tag:blogger.com,1999:blog-5638306467729457120.post1631560314342375441..comments2022-03-29T16:57:44.592+02:00Comments on Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûl: RIFORMA COSTITUZIONALE RENZI-BOSCHI: "PATRIOTTISMO PARTITICO" E "CLAUSOLA VAMPIRO"Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûlhttp://www.blogger.com/profile/13856682835277125172noreply@blogger.comBlogger8125tag:blogger.com,1999:blog-5638306467729457120.post-28708464733636031512016-08-19T18:35:49.760+02:002016-08-19T18:35:49.760+02:00DA:
http://www.primocanale.it/notizie/-referendu...DA:<br /> <br />http://www.primocanale.it/notizie/-referendum-costituzionale-voto-no-anche-perch-la-camera-resta-pletorica--<br />175118.html<br /><br />"(...) IL SENATO NON VIENE ABOLITO: VIENE ELIMINATO IL VOTO DEI CITTADINI PER I SENATORI. A eleggere i senatori saranno i consiglieri regionali (e il Presidente della Repubblica). È solo uno specchietto per le allodole l’affermazione per cui l’elezione dei senatori da parte dei consigli regionali debba avvenire – peraltro limitatamente ai 74 consiglieri regionali – “in conformità delle scelte degli elettori”."<br /><br />Il nuovo Senato sarà composto da 74 consiglieri regionali, 21 sindaci, 5 senatori nominati dal Presidente della Repubblica per 7 anni e gli ex Presidenti della Repubblica. Così diventa, in sostanza, un “dopolavoro” per sindaci e consiglieri regionali, senza che sia previsto nessuno degli strumenti per assicurare una effettiva rappresentanza delle istituzioni territoriali. La Liguria poi, sarà oltremodo penalizzata in quanto potrà esprimere solo 2 senatori. (...)<br /><br />Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûlhttps://www.blogger.com/profile/13856682835277125172noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5638306467729457120.post-83856130198268379892016-08-19T15:56:01.863+02:002016-08-19T15:56:01.863+02:00nr. 25 di GNOVIS - anno 2016
Stampa della "As...nr. 25 di GNOVIS - anno 2016<br />Stampa della "Associazione identità e Innovazione"<br /><br />SECONDA E ULTIMA PARTE<br /><br /><br /><br />TERZA CORSIA<br />Dopo tre anni abbondanti di Governo regionale, Serracchiani, Commissaria straordinaria, a parte i soldi (160 milioni) avuti dallo Stato e ciò va senz'altro a suo merito, non ha realizzato neanche un km di asfalto. Ma ciò che è grave è che presto scadrà la concessione (marzo 2017) e la procedura di trasformazione in house di Autovie Venete per mantenerne la gestione, è ferma al palo, con il Consiglio regionale che non è neanche stato coinvolto. Banda larga Iniziativa progettuale ideata, realizzata e finanziata ancora dal Governo Illy, rallentato dal Governo Tondo per scelte politiche non adeguate. Solo ora si porterà a completamento ciò che abbiamo fatto noi. Quindi Serracchiani ha ben poco di cui auto compiacersi.<br /><br />ITALICUM<br />Affermare che è una buona legge è grottesco! Se per Serracchiani dare il 55% del Parlamento al Partito che consegue anche solo il 25/30% dei consensi è positivo, vuol dire che storpia gravemente il concetto di democrazia preferendolo a un subdolo autoritarismo!<br /><br />REREFENDUM COSTITUZIONALE<br />In questa materia, Serracchiani, dimostra di non avere a cuore la sorte della nostra Regione. Affermare che l'autonomia regionale è salva è una gran falsità. Forse non si è consultata con il Presidente del Consiglio Renzi il quale ritiene che la riforma fa chiarezza perché riaccentra allo Stato poteri e competenze che prima erano delle Regioni. Altra disattenzione di Serracchiani: anche oggi con la Costituzione e lo Statuto attuali, le riforme dello Statuto devono avvenire previa consultazione della regione ai fini della intesa. Quindi la riforma non ha inventato nulla di nuovo. Già la legge costituzionale del 2001 sanciva che alle regioni a statuto speciale si sarebbero applicate SOLO le norme più favorevoli. Invece ora stabilisce che le nuove norme non si applicano però sino all'adeguamento degli statuti speciali bontà loro, d'intesa con le regioni. È una norma ambigua che non lascia margini alla difesa delle autonomie speciali. Infatti é risaputo che non godono nella mente del premier Renzi di molta considerazione.<br />...............<br /><br />FINE DELL'ARTICOLOComitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûlhttps://www.blogger.com/profile/13856682835277125172noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5638306467729457120.post-44957575272568446392016-08-19T15:54:43.627+02:002016-08-19T15:54:43.627+02:00nr. 25 di GNOVIS - anno 2016
