILLAGGIO
E LA LINGUA FRIULANA
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26 OTTOBRE 2011

RENZO TONDO, Presidente della Regione a Statuto speciale Friuli – Venezia Giulia, da un articolo pubblicato il 26 ottobre 2011 sul quotidiano Il Messaggero Veneto, così risulta aver dichiarato relativamente ad un “apprezzamento” di Paolo Villaggio sui Friulani:
(…) Pagina 42 dell’opera: “Gli altoatesini parlano e scrivono per dispetto solo in tedesco, e i friulani, che per motivi alcolici non sono mai riusciti a esprimersi in italiano, parlano ancora una lingua fossile impressionante, hanno un alito come se al mattino avessero bevuto una tazza di merda e l’abitudine di ruttare violentemente”. (…)

Di certo nemmeno un sorrisetto tirato ha solcato il volto di Tondo, cui quelle frasi sono state segnalate e lette (dove sta scritto che un libro va divorato non appena uscito in libreria?). Perché il governatore annuncia querela. Una battuta? No, no, non c’è alcun intento ironico.

«Trovo quanto scritto da Villaggio volgare, offensivo e segno del decadimento dei tempi. Da una prima verifica – tuona Tondo – ci sono gli estremi per una querela. Ho dato mandato all’ufficio legale di verificare e giovedì in giunta avremo una prima relazione. E se gli avvocati mi confermeranno che ci sono gli estremi non esiterò a presentare querela»

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MARZO 2013


Paolo Villaggio è il comico che ha creato Fantozzi, Renzo Tondo è una figura istituzionale importante essendo il Presidente della Regione ad autonomia speciale Friuli – Venezia Giulia e le sue esternazioni hanno ben altro peso istituzionale di quelle di un comico di successo quale è stato Paolo Villaggio.

Se quanto scritto da Paolo Villaggio per sbeffeggiare i friulani è “volgare, offensivo e segno del decadimento dei tempi, secondo l’opinione espressa dallo stesso Renzo Tondo nell'ottobre 2011, le esternazioni del Presidente della Regione Renzo Tondo sui diritti linguistici della comunità friulanofona, per il ruolo istituzionale che lo stesso ricopre, cosa sono? Volgari, offensive e segno del decadimento dei tempi? O ancor peggio qualicabili?

LA REDAZIONE DEL BLOG
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Dal Blog del
COMITATO 482

Ospit di une trasmission radiofoniche de RAI regjonâl, il president dal Friûl - Vignesie Julie al varès dite che par lui la leç su la lenghe furlane imbastide intant de aministrazion Illy e je une "ca..de" e che pal furlan i bêçs si podeve spindiju cuant che si veve bondance, no cumò che e je criùre. La gnove e ven segnalade e comentade intal sît internet dal setemanâl "La Vita Cattolica", cemût che si pues lei achì.
Che pal president de Regjon il furlan nol fos une prioritât si lu veve za capît. Lui stes lu veve declarât sul imprin de legjislature.
Chel istès di un rapresentant des istituzions, clamadis par primis a mostrâ rispiet pes leçs e pe lôr metude in vore, e dal president di une Regjon che là sô reson di autonomie aromai e je dome la presince maioritarie di comunitâts che a fevelin une lenghe divierse di chê dal stât, si saressin spietât un compuartament diviers.
Si saressin spietâts plui rispiet pai principis che o cjatìn tes convenzions europeanis (che ancje il Friûl - VJ al è clamât a rispietâ), te Costituzion de Republiche taliane, tal Statût di Autonomie e tes leçs statâls e regjonâls; plui rispiet par ducj chei furlans che i tegnin ae lôr lenghe e ae lôr identitât.
O vin simpri cirût di mantignî un nivel di rispiet pes istituzions, ancje cuant che lis vin contestadis pai lôr compuartaments, ma cui che nol à rispiet nol merete rispiet.
Se o vin di fevelâ di bêçs straçâts in timps di criùre, no acetìn lezions di cui che cul so pat cun Tremonti al à obleât la nestre Regjon - ven a dî ducj i citadins dal Friûl - Vignesie Julie - a dâi al guvier talian 370 milions ad an in cambi di promessis vueidis. I 370 milions ad an che Tondo i à regalât a Rome a corispuindin ae cifre che la sô aministrazion (basantsi sui numars de finanziarie dal 2013) e spindarès pal furlan in 222 agns.
Cui isal alore che al strace pardabon i bêçs? Cui isal - par doprâ lis peraulis di Tondo - chel che al fâs pardabon "ca..dis"? 
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9 commenti:

