sabato 9 luglio 2016

CHE FINE HANNO FATTO I RICORSI CONTRO L'ITALIKUM?


Che fine hanno fatto

i ricorsi contro l’ITALIKUM?

 
............................
 

Dal Blog

del senatore Felice Besostri
 
21 giugno 2016

 Intervista a cura di Piero Ricca
 
Pubblicato su: Il fatto Quotidiano
 
 
 
Intervista al senatore Felice Besostri
 

Avvocato Besostri, facciamo il punto della strategia di ricorsi contro l’Italicum.
 
I Tribunali che abbiamo interpellato sono quelli civili di Torino, Genova, Milano, Brescia, Venezia, Bologna, Firenze, Ancona, Perugia, Roma, L’Aquila, Bari, Lecce, Napoli, Potenza, Catanzaro, Messina. A breve Caltanissetta e Cagliari. L’obiettivo è quello di ottenere più ordinanze di rimessione alla Corte Costituzionale sui quattordici motivi di ricorso. Bisognava evitare che per avere un giudizio di costituzionalità si dovesse arrivare in Cassazione, magari dopo aver già votato con l’Italicum.
 
Come sta andando?

Le decisioni finora depositate sono state soltanto due. La prima decisione è stata del Tribunale di Messina che ha sollevato questione incidentale di costituzionalità su sei punti: la discussione in Corte Costituzionale è stata fissata per il 4 ottobre. La seconda del Tribunale di Ancona, che ha respinto il ricorso con una motivazione copiata, compreso un errore di data, 10 luglio invece del 1° luglio come data di applicazione della maggior parte delle norme dell’Italicum, da una sentenza del Tribunale di Milano, resa in un giudizio promosso da altri elettori non associati al nostro Coordinamento per la Democrazia. L’ordinanza di rigetto è già stata impugnata. A Bari un giudice ha messo per iscritto quello che altri stanno facendo senza dirlo: ha rinviato tutto al 7 novembre per conoscere il risultato del referendum e le decisioni della Corte Costituzionale. I giudici che si sono riservati di emettere le ordinanze sono immobili. Il Tribunale di Trieste è in riserva dal 2 febbraio, Torino dal 21 marzo. Dovrebbero depositare in 30 giorni.

 (...)
 
LEGGI TUTTA L'INTERVISTA   


 
...............
 
 
Con il 1° luglio la legge elettorale ITALICUM trova applicazione anche se la stampa (nazionale e regionale) purtroppo si è dimenticata di ricordarlo ai cittadini.
E' una legge elettorale che risulta presentare gli stessi profili di incostituzionalità della legge elettorale PORCELLUM (dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale italiana).
 
UN PARLAMENTO DI "NOMINATI" NON RAPPRESENTA I CITTADINI. 
 
Un Parlamento di "NOMINATI" eletti con una legge elettorale (il Porcellum) dichiarata INCOSTITUZIONALE dalla Consulta, si è permesso  di modificare un terzo degli articoli della Costituzione italiana! Una assenza di  rispetto dei cittadini e dell'articolo 1 della Carta Costituzione (la Sovranità appartiene al Popolo!) impressionante.  
 
Modifiche costituzionali per le quali è previsto in ottobre il REFERENDUM CONFERMATIVO.
 
  
PERCHE' L'ITALICUM E' INCOSTITUZIONALE:
DISCRIMINA
LA MINORANZA LINGUISTICA FRIULANA:


http://comitat-friul.blogspot.it/2015/04/litalicum-discrimina-la-minoranza.html


.....................

CON L'ITALIKUM E LA RIFORMA DEL SENATO "IMPOSTI" DA MATTEO RENZI, LA MINORANZA LINGUISTICA FRIULANA SARA' DISCRIMINATA:
 
 
Friuli - Venezia Giulia, Regione autonoma con tre gruppi linguistici riconosciuti (friulano, sloveno , germanico); abitanti 1.218.985 ( cens. 2011).
Deputati  13  eletti  in collegi plurin. (nessuna garanzia di elezione di  sloveni e germanici e i friulanofoni, solo se capolista;  Senatori 2 di cui 1 sindaco)
 
Trentino - Alto Adige, Regione con 2 province autonome 2 gruppi linguistici (tedesco ladino); abitanti 1.029.475  (cens. 2011).
Deputati 8 uninominali +  3 di recupero  (è garantita l'elezione di minimo 4/5 esponenti della minoranza tedesca); Senatori 4  di cui 2 sindaci. Elezione garantita di 2 esponenti della minoranza tedesca.
 
Perché questa disparità
di trattamento?
 
 
Nessun parlamentare eletto in Friuli (province di Udine, Pordenone e Gorizia) pare preoccuparsi di questo grave aspetto di incostituzionalità dell'Italikum e della riforma costituzionale del Senato  "targate" Matteo Renzi, nonostante la Corte Costituzionale nelle sue sentenze abbia più volte ribadito che non è ammesso discriminare tra  le  12  minoranze  linguistiche riconosciute dalla Repubblica italiana ai sensi dell'art. 6 della nostra Carta Costituente. 
 

La Redazione del blog
  
 



3 commenti:

  1. Da, "Perché l'ITALICUM è incostituzionale":

    "(...) Infatti, l’annullamento di norme della legge elettorale successivamente alle elezioni non incide sulla composizione del Parlamento e sui suoi poteri. Tant’è che questo Parlamento, pur dopo la pubblicazione della sentenza n.1/2014 che ne ha sanzionato l’illegittimità della composizione, sta procedendo, su iniziativa incessante del Governo, come se nulla fosse accaduto (!!!): ha approvato una nuova legge elettorale che reitera, in alcuni punti peggiorandoli, tutti i vizi di norme già dichiarate illegittime e sta modificando la Costituzione in parti rilevanti, che incidono sulla stessa forma di Governo e di Stato.

    Di qui l’interesse ad un accertamento giudiziale della legittimità, o non, dell’Italicum prima che si vada a votare e non dopo: invero, una volta indette le elezioni non c’è rimedio, perché subentrerebbe l’esercizio della cosiddetta autodichia, affidato al puro arbitrio delle Giunte delle elezioni delle Camere. (...)"
    .................

    RispondiElimina
  2. ItaliKum o ItaliCum?

    NELLA VERSIONE "BESOSTRI" SI SCRIVE CON LA "K" AL POSTO DELLA "C".

    RispondiElimina
  3. luglio 2016 07:32

    ITALICUM - DALL'INTERVISTA AL SENATORE FELICE BESOSTRI A FIRMA DI PIERO RICCA:

    " (...) C’è un nostro motivo di ricorso che può far cadere l’intera legge: alla Camera è stata approvata con un voto di fiducia, cioè con un procedimento speciale vietato dall’art. 72 della Costituzione per le leggi in materia elettorale e costituzionale. Legge elettorale e deforma costituzionale sono strettamente legate."

    RispondiElimina