domenica 9 dicembre 2012

"INNOVACTION" E' IRRINUNCIABILE !


“Innovaction”
è irrinunciabile !


"(...) Ma che silenzio nei Piani alti della politica regionale! Tondo dove sta? E Serracchiani perché tace? E i leader friulani del PDL perché non parlano?, e l’opposizione perché è così distratta? E troppi altri nostri rappresentanti stanno tacendo. Quando finalmente un impegno  serio delle forze partitiche con programmi e date per il riavvio di questo prezioso Strumento per il rilancio dell’economia del Friuli?"

Giancarlo Castellarin

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Economia e Innovaction
di
Giancarlo Castellarin

La flessione dell’attività manifatturiera regionale (orgoglio delle tre provincie friulane) che continua secondo i dati Bankitalia che riguardano l’export e l’occupazione, mentre è in ripresa nelle altre realtà del Nord, la dice lunga sull’inefficacia delle politiche economiche regionali. ( Ad esempio solo ora si pensa a un piano per l’economia verde, settore che da un pezzo fa da protagonista nei programmi anticrisi).
Già alcuni economisti avevano indicato come dal periodo di precrisi si segnalava in regione un calo degli investimenti industriali perché dirottati verso altre aree. Si cominciò allora a parlare degli strumenti possibili per affrontare la situazione di svantaggio competitivo rispetto alle regioni contermini di Carinzia e dello Stato sloveno che presentano sistemi pubblici più attrattivi per investitori e operatori economici, ma senza esiti concreti.
Tre percorsi sembravano capaci di affrontare la questione competitività oltre il contrasto alla stretta creditizia e alla necessità di aggregazioni tra imprese generalmente di taglia insufficiente. Uno, una solida alleanza tra il mondo scientifico  e tecnico che desse vita a iniziative e ricerche per riorientare le produzioni regionali verso l’arricchimento tecnologico dei mix produttivi, un secondo era quello di una contrattazione con l’autorità nazionale ed europea per introdurre la Fiscalità di Vantaggio per ridurre il divario fiscale con le imprese Oltreconfine, terzo una implementazione dei servizi finanziari e di consulting  ad esempio di Friulia che accompagnassero le aziende a individuarne le criticità e a sostenerle nel rilancio produttivo e di mercato.
Verso il primo percorso al motto di Innovazione! Innovazione!, ci fu una reale mobilitazione in Friuli di istituzioni, personale politico, aziende e opinione pubblica che malgrado la ferma opposizione di Trieste, dettero luogo all’ avvio del Centro Ricerche Danieli e poi grazie all’apporto determinante dell’ Università di Udine all’ avvio di Innovaction”.
Ma nella successiva Giunta Tondo il sistema politico regionale si appiattiva su schemi del livello nazionale, limitandosi a rincorrere i punti di crisi con gli strumenti dell’ assistenza. Il dibattito politico invece di aggiungere agli obiettivi e programmi già individuati la ricerca delle sacche di rendita, burocratizzazione e inefficienza del  settore pubblico, principalmente collocati nella città giuliana, si è indirizzato verso la demolizione delle provincie e dei piccoli comuni.
Dagli autonomisti, dalla società civile, e finalmente anche dal mercato si cominciò a reagire alle fanta-astrazioni dei partiti riguardo al cosidetto Corridoio Cinque. Oggi finalmente si ragiona su potenzialità reali, cioè quelle dell’asse europeo Adriatico-Baltico che attraversa il Friuli e che grazie all’ammodernamento in corso nella tratta ferroviaria Klagenfurt-Vienna e dell’interesse della grande multinazionale del trasporto oceanico la Maersk ( multinazionale della logistica oceanica) verso l’Alto Adriatico prende corpo, malgrado l’attendismo della politica. L’opera sostituendo il Semmering crea anche una via concorrente verso Capodistria attraverso la soglia di Maribor, aiutata  indirettamente dalla Regione che ha frenato il progetto di Maersk verso il terminal Monfalcone. Da Roma con i soliti tagli orizzontali per fare cassa, si ridimensiona anche il sistema educativo. Anche  in regione non ci si preoccupa abbastanza di mantenere la capacità del sistema scolastico attraverso l’ottimizzazione di curriculi di studio, l’adeguamento di strutture e laboratori, l’orientamento al mercato del lavoro, di rendere disponibili al sistema forze giovani aggiornate e motivate.