Stampa della "As...nr. 25 di GNOVIS - anno 2016<br />Stampa della "Associazione identità e Innovazione"<br /><br />PRIMA PARTE<br /><br />La intervista della Serracchiani La Presidente e Vicesegretaria Debora Serracchiani ha rilasciato il giorno di Ferragosto al “Messaggero Veneto” una intervista zeppa di imprecisioni e di affermazioni inaccettabili, che dimostrano oltretutto le difficoltà in cui si trova per i gravi errori commessi nell’intera Regione e soprattutto nelle città di Trieste e di Pordenone dove il Partito democratico e i suoi candidati hanno subito una sonora sconfitta. Crediamo che il commento diffuso da Gianfranco MORETTON, già assessore regionale alle infrastrutture della Giunta di centro sinistra di Riccardo Ily sia il più calzante e che merita di riportare, perché coincide perfettamente con il nostro pensiero, a parte qualche questione di stile.<br /><br />SANITA'<br />Le fandonie di Serracchiani non reggono di fronte alla realtà attuale dei fatti. Il csc (centro servizi condivisi) cominciò a operare nel 2005 (giunta Illy), prima esperienza regionale in Italia, ottenendo risparmi notevolissimi. Quindi perché oggi Serracchiani partendo proprio da quelle siringhe addita essere la novità del 2016? Sulla sanità in generale l'altra sua bugia è che se qualcuno avesse voglia e tempo di leggere i costi si accorgerebbe che proprio nel periodo di Serracchiani le risorse si sono spostate dal territorio all'ospedale. Quindi, nella realtà dei fatti Serracchiani ha fatto esattamente il contrario di ciò che afferma. Sul 118 bene fa lo Stato a evitare fughe in avanti improvvisate delle diverse Regioni essendo un servizio che deve avere una uniformità nazionale perché l'emergenza è necessaria per la tutela della vita delle persone. Perciò la Presidente sappia che la questione delle emergenze non ha niente a che fare con l'autonomia regionale! Come sempre Serracchiani evidenzia quel che ha da esser fatto ma dimentica che la riforma ha già ben due anni di vita e i risultati non sono solo mediocri ma, a dati di fatto, preoccupano prima di tutto i cittadini del fvg senza contare le notevoli proteste manifestate dagli operatori sanitari. <br />(CONTINUA)Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûlhttps://www.blogger.com/profile/13856682835277125172noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5638306467729457120.post-51007454682357614552016-08-16T23:41:34.067+02:002016-08-16T23:41:34.067+02:00Dal sito internet
www.referendumcostituzionale.onl...Dal sito internet<br />www.referendumcostituzionale.online<br /><br />da "CHI SIAMO"<br /><br />(QUARTA PARTE)<br /><br />"A questo scopo si è costituita una Associazione senza scopo di lucro denominata:<br /><br />“Comitato per il No nel referendum sulle modifiche alla Costituzione”.<br /><br />La associazione è stata promossa dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale. <br /><br />SEDE LEGALE: Roma, Corso d’Italia 97, presso lo studio dell’avvocato Pietro Adami.<br /><br />La associazione è regolata dallo statuto ed ha come scopo immediato quello di promuovere la vittoria dei NO nel futuro referendum costituzionale. <br /><br />Il consiglio direttivo dell’Associazione “Comitato per il No nel referendum costituzionale” è composto da:<br /><br />Gustavo Zagrebelsky (presidente onorario), Alessandro Pace (presidente), Pietro Adami, Alberto Asor Rosa, Gaetano Azzariti, Francesco Baicchi, Vittorio Bardi, Mauro Beschi (comitato esecutivo), Felice Besostri, Francesco Bilancia, Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare, Sergio Caserta, Antonio Caputo, Francesca Chiavacci, Claudio De Fiores, Riccardo De Vito, Carlo Di Marco, Antonio Di Pietro, Giulio Ercolessi, Anna Falcone (vice presidente), Antonello Falomi (tesoriere), Gianni Ferrara, Tommaso Fulfaro (cassiere), Domenico Gallo (comitato esecutivo), Alfonso Gianni, Alfiero Grandi (vice presidente vicario), Maurizio Landini, Raniero La Valle, Paolo Maddalena, Giovanni Palombarini, Vincenzo Palumbo, Francesco Pardi, Livio Pepino, Antonio Pileggi, Marta Pirozzi, Ugo Giuseppe Rescigno, Stefano Rodotà, Franco Russo, Giovanni Russo Spena, Cesare Salvi, Mauro Sentimenti, Carlo Smuraglia (comitato esecutivo), Enrico Solito, Armando Spataro, Massimo Villone, Vincenzo Vita, Mauro Volpi."<br />..............<br /><br />FINE DOCUMENTO<br /> Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûlhttps://www.blogger.com/profile/13856682835277125172noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5638306467729457120.post-735641081462844982016-08-16T23:39:50.203+02:002016-08-16T23:39:50.203+02:00Dal sito internet
