mercoledì 29 giugno 2016

COMUNICATO STAMPA - LA NOSTRA ANALISI SUL VOTO IN REGIONE



Comitato per l'Autonomia e il Rilancio del Friuli



COMUNICATO STAMPA

23 giugno 2016

 
LA NOSTRA ANALISI

 
SUL VOTO IN REGIONE



Il voto nelle due città regionali, Trieste e Pordenone, sembra meritare un approfondimento perché presenta caratteristiche diverse da quello della grandi città italiane. In quelle abbiamo visto la crescita e l'affermazione del M5S, in regione invece prevale un voto conservatore, un ripiegamento su posizioni già viste, con uomini dalla lunga carriera politica.

Sembra che l'elettorato, nel premiarli, abbia voluto criticare il governo nazionale e quello regionale, responsabile quest'ultimo di riforme mal fatte, dalle UTI alla sanità allo stesso nuovo statuto, dimostrando però con il voto, una certa nostalgia per scelte già fatte in passato.

L'età media dell'elettorato regionale, la storia di questi territori, tutto giustifica un voto così prudente e “conservatore” e tuttavia pone, per le future tornate elettorali, a tutte le forze politiche, un quesito dirompente: come progettare il Friuli di domani?
 
Riproponendo vecchi slogan o proponendo anche all'elettorato più prudente e disilluso un'idea di Friuli capace di memoria ma anche di progetti capaci di creare occupazione e sviluppo?
 
Noi riteniamo che ci sia bisogno di un progetto politico più “friulano”: friulano nel senso di capacità di lavorare su tante piccole cose concrete piuttosto che sbandierare grandi riforme utili solo a chi siede o siederà nel ex palazzo del Lloyd in piazza Unità a Trieste.

Soprattutto, dopo anni di “grandi progetti” incentrati su Trieste, come quelli per il porto vecchio, museo del mare, spiagge a Barcola e quant'altro, che ci sembrano utili solo per il microcosmo degli uffici di progettazione di quella città, abbiamo bisogno che si ponga mano alla realtà friulana.

Ad esempio abbiamo bisogno che i finanziamenti per il recupero edilizio, assolutamente indispensabile in Friuli, non restino bloccati per cavilli burocratici, che si realizzi un collegamento stradale realmente veloce sull'asse GO – UD – PN, che si affronti con realismo il tema dello spopolamento in alcune zone e il generale calo delle nascite, che si aiuti maggiormente ospedali e università. 

Bisogna che la politica in Friuli, a Udine in particolare, sappia affrontare questi temi per uno sviluppo attento alla sua identità e al suo futuro o finiremo tutti, sempre più vecchi, a parlare davanti ad un iPad ai nostri figli all'estero.


Il presidente

dott. Paolo Fontanelli
 
...........
 
 
Il Comunicato Stampa è stato pubblicato mercoledì 6 luglio 2016 sul settimanale "LA VITA CATTOLICA", organo della Arcidiocesi di Udine, nella Rubrica "Giornale aperto" con il titolo "Serve un progetto per il Friuli di domani".

1 commento:

  1. La Giunta regionale ha pensato che "COCCOLANDO A SUON DI MILIONI EURO" la città di Trieste, Cosolini sarebbe sicuramente stato rieletto....

    Così invece non è stato: un chiaro segnale che non basta l'assistenzialismo più spinto a garantire il successo elettorale....

    RispondiElimina