  1. Da un articolo pubblicato oggi sul quotidiano IL MESSAGGERO VENETO - Udine

    (...) «VA TENUTO CONTO DEL CONTESTO – ha infatti dichiarato Lorenzo Zanon presidente dell’ARLeF (Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane) – credo e sono sicuro che Tondo, al di là delle sue posizioni personali, sa bene che ci possiamo permettere la specialità della nostra Regione, che interessa tutta la comunità, proprio grazie alle minoranze linguistiche, e in primis al friulano, con tutto quello che comporta da un punto di vista dello sviluppo socio economico».(...)"

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/03/02/news/tondo-a-radio-rai-regionale-sciocco-tutelare-il-friulano-1.6624685

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    SEMPLICEMENTE SCANDALOSA - SE VERA - QUESTA DIFESA D’UFFICIO DI RENZO TONDO, DA PARTE DEL PRESIDENTE DELL’ARLeF LORENZO ZANON !

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  2. Dal Blog del Direttore del quotidiano IL MESSAGGERO VENETO, Omar Monestier:

    xxyyzzxxyyzz scrive:
    2 marzo 2013 alle 22:57

    Paolo Villaggio è stato messo in croce, minacciato di querele milionarie e obbligato a chiedere scusa a tutti i friulani del mondo! Lui, ligure e comico di professione.
    Tondo non è stato messo in croce, non è stato minacciato di querele, non è stato obbligato a chiedere scusa a nessuno. Lui, friulano e “comico” non di professione.
    (...)
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    http://monestier-udine.blogautore.repubblica.it/2013/03/01/la-vita-cattolica-e-un-articolo-su-tondo-e-il-friulano/comment-page-1/#comment-18417

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  3. No l'è che Tondo "... al varès dite", lu à propìt dìt, iò lu scoltavi, che le leç sul furlàn di Illy a jè "una cazzata"!
    Sarèss une "grandissima cazzata" che i furlàns a tornàssin a votà un basoâl dal gjenar.
    O l'ae, invezzit, urût cirì votos là che il furlàn no si fevele?

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  4. Dal sito istituzionale della Regione Friuli-Venezia Giulia

    http://www.consiglio.regione.fvg.it/pagine/comunicazione/comunicatistampa.asp?comunicatoStampaId=293774

    5 Marzo 2013, ore 11:52

    (ACON) Trieste, 5 mar - COM/AB - Il presidente della Regione Renzo Tondo replica sulla stampa cercando di giustificare le sue affermazioni contro la legge regionale 29 del 2007 per la tutela, la valorizzazione e la promozione della lingua friulana, d'iniziativa della precedente Giunta regionale guidata dal presidente Illy, limitando la propria valutazione ai soli tabelloni e alla cartellonistica.

    Ancora una volta - commenta il consigliere regionale del PD Franco Iacop - Tondo cerca di giustificare a posteriori espressioni e azioni che sono lesive dell'identità friulana e della più ampia specialità regionale.

    La legge sul friulano, infatti, ha voluto rappresentare nella visione propria della precedente Amministrazione regionale, lo spirito e la ricchezza della multiculturalità del Friuli Venezia Giulia e del valore dell'identità linguistica e culturale che caratterizza ampia parte della regione stessa.

    La legge, prima di riguardare "cartelloni e tabelle su come si scrive", è soprattutto riconoscimento di un'opportunità di conservazione, recupero e valorizzazione di una peculiare caratteristica di popolo che si esprime attraverso la tutela del proprio idioma e delle proprie tradizioni, tra l'altro riconosciuta dalla legge statale 482 del 1999.

    Probabilmente - conclude Iacop - il presidente Tondo non è dotato di questa sensibilità e ancor meno ritiene che sia un tratto fondamentale della specialità regionale.

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  5. Honsell a Tondo: plurilinguismo patrimonio da difendere

    La replica del sindaco di Udine alle affermazioni del governatore contro la tutela del friulano

    UDINE (4 marzo, ore 10) - “La mia posizione sul ruolo e sulla tutela del friulano è diametralmente opposta a quella del presidente Tondo. Il plurilinguismo, tutelato tra l’altro dalla legge 482 sulle lingue minoritarie, rappresenta un patrimonio, un’opportunità straordinaria e una ricchezza culturale per questa regione».