www.referendumcostituzionale.onl...Dal sito internet<br />www.referendumcostituzionale.online<br /><br />da "CHI SIAMO"<br /><br /><br /><br />(TERZA PARTE)<br /><br />"La funzione di revisione rimane bicamerale, ma i numeri necessari sono alla Camera artificialmente garantiti alla maggioranza di governo, mentre in Senato troviamo membri privi di qualsiasi legittimazione sostanziale a partecipare alla delicatissima funzione di modificare la Carta fondamentale. <br /><br />L’incontro delle forze politiche antifasciste in Assemblea costituente trovò fondamento nella condivisione di essenziali obiettivi di eguaglianza e giustizia sociale, di tutela di libertà e diritti. Sul progetto politico fu costruita un’architettura istituzionale fondata sulla partecipazione democratica, sulla rappresentanza politica, sull’equilibrio tra i poteri. Il disegno di legge Renzi-Boschi stravolge radicalmente l’impianto della Costituzione del 1948, ed è volto ad affrontare un momento storico difficile e una pesante crisi economica concentrando il potere sull’esecutivo, riducendo la partecipazione democratica, mettendo il bavaglio al dissenso. Non basta certo in senso contrario l’argomento che la proposta riguarda solo i profili organizzativi. <br /><br />L’impatto sulla sovranità popolare, sulla rappresentanza, sulla partecipazione democratica, sul diritto di voto è indiscutibile. <br /><br />Più in generale, l’assetto istituzionale è decisivo per l’attuazione dei diritti e delle libertà di cui alla prima parte, come è stato reso evidente dalla sciagurata riforma dell’articolo 81 della Costituzione. <br /><br />Bisogna dunque battersi contro questa modifica della Costituzione. <br /><br />Ora facendo mancare il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti in seconda deliberazione.<br /><br />E poi con una battaglia referendaria come quella che fece cadere nel 2006, con il voto del popolo italiano, la riforma — parimenti stravolgente — approvata dal centrodestra.<br /><br />Per queste ragioni il Comitato per il No nel referendum sulle modifiche della Costituzione ritiene che occorra impedire che questa “riforma” cambi il volto costituzionale delle nostra Repubblica. Su queste basi si è proceduto a costituire Il Comitato per il NO nel referendum costituzionale che si propone dí difendere i principi della vigente Costituzione Repubblicana; e si propone inoltre di promuovere nelle forme previste il referendum previsto dall’art. 138 Cost. contro la legge costituzionale di cui al d.d.l. Renzi-Boschi 1429 5. e 2613 – b C. qualora questa venisse definitivamente approvata, sempre che nel frattempo le Camere non abbiano eliminato o modificato gli articoli palesemente contrari ai principi supremi della Costituzione che al momento la caratterizzano”.<br /><br />(CONTINUA)Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûlhttps://www.blogger.com/profile/13856682835277125172noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5638306467729457120.post-81230008424195136892016-08-16T23:36:59.148+02:002016-08-16T23:36:59.148+02:00Dal sito internet