Anzi si conduce un pretestuoso attacco all’autonomia dell’Università di Udine portato soprattutto durante l’assessorato della  giuliana Rosolen, dopo che le era riuscito di bloccare attraverso l’adesione di Tondo, l’odiata a Trieste Innovaction”. Un’iniziativa  di modesto costo, che costituisce un vero, originale  e incisivo strumento di politica industriale. Nasce infatti dalla consapevolezza che le sfide della competizione a livello globale si possono vincere solo con una costante attenzione all’innovazione  di prodotto, processo, servizi; e intende si dice “agevolare i contatti e le contaminazioni tra il mondo della ricerca, delle aziende e della finanza e rivolgersi a molti interlocutori attraverso le sue diverse componenti, dalla parte espositiva a quella convegnistica, dalle presentazioni di prodotto e ricerca agli eventi per il grande pubblico”.
Questo, con la convergenza di attori rappresentativi e vitali in un unico spazio e data al centro di un territorio di specifica vocazione economica in questo caso manifatturiera a Udine, può ridisegnare opportunità e prospettive a un sistema in recessione se tesi a progettare Futuro. E’ storico che le crisi spiazzino specialmente le entità periferiche ai sistemi nazionali, e al Friuli, già considerato periferia in FVG dai partiti, accade di nuovo.
Il saccheggio dei conti e delle prerogative di regione speciale da parte del Governo centrale andrà ancor più a peggiorare la situazione e ha indotto perfino il Governatore Tondo a una qualche reazione. Finalmente anche per Innovaction viene manifestato nuovo interesse.
L’assessore Molinaro afferma di rimbalzo al suo consigliere  UDC Tesolat, che lo strumento non è concorrenziale con l’iniziativa già realizzata dal Sindaco di Trieste di un Salone dell’innovazione nel settore degli alimenti con il determinante appoggio del ministro Clini. Appare senza ambiguità  la posizione del Sindaco di Udine che rivendica per la città  e il territorio il riavvio di Innovaction  fin dalla prossima Primavera.
Ma è chiaro che affinchè l’iniziativa sia anche incisiva,  non bastano i fondi del Comune capoluogo che ha subito più tagli, o i fondi ricavabili dall’abolizione di “Bianco e Nero”, ci vuole come ai tempi di Illy un vero coinvolgimento regionale.
Oltre agli autonomisti come il Comitato dell’Autonomia del Friuli che in ogni occasione possibile hanno continuato ad affermare che Innovaction è irrinunciabile, non c’è occasione in cui anche Confartigianato non ripeta il suo pressante invito  che sicuramente è condiviso anche dalle altre categorie produttive.

Ma che silenzio nei Piani alti della politica regionale! Tondo dove sta? E Serracchiani perché tace? E i leader friulani del PDL perché non parlano?, e l’opposizione perché è così distratta? E troppi altri nostri rappresentanti stanno tacendo. Quando finalmente un impegno  serio delle forze partitiche con programmi e date per il riavvio di questo prezioso Strumento per il rilancio dell’ economia del Friuli?

Giancarlo Castellarin
Comitato per l’autonomia e il rilancio del Friuli
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3 commenti:

  1. Il sopra riportato "Comunicato stampa" del "Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli" a firma di Giancarlo Castellarin, è stato pubblicato sul settimanale "LA VITA CATTOLICA" (Ud), giovedì 29 novembre 2012 - rubrica "Giornale aperto".

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  2. INNOVACTION - FIERA INTERNAZIONALE - UDINE, è stata istituita e finanziata dalla precedente Giunta Illy e cancellata dalla attuale Giunta Tondo.
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  3. DI "INNOVACTION" NE AVEVAMO GIA' PARLATO IN QUESTO POST....

    http://comitat-friul.blogspot.it/2012/08/trieste-scippa-udine-con-la-complicita.html

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