    Così il sindaco di Udine, Furio Honsell, commenta le dichiarazioni del presidente della Regione a Radio Rai sulla tutela della marilenghe.

    «Non ha senso cancellare aspetti così profondi come la tutela della lingua nei momenti di recessione economica – prosegue Honsell –. Spero che non passi questa visione perché allora sì ci troveremmo molto più poveri. Dobbiamo ricordare poi che è proprio il carattere plurilingue e pluriculturale a rendere speciale il Friuli-Venezia Giulia. Non mi stupisce se con questa visione il presidente Tondo non è riuscito a difendere nessun elemento di specialità della nostra regione, nemmeno sotto il profilo amministrativo, tanto che rispetto al patto di stabilità, ad esempio, siamo paradossalmente anche più penalizzati rispetto alle altre regioni. Spero che in questi ultimi due mesi ci si ravveda altrimenti i danni per il Friuli-Venezia Giulia saranno molto gravi”.
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    Copia/incolla dal sito internet del settimanale della Arcidiocesi di Udine – LA VITA CATTOLICA - Ud

    http://www.lavitacattolica.it/arcidiocesi_di_udine___il_portale/archivio_notizie/00007896_Honsell_a_Tondo__plurilinguismo_patrimonio_da_difendere.html

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  6. Dal sito internet del settimanale dell'Arcidiocesi di Udine LA VITA CATTOLICA:

    http://www.lavitacattolica.it/arcidiocesi_di_udine___il_portale/archivio_notizie/00007895_Scarabelli__Fontanini_ritiri_l_appoggio_al_governatore__nemico_del_Friuli_.html


    Scarabelli: Fontanini ritiri l'appoggio al governatore «nemico del Friuli»

    Lunedi 04 Marzo 2013

    Scarabelli: Fontanini ritiri l'appoggio al governatore

    Duro attacco del capogruppo del Pd dopo le affermazioni del presidente contro la marilenghe

    Palazzo Belgrado, sede della Provincia di Udine.UDINE (4 marzo, ore 9.30) - «Dopo aver svenduto la specialità, ci mancava anche questa grave affermazione di Tondo». «Ora Fontanini ritiri l'appoggio al governatore “carnico”».

    Così il capogruppo del Pd in consiglio provinciale, Arnaldo Scarabelli, commenta ledichiarazioni del presidente della Regione a Radio Rai.

    «Al presidente Tondo non bastava aver aggravato lo stato di crisi economica e finanziaria della Regione – scrive Scarabelli in una nota –, con la “disgrazia” del patto firmato con Tremonti dei 370 milioni di euro da versare alle casse statali, dalle ripercussioni negative a cascata (es. Patto di stabilità interno) sulle finanze dei Comuni e sulle piccole e medie imprese friulane, e aver sottoscritto quello di Sirmione tra Maroni, Cota, Zaia e Tondo per la creazione di una macroregione del Nord. ll “patto” di Sirmione propone un’incondizionata resa del Friuli alla causa politica padana, con l’annessione alla nuova centralità “lombardoveneta” e con la sottrazione della specialità regionale».

    «In Consiglio provinciale, in questi ultimi mesi, ho fatto una battaglia assieme al presidente Fontanini (una delle poche condivise tra Pd e Lega sui banchi di Palazzo Belgrado) – scrive ancora Scarabelli – per difendere l’insegnamento della lingua friulana nelle scuole dell’obbligo, anche a seguito di sedicenti attacchi da parte di gruppi di genitori, specie a Remanzacco dove erano apparsi dei volantini contrari all’attività didattica veicolare in marilenghe. Ora il presidente della provincia di Udine, on. Pietro Fontanini, non si limiti a prendere le distanze dalle gravissime affermazioni del presidente della Regione contro la nostra lingua e la nostra identità, è giunto il tempo di togliergli definitivamente la fiducia e l’appoggio politico perché Tondo, sempre più nemico del Friuli, non continui ad affossare la specialità e l’autonomia della nostra Regione».
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  7. Dal sito internet del Movimento Friuli

    http://www.movimentofriuli.it/rinegats/

    RINEGÂTS

    02/03/2013 | di Adrian Cescje | in Tramessîr

    Renzo Tondo, president de Regjon, al à dit intune trasmission radio chê altre dì che tutelâ la lenghe furlane e je (lu à dit par talian): ‘una cazzata’.

    Che al è tant che dî che l’articul 6 de Costituzion de Republiche (La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche) al è: une ‘cagata’.