www.referendumcostituzionale.onl...Dal sito internet<br />www.referendumcostituzionale.online<br /><br />da "CHI SIAMO"<br /><br />(SECONDA PARTE)<br /><br />"Non basta l’argomento del taglio del costi, che più e meglio poteva perseguirsi con scelte diverse. <br /><br />Né basta l’intento dichiarato di costruire una più efficiente Repubblica delle autonomie, smentito dal complesso e farraginoso procedimento legislativo, e da un rapporto stato-Regioni che solo in piccola parte realizza obiettivi di razionalizzazione e semplificazione, determinando per contro rischi di neo-centralismo. <br /><br />Il vero obiettivo della riforma è lo spostamento dell’asse istituzionale a favore dell’esecutivo. <br /><br />Una prova si trae dalla introduzione in Costituzione di un governo dominus dell’agenda dei lavori parlamentari. <br /><br />Ma ne è soprattutto prova la sinergia con la legge elettorale «Italicum», che aggiunge all’azzeramento della rappresentatività del senato l’indebolimento radicale della rappresentatività della camera dei deputati. Ballottaggio, premio di maggioranza alla singola lista, soglie di accesso, voto bloccato sui capilista consegnano la camera nelle mani del leader del partito vincente — anche con pochi voti - nella competizione elettorale, secondo il modello dell’uomo solo al comando. <br /><br />Ne vengono effetti collaterali negativi anche per il sistema di checks and balances.<br /><br />Ne risente infatti l’elezione del capo dello Stato, dei componenti della corte costituzionale, del Csm. <br /><br />E ne esce indebolita la stessa rigidità della Costituzione. <br /><br />(CONTINUA)Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûlhttps://www.blogger.com/profile/13856682835277125172noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5638306467729457120.post-9496235126916874412016-08-16T23:34:47.977+02:002016-08-16T23:34:47.977+02:00Dal sito internet
www.referendumcostituzionale.onl...Dal sito internet<br />www.referendumcostituzionale.online<br /><br />da "CHI SIAMO"<br /><br />Il Senato ha votato il testo della legge costituzionale di cui al d.d.l. Renzi-Boschi 1429 S. e 2613/b C. e il governo Renzi è intenzionato a farla approvare al più presto.<br /><br />Contando sulla possibilità che si svolga il referendum previsto dall’articolo 138 della Costituzione è stato costituito il “Comitato per il NO nel referendum sulle modifiche della Costituzione” il 30 ottobre 2015 a Roma, nella forma di Associazione presso il notaio Atlante.<br /><br />Il Comitato per il NO nel referendum previsto dall’articolo138 si è costituito sulla base della seguente piattaforma politica:<br /><br />Il disegno di legge costituzionale Renzi-Boschi di riforma della Parte II della Costituzione dissolve l’identità della Repubblica nata dalla Resistenza. È inaccettabile per il metodo e per i contenuti e lo è ancor di più in rapporto alla legge elettorale (52/2015) già approvata.<br /><br />Nel metodo: è stato costruito per la sopravvivenza di un governo e di una maggioranza privi di qualsiasi legittimazione sostanziale dopo la sentenza con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità del «Porcellum». Molteplici forzature di prassi e regolamenti hanno determinato in parlamento spaccature insanabili tra le forze politiche, portando all’approvazione da parte di possibili maggioranze raccogliticce e occasionali, rese unicamente dal premio di maggioranza dichiarato illegittimo.<br /><br />Nei contenuti: la cancellazione della elezione diretta dei senatori, la drastica riduzione dei componenti — lasciando immutato il numero del deputati — la composizione fondata su persone selezionate per la titolarità di un diverso mandato (e tratta da un ceto politico di cui l’esperienza dimostra la prevalente bassa qualità) colpiscono irrimediabilmente il principio della rappresentanza politica e gli equilibri del sistema istituzionale. <br /><br />(CONTINUA)<br />Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûlhttps://www.blogger.com/profile/13856682835277125172noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5638306467729457120.post-52356720963510962082016-08-16T21:00:57.025+02:002016-08-16T21:00:57.025+02:00Ettore Rosato:
"TRIESTE. «Se falliamo, non s...Ettore Rosato:<br /><br />"TRIESTE. «Se falliamo, non so chi potrà assumersi in futuro la responsabilità di cambiare la Costituzione». "<br />...........<br /><br />COMMENTO:<br /><br />Dopo Renzi..... il diluvio universale?<br />Suvvia non si facciano affermazioni idiote! La Costituzione è già stata più volte modificata e, fino a prova contraria, Renzi "non cammina ancora sulle acque..."<br /><br />E Rosato sarebbe il capogruppo del Pd alla Camera? Figurati gli altri.... <br />Comitât pe Autonomie e pal Rilanç dal Friûlhttps://www.blogger.com/profile/13856682835277125172noreply@blogger.com