    Pe ocasion, inalore, o fasìn cheste dediche, che e je ancje un judizi politic su la stature politiche di chescj nestris sorestants istituzionâi.

    DEDICHE

    A chestis vergognis dal Friûl - a chestis amebis de politiche nostrane - che si son ambientadis in ogni stagjon e in ogni ete - a cheste miserie politiche - grande tant che e je grande e sglonfe la lôr culture provinciâl nazionalfassiste - a chescj rinegâts de identitât plui profonde de lôr Tiere - che nissun si dismentei mai di voaltris - ancje dopo che us varan parâts vie - par che il Friûl al provi vergogne - simpri - di vêus votâts - une volte.
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  8. MA QUANTI “AMICI” HA IL PRESIDENTE RENZO TONDO !!

    Da una intervista al Presidente della Società filologica Friulana, Lorenzo Pelizzo, pubblicata sul quotidiano IL MESSAGGERO VENETO di Udine il 14 marzo 2013:

    (…) Circa l’infelice battuta del presidente Tondo, VOGLIO CONSIDERARLA UN’USCITA GOLIARDICA, anche se debbo riconoscere che il governatore non si è mai speso troppo per il sostegno alla cultura friulana (…)

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/03/14/news/pelizzo-si-cerca-di-attentare-alla-specialita-della-regione-1.6698333

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    A quanto pare, mentre il comico Paolo Villaggio, per molto meno, risulta essersi “beccato” una denuncia per diffamazione da parte della Società Filologica Friulana, per Renzo Tondo – da parte della Filologica - non c’è neppure una bonaria tirata d’orecchi.

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  9. Lettera pubblicata il 7 marzo 2013 sul quotidiano IL GAZZETTINO edizione di Udine e, sempre il 7 marzo 2013, sul settimanale della Arcidiocesi di Udine LA VITA CATTOLICA.

    SIAMO TANTI AD “ESSERE SCIOCCHI”

    Se per il signor Renzo Tondo “è sciocco tutelare il friulano”, sono sciocchi anche coloro che per questa tutela si sono battuti e si battono.

    Ma sciocco fu allora anche il parlamento italiano che con la legge 482 del 1999 definì noi fiulani minoranza linguistica storica.

    Sciocchi furono anche i padri costituenti che nel 1947 vollero, con l'art.6 della Costituzione impegnare tutta la Repubblica alla tutela delle minoranze linguistiche.
    Sciocchi furono pure i consiglieri regionali che negli anni novanta fissarono per legge la normalizzazione di questa lingua, approvando la prima legge di tuela regionale.

    Sciocchi furono anche i consiglieri regionali della passata amministrazione, che nel 2007 approvarono la legge 29 sulla tutela e la promozione del friulano.

    E se questa è stata una cazzata, per usare le parole del signor Tondo, fecero una cazzata anche i componenti della congregazione per il culto divino, che nel 2001 riconobbero a questa nostra lingua il grado di lingua liturgica.

    E naturalmente sono sciocchi tutti coloro che prendono sul serio le leggi dello stato, come quei genitori che hanno deciso di avvalersi dell'insegnamento del friulano.

    E se ora di fronte alle numerose e indignate rimostranze il signor Renzo Tondo di Tolmezzo dice che la sua è stata una semplice battuta, è doveroso ricordare a tutti che questo è invece il suo autentico pensiero.

    Infatti nel 2008, a S.Daniele, davanti ai suoi sostenitori, egli si espresse proprio su questo tema dicendo di non credere nella tutela delle minoranze linguistiche e di non credere nelle autonomie speciali.

    Come ha potuto una persona così assumere la carica di presidente di una regione a Statuto Speciale, la cui specialità si fonda essenzialmente sulla presenza di minoranze linguistiche sul proprio territorio? Forse perchè siamo stati così sciocchi da votare lui e i suoi degni compari?

    Del resto il signor Renzo Tondo di Tolmezzo sa benissimo che il dibattito sulla tutela delle minoranze è chiuso e che alla sua amministrazione spettava solo di mettere in pratica quanto prescritto dalle leggi.

    Questo purtroppo è avvenuto solo in minima parte, e anzi l'amministrazione Tondo verrà ricordata per i suoi atteggiamenti persecutori nei confronti della minoranza linguistica friulana. E se questo politico di lungo corso ha voluto fare una tale cosciente provocazione, probabilmente è stato solo per tentare di sviare gli elettori dai gravi errori ed omissioni della sua amministrazione.

    Remo Brunetti - Cavazzo Carnico

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